Domenica 31 Agosto sul palco di Parco Tittoni un live speciale dei Casino Royale per la terza edizione di Suona Ancora, l’evento del progetto dedicato a Marco Pizzo
“Suona Ancora” è il titolo di un brano dei Casino Royale del 1995 ed è proprio il nome che gli amici e le amiche di Marco Pizzo, scomparso nel 2022, hanno scelto per un progetto a lui dedicato.
Progetto che si è concretizzato in due edizioni di concerto-evento, nel 2023 e nel 2024, sempre a Parco Tittoni, Desio, allo scopo di ricordarlo ma soprattutto di celebrare la musica e il suo potere di aggregare ed emozionare.
“Vedere i Casino Royale su quel palco sarà un’emozione incredibile” avevano spiegato gli organizzatori
“perché Marco aveva un legame speciale con la loro musica e sarà per noi un’occasione per raccontare cosa significa Suona Ancora e far crescere il progetto”.
E così è stato. Un concerto speciale ed emozionante, con cornice la magica villa Tittoni.
I Casino Royale hanno portato sul palco pezzi celebri ma anche brani tratti all’ultimo loro lavoro, Fumo, uscito nel 2025 per Asian Fake con la collaborazione del producer Clap! Clap!
Ad aprire la serata ci ha pensato DARI mc con il suo stile Hip-Hop elegante e raffinato e prima di lui anche un momento gratuito dedicato ai più piccoli con l’animazione del Mago Tittix e il suo spettacolo di “illusionismo, prestidigitazione, comicità e intrattenimento”.
Il gruppo promotore, supportato da Parco Tittoni, Arci Scuotivento, Arci Tambourine, Osteria Il Bardo e Unashop ha istituito un fondo dedicato presso la Fondazione della Comunità di Monza e Brianza, perché dall’esperienza del primo concerto è nata la voglia di fare un passo in più: dare vita ad un vero progetto sociale.
“La scomparsa di Marco ha fortemente scosso la nostra comunità e le nostre coscienze perché ci ha fatto capire quanto può essere difficile, oggi, raccontare le proprie fragilità, seppur circondati dall’affetto della famiglia e degli amici. Suona Ancora ci ricorda ogni giorno l’importanza di dare valore alle nostre emozioni e alle nostre relazioni”.
a cura e foto di
Emanuela Giurano
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