Three Days Grace – Alcatraz, Milano – 27 settembre 2022

Three Days Grace – Alcatraz, Milano – 27 settembre 2022
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I Three Days Grace, band di Toronto composta da Matt Walst (Voce, Chitarra), Barry Stock (Chitarra), Brad Walst (Basso) e Neil Sanderson (Batteria, tastiera), tornano a Milano con l’intenzione di buttare giù l’Alcatraz, e per poco non ci riescono. Ad aprire il concerto c’erano i Gears

Dopo una giornata tranquilla, mi dirigo per la prima volta verso l’Alcatraz con la voglia di farmi scompigliare i capelli dal rock dei Three Days Grace. Quello che mi trovo davanti è un posto piuttosto capiente, ma non certo adatto ai grandi concerti, forse più per quelli intimi e per chi ama il pogo e il contatto fisico.
L’evento, però, non era sold out, quindi c’era molto margine di movimento.

Ad scaldare il pubblico ci hanno pensato i 10 Years, band americana che sta accompagnando i Three Days Grace in questo tour. Buon movimento, anche se la maggior parte del pubblico presente è intrepidante attesa del main event.

Il momento si avvicina: si abbassano le luci e si aprono le danze.

fonte: Alcatraz (facebook)
Presente e passato

L’altro motivo del tour è la presentazione del nuovo album “Explosions”, ecco perché il concerto inizia proprio con la prima canzone dell’album “So called life”.

Subito dopo facciamo un tuffo nel passato, prima all’anno 2006, con “Animal I have become“, uno dei brani più famosi della band, tratto dall’album One-X, poi arriviamo al 2003 con “Home“, tratto dal primo album omonimo “Three Days Grace“.

Questa montagna russa tra i primi anni 2000 prosegue con “Pain” e “Break”, tra le mie preferite in assoluto perché è una delle più cariche di energia. La prima parte di questo viaggio si chiude con la presentazione di un’altra canzone del nuovo album dal titolo “I’m the weapon”.

Compleanni e chitarre acustiche

Per introdurre la canzone successiva il cantante Matt Walst ci ha tenuto a ricordare i 10 anni dal suo ingresso nella band e a ringraziare tutti i fan presenti per averlo accolto. Quale modo migliore per festeggiare questo compleanno se non suonando la sua prima canzone scritta insieme alla band, Painkiller?

Dopo una breve pausa per i cambi di strumento, i Three Days Grace ci deliziano con un divertente siparietto in cui parlano del giro in scooter di Neil per le vie di Milano e della barba ‘maestosa’ di Barry che, ha detta di Neil: “Suona tutte le note alte dei brani”.

Questo piccolo stacco ci permette di distendere un po’ i nervi e goderci i due brani acustici “The high road” e “World so cold“, tratti rispettivamente dagli album “Transit of Venus” e “Life starts now“.

Cantanti per una sera

Dopo un altro cambio di strumenti i Three days Grace sono di nuovo pronti a far saltare il pubblico con “Just like you“, ma vogliono farlo coinvolgendo qualcuno dalla folla.
Vengono pescati una ragazza e un ragazzo che stava reggendo un cartellone che ha spinto Matt a dire “Ok, hai il cartello più grande, l’hai tenuto in alto per tutto il giorno, quindi sali su!”.

Appena salita sul palco la ragazza non si è fatta sfuggire l’occasione di pubblicizzare la sua fan page dei Three Days Grace su facebook, mentre la band ascoltava senza capire una parola di quello che stava dicendo.

L’esibizione è stata molto divertente, con i due cantanti improvvisati che si sono scatenati sul palco e si sono goduti la scena, mentre Matt si è fatto un giro a stretto contatto col pubblico.
Fortunatamente dal lato in cui c’ero io.

fonte: Alcatraz (facebook)
Sapete come vivere la vita

Arriviamo a un’altra canzone tratta dal nuovo album che parla di essere bloccati nella propria mente, di essere un pò pazzi. Il titolo è “Neurotic“.

Subito dopo Matt introduce la canzone successiva così:

È passato tanto tempo dall’ultima volta che siamo venuti, il covid ha mandato tutto all’aria ma è tutto finito ora.
Noi siamo i Three Days Grace e veniamo da Toronto, ma torneremo qui ancora e ancora e ancora, perché amiamo l’italia, amiamo il vostro cibo.
Voi sapete come vivere A little of ‘The good life’.

Commozione e rabbia

Tanta emozione con “Lifetime“, anche questa tratta dal nuovo album, che parla del perdere le persone che amiamo: Nella vita pensiamo che avremo i nostri genitori e la nostra famiglia per sempre, vorremmo che fosse così, ma spesso li perdiamo troppo presto“.

La tristezza lascia spazio ad altri sentimenti, perché la canzone successiva è per quando guardi una persona sia con amore che con rabbia, come se non potessi vivere con loro ma neanche senza di loro.

Ok la parte sinistra del pubblico deve urlare ‘I’, e la parte destra ‘Hate’!
Partite al mio comando!

Dopo questa intro coinvolgente in cui tutti noi urlavamo una parte del testo è arrivato il momento di un’altra delle mie canzoni preferite e più famose della band: “I hate everything about you“.

La rabbia e la frustrazione all’interno di questa canzone erano palpabili.

Encore

Il primo dei due brani dell’encore parla di depressione, di come bisogna lottare e non aver paura di affrontare questa malattia, che purtroppo esiste e non è, come alcuni dicono, solo un modo per far guadagnare gli psicologi.
La canzone si chiama “Never too late“.

L’ultimo brano della serata è stato “Riot” e ha portato di nuovo in mezzo al pubblico Matt che, dopo aver ritirato una bandiera dell’italia da un fan, l’ha usata come mantello e ha concluso il concerto con stile.

fonte: Alcatraz (facebook)
Conclusioni

Non si può certo dire che sia mancata l’energia in questo concerto.
I Three Days Grace sono stati capaci di far divertire il pubblico per quasi un’ora e mezza, suonando ben 17 brani.

Purtroppo tra questi brani è mancato uno dei miei preferiti in assoluto, quello con cui ho conosciuto la band, ovvero “Time of dying“. Scelta curiosa dato che anche questo è uno dei più conosciuti.

Matt Walst ha dimostrato di avere una tenuta vocale veramente invidiabile e di saper stare egregiamente sul palco.
Devo dire però, che personalmente continuo a preferire l’ex frontman Adam Gontier che, con la sua voce graffiante, dava un’energia ancora maggiore ai brani, mettendoci più “cattiveria”.

Nonostante questo, i Three Days Grace hanno trovato in Matt un ottimo frontman che non sta facendo rimpiangere Adam e che sta dando, da ormai 10 anni, nuova linfa alla band. Non mi resta che consigliarvi l’ascolto del nuovo album dei Three Days Grace ‘Explosions’ e di partecipare a uno dei loro prossimi concerti perché, credetemi, non ve ne pentirete.

a cura di
Edoardo Iannantuoni

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Edoardo Iannantuoni

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