Armocromia: feedback di una consulenza d’immagine

Armocromia: feedback di una consulenza d’immagine
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“Ma tu che stagione sei?” Quante volte avete sentito questa frase senza capire minimamente di cosa si trattasse? Ebbene sì, stiamo parlando di armocromia, una disciplina che rientra nell’ambito della consulenza d’immagine e si occupa di analisi del colore.

Che cos’è l’armocromia?

Se non sapete ancora cos’è l’armocromia probabilmente non utilizzate spesso i social: lo studio dell’armonia dei colori ha iniziato a spopolare da qualche anno e si basa sul principio per cui ogni persona può valorizzarsi utilizzando la palette di colori perfetta per quanto riguarda il guardaroba, i gioielli, il colore dei capelli e il make-up.

Queste palette di colori vengono racchiuse in 4 macro-gruppi chiamati come le quattro stagioni (Primavera, Estate, Autunno e Inverno), poiché si ispirano ai colori e ai toni della natura nelle quattro fasi dell’anno solare.

I fattori da analizzare per scoprire la propria stagione sono quattro:

  • sottotono, che corrisponde alla temperatura e può essere caldo o freddo;
  • intensità, la brillantezza forte o più attenuata;
  • valore, che può essere chiaro, medio o scuro;
  • contrasto, ovvero il mix di pelle, occhi e capelli.
Le stagioni cromatiche

Le quattro stagioni cromatiche si suddividono in altrettanti sottogruppi in base alla preminenza o meno dei fattori sopra elencati rispetto agli altri:

  • Primavera: sottotono caldo, valore chiaro e intensità alta e si suddivide in Light (chiara), Warm (calda), Bright (brillante), Pura (nessun fattore predominante);
  • Estate: sottotono freddo, valore chiaro e intensità bassa e si suddivide in Light (chiara), Cool (freddo), Soft (tenue), Pura;
  • Autunno: sottotono caldo, valore scuro e intensità bassa e si suddivide in Deep (profondo), Warm (caldo), Soft (tenue), Pura;
  • Inverno: prevede sottotono freddo, valore scuro e intensità alta e si suddivide in Deep (profondo), Cool (freddo), Bright (brillante), Pura.

Dopo questa lunga introduzione tecnica, arriviamo a parlare di fatti: ho fatto la mia prima seduta di armocromia. Dopo mesi a discutere animatamente tra amiche per cercare di scoprire quale stagione fossimo, con una buona dose di scetticismo e un pizzico di paura di sentirsi dire “il nero ti sta veramente male”, abbiamo deciso di scoprire la verità e capire meglio cosa significasse effettuare questo genere di consulenza d’immagine con un’esperta.

L’armocromia in un’immagine
Come funziona una consulenza di armocromia

Prima di iniziare la nostra seduta di armocromia, la consulente ci ha introdotto alla materia con una brevissima presentazione e un test per capire se sapessimo già di cosa si trattasse. Tramite alcune slides ci ha mostrato il confronto tra diversi outfit e make-up sulla stessa attrice o cantante, chiedendoci in quale delle due foto fosse più valorizzata e che stagione potesse essere. Preparatissime sull’argomento grazie alla madrina dell’armocromia Rossella Migliaccio, fondatrice dell’Italian Image Institute e autrice del libro “Armocromia, Il metodo dei colori amici che rivoluzione la vita e non solo l’immagine”, ce la siamo cavate abbastanza bene, con qualche dubbio e incertezza ma sbagliando poche volte.

Subito dopo è iniziata la vera e propria consulenza. È importante presentarsi struccati e non troppo abbronzati per poter valutare al meglio l’incarnato, mentre per quanto riguarda i capelli è sempre meglio averli del proprio colore naturale. Nel caso fossero tinti vengono coperti con un telo bianco, stesso trattamento che avviene per i vestiti, che vengono a loro volta coperti da un drappo neutro. Sedute di fronte a uno specchio per potersi vedere e autovalutare, illuminate da una ring light, la consulenza ha avuto inizio.

Fase 1: stabilire il sottotono

Per prima cosa, abbiamo dovuto scoprire il nostro sottotono e quindi capire se appartenevamo al gruppo dei colori “caldi” o “freddi” per poter escludere due delle quattro stagioni. In questa fase, la consulente accosta al viso dei drappi di diverse cromie tra cui oro, argento e rame dai quali è stato subito evidente che l’argento mi illuminasse, mentre l’oro mi “sbatteva” molto. Primo pericolo scampato, considerando che utilizzo esclusivamente gioielli color argento.

