Il Roma Pride torna a “fare rumore”

Il Roma Pride torna a “fare rumore”
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Dopo anni difficili a causa della pandemia, la comunità LGBTIQA+ riscende in piazza all’insegna di «leggerezza, bellezza e potenza»

Roma Pride 2022

Venerdì mattina si è tenuta la conferenza stampa della 28° edizione del Roma Pride; la manifestazione arcobaleno oggi vedrà sfilare migliaia di queer e alleati capitolini per le strade del centro.

Super madrina di quest’anno Elodie, presente alla conferenza di ieri mattina al fianco di Mario Colamarino (portavoce Roma Pride 2022) e Diego Longobardi (direttore artistico).

«Manifestiamo festeggiando per i traguardi raggiunti e per quelli che verranno» esorta la cantante simbolo del Pride di quest’anno. «Sono orgogliosa di essere qui».
La manifestazione torna per celebrare e per non dimenticare mai che la battaglia all’uguaglianza e ai diritti non è ancora terminata.

«Quello di quest’anno è un pride politico» riporta il presidente del circolo Mario Mieli. Dietro la marcia c’è senz’altro un appoggio alla questione Ucraina e la necessità di richiedere diritti fondamentali ancora non riconosciuti alla comunità LGBTQA+ del Bel Paese.

Lotta al patriarcato, all’omotransfobia, alla misoginia e all’abilismo, parità di possibilità nelle adozioni, matrimonio egualitario, questione gender

Queste sono solo alcune delle ragioni per cui migliaia di cittadini richiedono di essere ascoltati da quel Parlamento che lo scorso ottobre applaudiva alla bocciatura del DDL Zan.

Dopo 5 anni d’assenza dell’amministrazione Raggi, il comune capitolino decide di dare un sostegno alla causa.
Roberto Gualtieri ha infatti deciso di sostenere la comunità non solo nell’organizzazione del Pride, ma anche attraverso iniziative future quali bandi, progetti e case famiglia . È inoltre attesa la partecipazione del Primo cittadino all’evento.

«Abbiamo sentito il bisogno [di tornare in piazza]» conferma Colamarino con indosso una t-shirt che non lascia spazio a dubbi: quel fare rumore è un affettuoso ricordo alla grande icona Raffaella Carrà, alla quale sarà dedicato uno dei 21 carri allegorici del Pride.

La madrina di quest’anno è sempre stata una sostenitrice della comunità e del Pride stesso; non nasconde, infatti, di essere emozionata all’idea di essere rappresentante della marcia dopo anni di partecipazione come sostenitrice. Elodie ha raccontato, inoltre, di avere sempre avuto un forte legame con la comunità LGBTQA+ anche grazie a sua sorella, della quale ha ricordato il coming out: «ricordo mai sorella che piangeva, le ho detto “amore mio, ma sei mia sorella, non c’è nulla da piangere […] penso sia fondamentale un sostegno… più che sostegno è importante far sentire le persone rilassate, non dovrebbe esserci un peso

La conferenza stampa si è conclusa con un caloroso invito alla manifestazione che vedrà la redazione di Thesoundcheck.it in prima linea a sfilare.  

a cura di
Enzo Celani

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