Gli Stereophonics tornano a Milano per presentare il nuovo album “Make ‘Em Laugh, Make ‘Em Cry, Make ‘Em Wait” con una scaletta che unisce passato e presente in un concerto sold out all’Alcatraz
Il 14 maggio 2025 gli Stereophonics sono tornati a calcare un palco italiano, e lo hanno fatto in grande stile. All’Alcatraz di Milano, la storica band gallese ha presentato il suo nuovo album, “Make ‘Em Laugh, Make ‘Em Cry, Make ‘Em Wait“, pubblicato solo poche settimane prima, il 25 aprile. Un disco che segna una nuova fase della loro carriera, con sonorità mature, testi più riflessivi ma senza perdere l’energia che li ha sempre contraddistinti.
Una scaletta che racconta tutta una carriera
La setlist è stata pensata come un vero viaggio tra passato e presente. Si parte con la spinta rock di “Vegas Two Times”, un brano che mette subito in chiaro le intenzioni della serata. A seguire, canzoni come “I Wanna Get Lost With You” e “Do Ya Feel My Love” lasciano spazio alle nuove sonorità, tra cui spiccano “There’s Always Gonna Be Something” e “Make It on Your Own”, due episodi fortemente rappresentativi del nuovo album.
I fan di lunga data, però, non sono rimasti a bocca asciutta. Anzi, sono stati travolti da una sequenza di brani che ormai fanno parte del DNA della band e dei suoi seguaci: da “Have a Nice Day” a “Just Looking”, da “Maybe Tomorrow” a “Mr. Writer”, ogni canzone è stata accolta da un coro unanime del pubblico, creando un’atmosfera di vera celebrazione collettiva.

Una band in piena forma
Kelly Jones ha guidato il concerto con la solita eleganza ruvida che lo contraddistingue, alternando momenti più ruvidi e tirati – come con “Madame Helga” o “Superman” – ad altri più intimi e carichi di pathos. La band ha suonato con una solidità granitica, senza sbavature, dimostrando come quasi trent’anni di carriera possano essere portati sul palco con naturalezza e freschezza.
Il finale è stato da manuale: “The Bartender and the Thief” ha chiuso il set principale con una scarica di adrenalina, mentre il bis ha aggiunto una nota inaspettatamente affettuosa, con una cover di “Happy Birthday” dei Beatles dedicata a un membro del crew, prima di salutare definitivamente Milano con l’inno generazionale “Dakota”.
Una nuova stagione per gli Stereophonics
Questo concerto non è stato solo una tappa del tour, ma una vera e propria dichiarazione d’identità. Gli Stereophonics sono ancora qui, più vivi che mai, capaci di scrivere nuove pagine senza dimenticare quelle che li hanno resi grandi. Il pubblico dell’Alcatraz lo ha capito bene, e ha risposto con entusiasmo, confermando che certe storie, quando sono vere, non invecchiano: si evolvono.

La scaletta
- Vegas Two Times
- I Wanna Get Lost With You
- Do Ya Feel My Love
- Have a Nice Day
- There’s Always Gonna Be Something
- Just Looking
- All in One Night
- Make It on Your Own
- Madame Helga
- Pick a Part That’s New
- Superman
- Geronimo
- Maybe Tomorrow
- Fly Like an Eagle
- Mr and Mrs Smith
- Indian Summer
- Seems Like You Don’t Know Me
- Mr. Writer
- A Thousand Trees
- The Bartender and the Thief
Encore:
- C’est la vie
- Happy Birthday (The Beatles cover)
- Dakota
a cura e foto di
Mirko Fava
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