Fontaines D.C. – Circolo Magnolia, Milano – 8 giugno 2022

Fontaines D.C. – Circolo Magnolia, Milano – 8 giugno 2022
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Seconda data italiana del tour del gruppo irlandese dei Fontaines D.C., dopo martedì scorso a Bologna.

Un po’ di pioggia per l’attesa, profumo di umidità del parco del Circolo Magnolia, un forte accento irish ed ecco la ricetta per l’ottimo concerto dei Fontaines D.C. e il loro nuovo album “Skinty Fia”, nella nostra Milan city.

Dopo un’attesa di due ore sotto lo scrosciante temporale – che forse si addice ad anticipare un gruppo che di nome fa appunto “Fontaines” (umorismo british? Ndr) – si palesa nella penombra del palco Grian Chatten frontman di soli 25 anni di Dublino – e tutta la band a seguito, Carlos O’Connell e Conor Curley alle chitarre, Conor Deegan al bassoTom Coll alla batteria, contornati dal logo del gruppo, colorato come la bandiera italiana. La sera prima, al Locomotiv Club a Bologna, la band aveva aperto il concerto con lo stesso sfondo, intonando però una versione inglese di “Bella Ciao” per tutti presenti.

Fontaines D.C. … ed entri subito in trance

Una presenza scenica data non dalla pomposità del gruppo, che si è dimostrato senza nessuna pretesa né di modi né di outfit, ma dal profondo impatto musicale e di sonorità trasmesse dalla voce di Chatten. Il punk rock dei Fontaines D.C. è così. Scomoda la realtà piatta di questi ultimi anni, dove bisogna produrre “musica cerca likes” e suoni convenzionali per piacere a tutti.

Chi c’era?

Nonostante fossimo tutti bagnati sotto la pioggia torrenziale delle ore precedenti, sin dalle prime canzoni “A lucid Dream” e “Hurrican Laughter” tutto il pubblico presente era piacevolmente entrato in trance insieme alla band. E vi dirò di più: penso non ci sia niente di più bello del vedere come la musica unisca persone di generazioni e stili diversi (che posso presumere dalle età e outfit visti, ndr).

I Fontaines D.C. d’altronde hanno come caratteristica principale quella di ricordare molto gruppi come i The Smiths e Joy Division e di richiamare il Noel Gallagher degli Oasis e i primi Radiohead, cosa che attira molti rockers degli anni 60/70, ma anche le nuove generazioni!

Quando iniziano le prime note di “Sha Sha Sha” e “Roman Holiday” è subito danza e voglia di essere trafitti da questo sound, nonostante la novità della band e il forte accento irlandese di Chatten che ha portato a qualche divertente storpiamento linguistico nell’intonare i suoi brani  (credo non ci sia cosa più bella a livello linguistico-culturale da sentire ad un concerto ndr).

Al concerto erano presenti anche Wally di Radio Freccia che nel programma radio ha detto “Grandissima sorpresa dei Fontaines D.C. dal vivo, mi hanno lasciato una voglia enorme di riascoltare tutti i loro album” e Manuel Agnelli che ha scritto il post sui social:

https://www.instagram.com/p/Cek8_hzM7jW/
The show must go on

Incredibile come a volte il destino mandi messaggi. Ballando, durante l’esecuzione del brano “Too real”, una persona del pubblico nelle prime file, cade accidentalmente scivolando, causando in primis preoccupazioni della band che ha prontamente fermato il concerto, scendendo a controllare fosse tutto ok. “We want you to be safe guys. We wait for paramedicals to come and then we come back for you” dice Grian Chatten.

L’emotività della band è forte e reale, sia nei brani e nelle sonorità, sia nei membri del gruppo. Il concerto riprende dopo dieci minuti con la profondità del brano “In ár gCroíthe go deo”, con il leitmotiv “Gone is the day, gone is the night” intonato da tutti i presenti.

Il clue del concerto arriva con i cinque brani top della band, “Jackie down the line” e “Skinty Fia”, proveniente dall’omonimo album uscito lo scorso aprile, proseguendo con alcune “sorprese” come “Televised Mind”, “A Hero’s Death” e “Boys in the Better Land”, che riprendono i precedenti album “Dogrel” e “Hero’s death”.

Come anticipato nella mia recensione dell’album Skinty Fia canzone dopo canzone, la sensazione di tedio e sofferenza del primo ascolto si tramuta in realizzazione di quanta forza e carattere rappresenti questo gruppo irlandese. I messaggi di voglia di vivere la realtà e di resilienza dei Fontaines D.C., dovuti a questi anni duri e intensi per tutti, evaporano da tutti i pori vocali e sonori dei loro brani.

Salutiamo il concerto e i Fontaines D.C. sul brano immenso “I Love you”, che mi ha lasciato un’incredibile voglia di risentirli al più presto! Fontaines D.C., siete una bellissima sorpresa in questo panorama musicale, e a tutte/i voi lettori, consiglio di sentirli dal vivo per capire quanto il loro sound arrivi così bene, intemperie o imprevisti inclusi.

Poca pretesa, massima resa.

Qui sotto la scaletta del concerto dell’8 giugno al Circolo Magnolia di Milano:
  1. A Lucid Dream
  2. Hurricane Laughter
  3. Sha Sha Sha
  4. Roman Holiday
  5. I Don’t Belong
  6. Chequeless Reckless
  7. Televised Mind
  8. Nabokov
  9. Big Shot
  10. Too Real
  11. In ár gCroíthe go deo
  12. How Cold Love Is
  13. Jackie Down the Line
  14. A Hero’s Death
  15. Skinty Fia
  16. I Love You

a cura di
Francesca Bandieri

foto a cura di
Emanuela Giurano

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