Fast Animals And Slow Kids – Hall, Padova – 27 Aprile 2022
I Fast Animals and Slow Kids, mercoledì 27 Aprile all’Hall di Padova, sono stati una boccata di aria fresca. Un concerto di cui si sentiva fisicamente la necessità e che è slittato talmente tante volte da diventare quasi una data “mitologica”.
I Fast Animals and Slow Kids mancavano da Padova dall’estate 2021 quando hanno portato sui palchi un tour in acustico per venire incontro a quell’assurdità dei concerti estivi da seduti. Intendiamoci, il gruppo di Perugia è figo anche in acustico ma con il “È già domani tour” i FASK tornano nel loro habitat naturale; il rock fatto per pogare.
La serata
Arriviamo all’Hall un’oretta circa prima dell’inizio del concerto. Il locale è già pieno e le birrette scorrono senza sosta. A mezz’ora dall’inizio il pubblico inizia già a chiamare a gran voce i Fast Animals and Slow Kids. La voglia di cantare e saltare è palpabile.
Alle 21.30 spaccate le luci in sala si spengono e le luci blu illuminano il palco. Il fondale illumina le parole “Già domani” e mentre la band sale sul palco, il pubblico esplode in un urlo collettivo.
Si inizia con “È già domani”, prima traccia dell’omonimo album uscito a Settembre 2021. Da qui in avanti Aimone Romizi non si fermerà un secondo.
Ci sono band e cantanti che salgono sul palco, suonano, finiscono il concerto, se ne vanno accennando ad un saluto e poi ci sono i Fast Animals and Slow Kids.
Aimone è uno di quei cantanti che, se potesse, probabilmente si farebbe tutto il concerto tra il pubblico.
La prima volta non si scorda mai
La prima volta che ho visto e conosciuto i FASK ero al Centro Sociale Rivolta di Marghera in un ormai lontano 2013. Ero al Rivolta per il concerto dei Ministri e tra le band in apertura si presentano i Fast Animals, in quella data ero sotto palco per fotografare il concerto e ricordo che quando hanno iniziato a suonare sono rimasta di sasso.
Erano degli animali da palco ed era difficile star dietro al cantante che correva da una parte all’altra senza darmi tempo di mettere a fuoco. A volte capita, è raro ma capita, di vedere dei gruppi spalla e pensare “questi tra un anno diventano headliner” ed è esattamente quello che ho pensato a quel concerto. Un gruppo del genere, non ancora conosciutissimo, aveva in pugno il pubblico e aveva conquistato tutti noi.
Se il cantante della band prende un tamburo, scende tra il pubblico ed inizia a suonare allora si capisce che non è lì solo per suonare, è lì anche per divertirsi.
La scena del tamburo tra il pubblico ormai è tradizione nei concerti dei Fast Animals and Slow Kids ed è sempre un momento bellissimo.
Ma torniamo al concerto di Padova
Aimone è così, toglie qualsiasi distanza tra lui ed il pubblico. Saranno molti i momenti di “chiacchiere” all’interno della serata, un po’ per fare il punto della situazione e un po’ per spiegare i vari brani in arrivo.
“Stiamo iniziando a re-imparare a fare i concerti. Non riusciamo a gestire l’emotività e vi cantiamo una canzone nel caso in cui questa sera dovessimo fare degli errori”
Questo l’incipit per “Dritto al cuore”, brano contenuto in “Animali Notturni” del 2019.
La scaletta scelta prevede ovviamente la presenza massiccia di brani tratti dall’ultimo album ma trovano spazio anche canzoni degli album più vecchi tra cui “Come reagire al Presente” contenuto in Alaska del 2014.
Un altro momento che non stanca mai è lo stage diving di Aimone che si fa portare fino alla zona bar. Sale sul bancone, beve al volo il suo negroni e torna sul palco. Se non potete godervi la scena in concerto, recuperatevi un video del momento perché merita.
Trovate le differenze
Apro una piccola parentesi: poche settimane fa Blanco ha provato a fare una cosa simile e cioè a buttarsi sul pubblico. I suoi fan si sono scansati tutti e lui è caduto rovinosamente. Pochi anni fa, una scena simile al Concertone del 1°Maggio di Roma con Cosmo che annuncia “Io ora mi butto, voi mi prendete?” . No, non l’hanno preso.
Questo per dire quanto sia diverso il pubblico di una band rock da quello di una band/cantante pop. Ogni volta che penso a quella scena rido. Rido molto.
Con “Forse non è la felicità” un ragazzo fa crowd surfing, fino al palco e Aimone lo fa salire per un abbraccio ed un urlo liberatorio al microfono per poi scendere e ributtarsi tra il pubblico.
Quanto mi mancavano queste scene.
Una piccola pausa per riprendere fiato
Una lunga intro di pianoforte con le luci basse e blu sul palco, il pubblico alza i cellulari ed inizia “Animali Notturni”. Ormai è l’ultima parte della serata ma il pubblico non è per niente stanco e nemmeno i FASK che tengono per ultimi due brani che, come dice Aimone:
Quando facciamo queste canzoni i muri dei locali un po’ si muovono.
Si chiude il concerto con i brani “Non potrei mai” di “Animali Notturni” e “A cosa ci serve”, brano pazzesco di Hybris.
È una serata bellissima quella all’Hall di Padova, ci sono concerti capaci di farti sorridere per tutto il tempo perché sono perfetti dalla prima all’ultima nota e non solo per la band che è bravissima ma proprio per il mood della serata.
E adesso speriamo venga annunciato un tour estivo perché ho già voglia di rivederli.
A cura di
Anna Bechis
foto di
Enrico Dal Boni
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