Alberto De Luca: “Vi parlo della mia partecipazione a Musicultura”

Alberto De Luca: “Vi parlo della mia partecipazione a Musicultura”
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Alberto De Luca, finalista di Musicultura 2020, presenta il suo nuovo brano De André. Il ventisettenne di Sondrio, cresciuto giocando a rugby e ascoltando i grandi cantautori italiani, forse per i troppi colpi ricevuti giocando è rimasto “confuso”, in equilibrio tra una laurea in filosofia, l’amore per la musica trap e un viaggio sull’Hymalaya.

Dopo una prima demo con Bassi Maestro nel 2015, viene premiato da Mogol come migliore autore del Tour Music Fest per il testo Le Alpi. Nel suo lavoro tenta di fondere le sofisticate sonorità delle produzioni trap alla poesia del cantautorato italiano.

Il brano è prodotto per l’etichetta T-Recs Music da Alberto stesso, in collaborazione con Emiliano Duncan Barbieri (già autore di canzoni per vari interpreti, tra cui Giorgia) e Tony Pujia (produttore, compositore e musicista per vari artisti, tra i quali Samuele Bersani, Syria, Gianni Morandi e molti altri).

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De André nasce dall’esigenza di riscatto di un cuore, che vuole tornare ad avere il suo posto e ad esercitare il suo primato con le emozioni. Vuole riprendersi il centro ed il fulcro della vita. Così, di notte, con la musica a palla, i pensieri viaggiano e i piedi bruciano il marciapiede. De André vuole anche essere un manifesto di un genere tutto suo, fatto di parole di una vecchia scuola, e di sonorità contemporanee. Ma più probabilmente, in realtà, “De André” nasce semplicemente della volontà di scrivere una canzone decente.

Parlaci della tua partecipazione a MUSICULTURA.

La mia iscrizione è avvenuta quasi casualmente, per tentare un percorso che potesse darmi visibilità e per aiutarmi a crescere mettendomi alla prova. Mi sto divertendo molto, e soprattutto sono molto grato a Musicultura per avermi dato la possibilità di arrivare alle ore che di così tante persone.

Da cosa ti sei lasciato ispirare per il tuo brano DE ANDRE’?

Dall’immaginare quello che avrei voluto creare ed ascoltare. Generalmente cerco sempre di produrre qualcosa che mi piacerebbe ascoltare e questo è l’unico criterio che mi ispira. De André è una immagine forte alla quale mi sono appoggiato come centro concettuale attorno a cui fare girare il brano.

Quale musica ascolta Alberto quando vuole staccare la spina?

Le colonne sonore dei film di Miyazaki, Enya, Lisa Gerrard.

Quali sono gli artisti che più ti hanno cambiato la vita?

De André, Guccini, Battiato, i Daft Punk, Paul Kalkbrenner, Drake, Lana del Rey…

Cosa pensi dei concerti in streaming?

Personalmente non sono il loro più grande fan, perché penso che a quel punto, in maniera telematica, preferirei usufruire del prodotto musicale per come è stato fatto in studio. Ritengo che la prestazione live sia qualcosa che vada vissuto in maniera anche pienamente corporea.

Un saluto ai nostri lettori!

Un saluto a tutti gli amici di The Soundcheck , spero possiate seguirmi ed ascoltarmi sul palco della serata finale di Musicultura!

a cura di
Giulia Perna

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Giulia Perna

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