Manga e comics, uno scontro sempre più acceso
Scopriamo insieme le differenze tra i fumetti occidentali e i manga giapponesi
Il dibattito tra manga e comics è da sempre al centro delle più accese discussioni tra i fan dei due formati, sebbene vengano spesso confusi. Tuttavia, è chiaro che non può esserci un vincitore: si tratta infatti di due prodotti che nascono con lo stesso intento, quello di intrattenere, ma attraverso stili differenti, con contaminazioni e tematiche legate al paese di provenienza.
Si tratta di un complesso meccanismo culturale che trasmette la propria visione di fumetto come forma d’arte. L’influenza delle tradizioni, gli usi e i costumi orientali e occidentali, stabiliscono il modo in cui il messaggio artistico viene veicolato e assorbito dai lettori.
Con questo articolo cercheremo di fare chiarezza sulle principali differenze evidenziando quelli che sono i tratti caratteristici di ognuno, per guidarvi ad una scelta più consapevole ed evitare possibili diatribe sociali.
I fumetti occidentali
Partiamo con un’introduzione generale del fumetto occidentale. In questo caso, i comics di maggiore diffusione da oltre un secolo rimangono, ancora oggi, quelli americani.
La loro origine risale intorno agli anni Venti, con la nascita ad esempio di Mickey Mouse di Walt Disney per poi lasciare spazio a protagonisti indiscussi ancora oggi come Superman, Batman o Captain America che esordirono tra gli anni Trenta e Quaranta.
I fumetti sui supereroi dominano il mercato americano fino alla seconda guerra mondiale e, successivamente, troveremo la nascita di altri personaggi famosi come Spider-Man negli anni Sessanta.
I manga
II manga come lo conosciamo noi ha origine durante il secondo conflitto mondiale come strumento di propaganda e, nel dopoguerra, come conseguenza di cambiamenti sociali e culturali in Giappone. Solo negli anni Cinquanta cominciano ad essere pubblicati i primi fumetti per ragazzi e adolescenti, dando il via alla creazione del vero e proprio genere degli shonen manga.
Col passare del tempo, queste letture prendono sempre più piede nella società giapponese fino a diventare un vero e proprio fenomeno di massa, entrando a far parte della cultura pop nipponica. Nascono diversi generi adatti a tutti, sia ai bambini e adolescenti che agli adulti.
Con la globalizzazione e la diffusione tramite i media occidentali, i manga spopolano in tutto il mondo e ad oggi costituiscono gran parte dell’industria editoriale giapponese.
Come si presentano i manga e i comics?
Dal punto di vista puramente qualitativo ed estetico, se prendiamo in considerazione l’aspetto del prodotto fisico, abbiamo già una sostanziale differenza.
Il manga è stampato su una carta economica, simile a quella dei classici romanzi o di un giornale. Ruvida al tatto e semplice, una qualità piuttosto discreta. Il fumetto occidentale, invece, riporta nella maggior parte dei casi una qualità nettamente superiore. Parliamo di carta patinata, caratterizzata da una superficie liscia che dona ai colori maggiore vivacità e nitidezza.
Inoltre, le dimensioni sono differenti: i manga sono più piccoli e tascabili, mentre i comics risultano essere più grandi e sottili. Anche la lettura è pensata in maniera differente, infatti per il fumetto occidentale quest’ultima va da sinistra verso destra, mentre per il manga è esattamente il contrario! Inizialmente potrà sembrarvi strano, ma con il tempo ci farete l’abitudine.
Audience
Per quanto riguarda il target di riferimento, i manga godono di maggiore popolarità, soprattutto negli ultimi anni. Questo è dovuto al fatto che i fumetti orientali presentano più generi e storie differenti che trattano numerose tematiche e, di conseguenza, offrono maggiore intrattenimento per un pubblico più vasto. Inoltre, bisogna considerare il potenziale delle trasposizioni in anime, che ampliano ancora di più i lettori che si avvicinano ai testi tramite le serie animate.
Il fumetto occidentale, invece, è famoso sostanzialmente per aver dato vita a supereroi e storie di giustizia, in cui il principale tema è la lotta al crimine, seppur i personaggi abbiano la loro storia e caratterizzazione per nulla scontata. Diversi protagonisti del genere non si limitano a combattere il male, ma devono vedersela con la gestione di un alter ego che non può che portare problemi nella loro vita personale.
La cultura fa la differenza
Bisogna chiarire un ruolo fondamentale in queste opere, infatti, ogni artista possiede contaminazioni che prescindono dai suoi studi e dalle doti creative. L’appartenenza culturale è, quindi, un elemento imprescindibile dalla natura di chi progetta, che influenza la sua visione del mondo e delle tematiche trattate nell’opera.
La religione per esempio, gioca un ruolo fondamentale, così come le pratiche sociali. In Giappone è presente una struttura sociale completamente differente da quella che conosciamo noi. Il risultato è che la caratterizzazione di alcuni personaggi può seguire logiche diverse, che possono notarsi anche nel disegno. Alcuni artisti occidentali si lasciano ispirare dallo stile orientale, tentando di applicare ai propri schizzi i tratti tipici giapponesi.
Questo aspetto culturale rimane una delle differenze più affascinanti e spesso trascurate, ma che con una lettura più attenta e consapevole porta a conoscere meglio se stessi e ciò che riteniamo “diverso” dall’ordinario.
Insomma, leggere sia manga che comics consente di ampliare i propri orizzonti e, metaforicamente, indossare due lenti diverse per vedere il mondo che ci circonda.
Storie e personaggi
Le storie nel manga spesso presentano sceneggiature complesse e lente, portando il lettore ad avere pazienza per avvicinarlo alla trama e ai personaggi in modo graduale e coinvolgente. La caratterizzazione di questi ultimi non è mai scontata, frutto di una complessa orchestrazione che mira a scatenare emozioni uniche in chi legge ed affezionarsi ai vari protagonisti.
Nel fumetto occidentale talvolta si fa l’errore di considerare scontati i personaggi in quanto, nella maggior parte dei casi, si tratta di eroi mascherati e combattenti del crimine, ma in realtà è presente una caratterizzazione ben strutturata che non ha niente da invidiare ai soggetti dei manga. L’unica pecca è che forse viene data maggiore attenzione ai personaggi principali, lasciando in disparte quelli secondari. Bisogna anche sottolineare che a volte le trame sono prevedibili e le storie seguono sempre lo stesso flusso di eventi.
Il genere vuole la sua parte
Si sa, i manga si differenziano per diversi generi e sottogeneri e le possibilità di affacciarsi a svariate trame e personaggi sono numerose; abbiamo l’imbarazzo della scelta. Un aspetto da non sottovalutare per chi si annoia facilmente!
D’altro canto i comics presentano poche categorie ma buone, con tematiche più vicine alle famiglie e ai ragazzi ma che potrebbero annoiare i più grandi.
Tiriamo le somme
I manga e i comics sono pur sempre fumetti, con le loro differenze, ma è difficile stabilire quale sia il migliore. L’obiettivo è intrattenere i lettori e raccontare storie che possano emozionare, indipendentemente dai colori e dalle intrigate trame. C’è chi preferisce storie autoconclusive e chi, invece, ama rincorrere le vicende di un unico personaggio senza una vera e propria fine.
Ciò che è importante è divertirsi leggendo, ritrovare un porto sicuro tra le pagine colorate o non ed evadere per qualche attimo dalla realtà. Viaggiare con la fantasia che gli artisti possono offrire e affezionarsi a storie e personaggi che, per poco, non ci sembrano così reali e simili a noi.
A cura di
Lorenzo De Bonis
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