“Finché non aprirai quel libro”, la lettura può davvero cambiare la vita

“Finché non aprirai quel libro”, la lettura può davvero cambiare la vita
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Michiko Aoyama arriva nelle librerie italiane con “Finchè non aprirai quel libro”, un romanzo divenuto in breve tempo un fenomeno editoriale.

Ero molto curiosa di leggere questo libro ambientato in biblioteca anche perché, come saprete se avete letto il mio articolo sul fascino delle biblioteche, le considero dei luoghi magici. 

Ed è proprio il potere e la magia dei libri ad essere protagonista di questo testo delicatissimo e in alcuni punti emozionante.

Siamo in Giappone e nelle cinque storie raccontate ogni protagonista (uomini e donne di età diverse) ad un certo punto della sua vita entra in biblioteca e incontra la signora Komachi.  

L’incontro, in apparenza fortuito, è il risultato di una ricerca che si materializza nella proposta di un libro da leggere da parte della bibliotecaria. Questo guida il protagonista verso un’apertura mentale tale da accettare un cambiamento che prima appariva impossibile.

Entra nella biblioteca. Trova la signora Komachi. Aspetta che ti chieda: “Che cosa cerca?”. Solo allora troverai il libro giusto per te.

Cosa ho apprezzato di “Finché non aprirai quel libro”

Il titolo e la copertina mi piacciono tantissimo e mi hanno attratto subito al momento della scelta.

Finché non aprirai quel libro

In effetti proprio il sottotitolo ti invita a cogliere l’opportunità:

Entra in biblioteca e cerca la signora Komachi. Il libro giusto sta per arrivare a te. 

Ed io non mi sono fatta pregare.

Ogni storia ha un protagonista e una situazione diversa, per esempio la prima riguarda una commessa in un negozio di abbigliamento, la seconda racconta di un contabile in un’azienda di mobili, la terza di una ex redattrice di un magazine, poi è il turno di un disoccupato e di un pensionato: tutti vogliono cambiare lavoro o comunque qualcosa nella propria vita.

La particolarità sta nell’incontro con la bibliotecaria che non conosce bene solo i libri, sa anche leggere tra le parole di chi risponde alla sua domanda “Che cosa cerca?”. 

Ci sono state storie che mi hanno coinvolto più di altre e in cui mi sono ritrovata, come quella dell’ex redattrice. 

Mi è bastato cambiare ambiente perché anche le cose di cui mi ritenevo sprovvista, o che al contrario credevo di avere in eccesso risultassero completamente ribaltate.

Mi è piaciuto lo stile di scrittura molto immediato e semplice, ma soprattutto la scelta di raccontare storie di ogni giorno, di persone comuni in cui ci si può rispecchiare.

Tornando all’affermazione che si trova nella quarta di copertina, “I libri possono davvero cambiare la vita“, io ne sono convinta. È solo grazie alla lettura che ho trovato il coraggio di provare a guardare oltre, immaginare nuovi orizzonti e possibilità. La signora Komachi puoi essere anche tu, basta farti le giuste domande.

E tu cosa cerchi?

Consiglio questo libro a tutti coloro che amano le storie e credono nel potere dei libri.

a cura di
Anna Francesca Perrone

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