Fosco17 torna con “3cose”, singolo tra musica ed immagini
“3Cose” è il singolo di Fosco17 uscito il 20 gennaio, un brano che ci racconta di un viaggio nostalgic-pop fatto di armonie bossa nova e ironica tristezza
Fosco17 , con il suo nuovo singolo “3Cose”, ci regala un inedito modo per visualizzare una storia d’amore, non più solo per una donna ma per un’entità, un pianeta: Venere. Grazie all’aiuto della musica che stimola la nostra immaginazione e al suo perfetto connubio con le illustrazioni, due mondi si incontrano a metà del racconto musicale mentre viene descritto il legame che li unisce: da una parte la saudade brasiliana della Bossa nova e dall’altra l’eleganza tragicomica italiana.
Luca Jacoboni, in arte Fosco17, nasce a Bologna nel 1995. All’università frequenta gli studi di registrazione più che la facoltà di ingegneria, dove contro ogni aspettativa, comunque si laurea. Si rende conto, così, che costruire le canzoni è quello che gli riesce meglio e nel 2020, dopo il primo tour e la laurea, apre finalmente il suo studio di registrazione.
Negli ultimi due anni si è preso tempo per scrivere, cantare, produrre e mixare in completa autonomia il suo nuovo disco in uscita per Trident Music nei primi mesi del 2023: “10 Anni” è il primo capitolo di questa storia fatta di musica e d’immagini.
Noi di The Soundcheck abbiamo indagato per voi per comprendere meglio quali sono state le decisioni che lo hanno portato a scegliere la musica, dedicandosi completamente ad essa.
Ciao Luca e benvenuto a The Soundcheck. Siamo contenti di poter intervistare un artista così giovane. Come e dove è nata la passione per la musica?
Mia mamma ha sempre cantato in casa, e io prima ancora di suonare dicevo a tutti che nella vita volevo fare il musico fallito (bizzarro obiettivo a ripensarci, ma ce l’abbiamo fatta!) Un giorno ero a casa di un mio amico che mi diceva di saper suonare la chitarra, io volevo cantare una canzone degli Zen Circus e così ho chiesto di suonarmela, non era capace quindi, stizzito, gli ho detto di far fare a me. Ovviamente non sono riuscito, ma da li ho voluto imparare.
Ti sei laureato in ingegneria mentre iniziavi a sperimentare negli studi di registrazione. Qual era il tuo obiettivo in quegli anni e cosa ti spingeva a non abbandonare nessuna delle due attività?
Ho iniziato prima negli studi, volevo fare il fonico (altro bizzarro obiettivo direi). Ingegneria l’ho studiata malvolentieri e con l’unico obiettivo del pezzo di carta. Ma alla fine mettere la testa su qualcosa non è mai sbagliato.
Sappiamo che hai fatto parte della band Le Ceneri e i Monomi, per poi concludere l’esperienza e comporre da solista. Cosa ti ha spinto a diventare Fosco e accantonare Luca?
Ma a dire il vero Luca è ora più presente che mai. Quando ho iniziato con la mia musica avevo forse bisogno di un alter-ego che mi facesse da scudo. Ora la musica che faccio ha talmente tante forme diverse e collaboro con realtà così varie che l’unico comune denominatore che trovo è proprio me stesso.
A quale tuo pezzo sei più legato e per quale motivo?
Deve ancora uscire, per questo bisogna rimandare la discussione a riguardo.
Credi che si possa individuare un tema ricorrente nelle tue canzoni?
L’amore per una donna, che in questo disco però è un pianeta: Venere.
Quale mood vuoi infondere a chi ascolta il singolo “3 Cose”?
Lasciamo libera interpretazione a chi ascolta. Si può ballare, si può piangere, si può mettere in sottofondo e fare altro. Vedete un po’ voi, io l’ho scritta per togliermi dalla noia!
Hai già in mente altri progetti?
Anche questo discorso va rimandato, però sì, chiaro! Sta per arrivare il disco, non manca molto, anzi manca molto poco!
a cura di
Rebecca Puliti
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