L'analisi del sottotono utilizzando drappi
Alcuni dei drappi utilizzati per individuare il sottotono
Fase 2: individuare la stagione

Una volta escluse le due stagioni calde, le opzioni rimanenti erano Estate e Inverno. Il secondo step riguarda infatti l’intensità, che può essere alta o bassa e per scoprirla vengono utilizzati dei drappi con cromie più o meno intense. Anche in questo caso mi è andata bene: i colori troppo tenui mi rendevano più spenta e grigia, mentre colori più intensi come il verde scuro o il blu navy stavano decisamente molto meglio. A questo punto era chiaro che fossi Inverno, e su questo sia io che le mie amiche eravamo piuttosto convinte. Qui per me è iniziata la vera scoperta, perché il mondo dei vestiti colorati e degli abbinamenti non è mai stato il mio forte, indossando quasi esclusivamente abbigliamento nero o al massimo grigio/bianco.

Fase 3: determinare il sottogruppo

Arriviamo dunque alla fase finale: scoprire il mio sottogruppo della stagione Inverno. Utilizzando tre diversi insiemi di drappi rappresentativi di ogni sottogruppo siamo arrivate alla conclusione che la palette di colori che più mi valorizzava era quella dell’Inverno Cool. Le mie amiche sostenevano che io fossi Inverno Puro, ma i colori troppo brillanti o con contrasto troppo alto tendevano a sovrastarmi.

Insomma, ho scoperto che reggo bene i colori freddi a basso contrasto cromatico, tra cui il blu scuro e il blu elettrico, il rosso lampone, il bianco ottico e i toni freddi del viola e del fucsia. Questo vale anche per il make-up e per quanto riguarda i capelli mi ha consigliato di mantenere il mio castano scuro naturale. Se riguardo le foto della vecchia me adolescente fiera della sua tinta corvina penso che in effetti sia giusto così, considerando che il mix di pelle chiara e capelli lisci mi rendeva molto simile a Morticia Addams.

Drappi della palette di colori Winter Cool
Il momento in cui ho scoperto che mi donava più il blu del nero.

Tra le altre cose, ho chiesto un consiglio per quello che riguarda il make-up perché spesso ho sbagliato l’acquisto del fondotinta, che mi rendeva il viso troppo giallo o troppo grigio. Ho scoperto infatti che il mio sottotono è freddo, ma il sovratono è giallo, per cui mi ha consigliato di acquistare correttori e fondotinta neutri per evitare un effetto “malaticcio”.

Alla fine della seduta viene consegnato a tutte una brochure con la palette di riferimento della propria stagione esplicativo di tutte le caratteristiche principali, sia per quello che riguarda il guardaroba che per il make-up e i gioielli. Inoltre, ci ha mostrato alcune moodboard per ispirazione di look, make-up e abbinamenti per stagione che ci ha poi inviato in seguito.

Vale la pena fare una consulenza di armocromia?

Nonostante fossi partita particolarmente scettica pensando che potesse essere una perdita di tempo e soldi, l’ho in realtà trovata un’esperienza molto interessante, anche influenzata dalla situazione amichevole che ha reso il tutto molto divertente.

Credo che la consulenza di armocromia sia particolarmente interessante per chi non ha uno stile ben definito oppure non ha un buon rapporto con lo shopping. In effetti, avere ben chiari quali sono i colori della tua palette e quindi più in armonia con il tuo incarnato può essere di grande aiuto per orientarsi tra gli scaffali dei negozi e per creare abbinamenti di colore efficaci ed equilibrati.

Acquisti in palette"Inverno Cool"
Acquisti “in palette”

Per quanto mi riguarda, continuerò comunque a vestirmi come meglio mi sento, a prescindere dalla palette di riferimento. Non credo che l’armocromia possa o debba essere considerato il solo metodo per valorizzarsi, penso che ci siano davvero molte componenti ad influenzare come ci percepiamo e come siamo percepiti, primo su tutto il nostro stile personale.

Sarà sicuramente di aiuto in quel genere di occasioni in cui si è un po’ obbligati ad uscire dalla comfort zone e indossare vestiti colorati come ai matrimoni e, va detto, mi ha permesso di scoprire che con alcuni colori mi vedo davvero molto bene al contrario di quanto pensassi. La cosa per me più interessante riguarda però il make-up, mia grande passione. Quanti rossetti sbagliati ho comprato nella mia vita lo sa solo il mio portafoglio e finalmente ne ho acquistato uno che mi piace e mi dona.

E il nero? Questa è una storia a lieto fine: anche se non è tanto donante quanto il blu scuro, rientra comunque tra i colori “amici” della stagione Inverno. Il mio guardaroba è salvo.

E voi cosa ne pensate dell’armocromia? Fareste una consulenza?

a cura di
Chiara Serri

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