Benedetto Chieffo: “Un’esperienza nuova e affascinante”

Benedetto Chieffo: “Un’esperienza nuova e affascinante”
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Benedetto Chieffo realizza “CHIEFFO CHARITY TRIBUTE” album omaggio a Claudio Chieffo. Il progetto raccoglie più di venti brani dell’artista e sono stati interpretati da artisti di spicco della scena musicale italiana e internazionale. I proventi della vendita del disco, al netto delle spese di produzione, saranno devoluti in beneficenza a Esharelife Charity Foundation a sostegno dei progetti di AVSI in Kenya. In occasione dell’uscita dell’album abbiamo intervistato Benedetto Chieffo che ci ha raccontato il “cuore” del progetto e le emozioni provate durante la realizzazione.

Come nasce “Chieffo Charity Tribute” album?

Pochi anni fa in occasione dell’esposizione a Milano della mostra “A tutti parlo di Te – In viaggio con Claudio Chieffo” realizzata per il decennale della morte di mio padre. Un amico mi suggerì l’idea di un Charity album con le sue canzoni che coinvolgesse vari artisti. Mi parve subito una bellissima idea infatti mio padre teneva spesso concerti per beneficenza. La scelta dell’organizzazione è caduta sulla Charity Esharelife per la quale avevo già tenuto un concerto a favore della Croce Rossa inglese per l’emergenza in Libano. Esharelife da anni sostiene i progetti di Avsi in Kenya, in particolare il sostegno a distanza di bambini e delle loro famiglie. Sono progetti che conosco bene. Per questo insieme a Esharelife il Comitato ha deciso di destinare il ricavato al netto delle spese di produzione proprio a questi progetti.

Il progetto vede coinvolti vari artisti della scena italiana… Com’è stato lavorare a contatto con loro?

Per me, che non faccio parte del music business (sono un’insegnante di scuola media), lavorare con gli artisti e i loro manager è stata un’esperienza totalmente nuova e affascinante. Mi sento fortunato per aver potuto parlare con grandi artisti che stimo da anni. Mi ha colpito tantissimo che ci tenevano a farmi sentire il brano mentre lo arrangiavano perché desideravano che piacesse a me, volevano capire se la loro interpretazione fosse adeguata. Un giorno ho ricevuto un audio di Markéta Irglová, (premio Oscar best Original song con Glen Hansard nel 2008) che canticchiava il brano che aveva scelto di interpretare perché voleva sapere cosa ne pensavo: che bello che grandi artisti italiani e internazionali riconoscano la grandezza dell’opera musicale di mio padre, che per tanti anni in Italia è stato considerato un cantautore di serie B.

L’album fa parte di un progetto molto più ampio… Benedetto Chieffo raccontaci tutto nel dettaglio…

Il Comitato amici di Claudio Chieffo, che ha prodotto il Chieffo Charity Tribute, è nato nel 2015 con la mission di fare conoscere la vasta eredità umana e artistica di mio padre. Da allora abbiamo realizzato una mostra per il Meeting di Rimini in occasione del decennale della sua morte. Un album che contiene registrazioni dei suoi concerti, un docufilm andato in onda su tv2000 e ora il doppio album di beneficenza. Sono tanti strumenti per permettere a chi non lo conosceva di scoprirlo e a chi credeva di conoscerlo di riscoprirlo. Pochi anni fa ho scoperto che proprio in Kenya c’è un centro legato ad Avsi in cui si riuniscono famiglie con figli disabili per aiutarsi in un cammino faticoso di accoglienza. Quel progetto porta il nome (tradotto in swahili) di una canzone di mio padre che cantano all’inizio di ogni incontro “Lasciati fare”. Le sue canzoni sono un dono di speranza per tutti: non possiamo non condividerle.

C’è un brano al quale sei più legato?

E’ sempre difficile scegliere per me: ognuna delle canzoni è legata almeno ad un pezzetto della mia strada. Ce n’è poi una dedicata solo a me “Canzone di Benedetto”. Una ninna nanna perché non dormivo mai e non facevo dormire i miei genitori, ma nel disco non c’è. Ognuno degli artisti mi ha colpito e commosso con la propria disponibilità e con la propria interpretazione.

Norme covid permettendo… hai il desiderio di organizzare un concerto tributo a tuo padre?

Norme Covid permettendo sì, ci piacerebbe molto organizzare un concerto tributo: chissà che non riusciamo a farlo per il Meeting di Rimini la prossima estate sia perché ricorreranno 15 anni dalla sua morte sia perché al Meeting mio padre era molto legato e lì tenne anche il suo ultimo spettacolo, ma non escludiamo nemmeno incontri di presentazione musicali in giro per l’Italia e oltre!

A cura di
Carola Piluso

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