Non piangere stanotte di SER: un viaggio nel tempo tra dance e rap

Non piangere stanotte di SER: un viaggio nel tempo tra dance e rap
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“Abbiamo rivisitato in chiave rap un brano cult anni ’80 di Savage, che mi ha fatto scoprire aspetti della mia persona che ancora non conoscevo – racconta SER – In questo modo il passato e il presente si uniscono per creare un nuovo futuro”

È uscita lo scorso 27 novembre “Non piangere stanotte” (EgoMusic/Frap), rivisitazione in chiave rap di “Don’t Cry Tonight” di Savage (Roberto Zanetti), il nuovo singolo di SER .

SER all’anagrafe Marco Di Lauro è un giovane rapper toscano con le idee chiarissime. Questa è stata la primissima impressione confermata poi dalla nostra chiacchierata.

Ed è un valore aggiunto non da poco, soprattutto per chi come lui ha iniziato a comporre da giovanissimo per sfogare le sue inquietudini, i suoi pensieri, per darsi forza ma anche per dare forza a chi ascolta la sua musica, che parla di sè, del suo vissuto, delle sue lotte, ma anche del suo sogno, quello di fare del rap la sua professione, ispirandosi alla “Old School” del rap italiano e internazionale.

Sicuramente un modo per esprimere il suo essere, ma anche una risposta verso chi si lamenta senza mai agire.

Andiamo via da tutta questa gente che si lamenta poi non cambia niente”

“Non piangere stanotte”

Dopo aver pubblicato un Ep dal titolo “Guerriero della luce”, fortunato è stato l’incontro a giugno 2019 con la sua insegnante di canto Elena Cirillo (vocalist e violinista di De Gregori), oggi anche sua manager.

Da questo incontro è nata una proficua collaborazione che ha visto la pubblicazione di “Sentimentale e Cinico”, con il quale SER è stato finalista ad Area Sanremo 2019. Dove ha ricevuto un bel riscontro dalla giuria formata da Petra Magoni, Andy Bluvertigo, Teresa De Sio, Vittorio De Scalzi e Gianni Testa, con la direzione artistica di Massimo Cotto.

Con il singolo successivo, “Non Ho Tempo”, la collaborazione con Elena è diventata più attiva, lei stessa ha composto la melodia del ritornello e suonato pianoforte e violino. Il 18 aprile 2020 esce “Estraggo a Sorte”, la cui copertina è stata curata da Roby il Pettirosso, noto per la capacità di divulgare, attraverso il disegno, la cultura. Di “Estraggo a Sorte”, è stata realizzata anche una versione 8D.

Venerdì 27 novembre è stato pubblicato “Non piangere stanotte” (EgoMusic/Frap), rivisitazione in chiave rap di “Don’t Cry Tonight” di Savage (Roberto Zanetti) che dopo aver ascoltato il brano scritto da Ser e arrangiato da EUGENE (Eugenio Valente) e Andy dei Bluvertigo, ha voluto prestare la sua voce nel ritornello. Con questa traccia editata da Matt Joe, SER comincia il suo viaggio nella wave Rap/Dance.

Gli abbiamo rivolto qualche domanda.

Ciao SER benvenuto su The Soundcheck, raccontaci un po’ di te: quando hai deciso che il rap sarebbe diventato la tua professione?

Ciao, grazie! Il rap, ma soprattutto la musica in generale, hanno avuto sempre un ruolo decisivo nella mia vita. Tre anni fa più o meno ho deciso che fare rap sarebbe diventata la mia professione.

Ricordo che avevo già pubblicato qualche canzone, ma ero ancora indeciso se continuare l’università. Un giorno mi svegliai e decisi che volevo fare della mia passione più grande, la musica, il mio lavoro. Così “congelai” tutti gli esami.

Hai cominciato da giovanissimo, quanto conta per te il confronto e la collaborazione con professionisti del settore?

Si, ho iniziato a scrivere all’età di 16 anni per sfogare e tirare fuori le emozioni che vivevo e che non riuscivo a controllare. Tutt’oggi scrivo e canto per necessità, il lavoro è una conseguenza.

Lavorare con professionisti del settore è fondamentale per la crescita personale e artistica di un cantante. Sono circondato da musicisti fenomenali di cui mi posso fidare al cento per cento. L’umanità di una persona viene prima di qualsiasi cosa.

Ben detto! Dai tuoi lavori emerge la voglia di sperimentare, come è nata l’idea di “Non piangere stanotte”?

L’idea è nata grazie ad Elena Cirillo, che oltre ad essere la mia manager è anche la mia insegnante di canto. Durante una lezione settimanale Elena ebbe un vero e proprio lampo di genio associando il mio rap alla musica dance anni ‘80.

Pensò subito a Savage e dopo il suo ok, iniziò il processo creativo che ha creato “Non Piangere Stanotte”. Io accettai subito, sentivo che sarebbe nato qualcosa di importante, un nuovo modo di fare musica, innovativo e rivoluzionario.

Il videoclip ufficiale di “Non piangere stanotte” diretto da Matteo Caribotti

«Il video di Non Piangere Stanotte è un vero e proprio viaggio nel tempo in cui gli anni 2000 e gli anni ’80 fuggono insieme come nelle più grandi storie d’amore»

SER

Nel tuo passato c’è anche Area Sanremo, che esperienza è stata? La rifaresti?

Partecipare ad Area Sanremo è stata una splendida esperienza, soprattutto arrivare tra i finalisti, subito al primo anno, ha aumentato la consapevolezza di ciò che stavo facendo. Non ci tornerei come emergente ma bensì da Big. Non dico questo per presunzione ma perché penso che ci siano momenti e momenti, situazioni e situazioni, che si vivono una volta e una volta bastano.

Con questo nuovo singolo ti sei avvicinato a un genere lontano dal tuo, anche temporalmente. Cosa dobbiamo aspettarci per il futuro?

Sì, questo genere è lontano da me temporalmente ma non artisticamente. Le sonorità dance, oltre che essere veramente innovative e variegate, tirano fuori un lato artistico di me stesso che neanche io conoscevo. Per il futuro non posso dirvi cosa aspettarvi perché non lo so neanche io. Sicuramente qualcosa che vi stupirà, che non vi lascerà indifferenti!

a cura di
Mariangela Cuscito

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Mariangela Cuscito

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