Kings World Cup Final – Un Allianz Stadium tra spettacolo e Twitch

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Torino ha accolto Gerard Piquè e la finale della sua Kings World Cup con un Allianz Stadium quasi completamente soldout per una partita che è stata spettacolo puro grazie ad un nuovo modo di pensare il calcio, ma cos’è la Kings League e perchè spopolerà anche in Italia?

Era l’8 novembre 2022 quando Gerard Piquè decise di appendere gli scarpini al chiodo e chiudere la sua lunga carriera calcistica col Barcellona e con la nazionale spagnola con una splendida idea in mente: rivoluzionare il giuoco del pallone e soppiantare il pensiero classico con un nuovo campionato che fonde calcio a 7 e regole da video gioco, il 10 novembre nasce la Kings League con la collaborazione di Ibai Llanos (streamer spagnolo con oltre 17,2 milioni di follower su Twitch).

Il 1 gennaio 2023, alla Cupra Arena di Barcellona si svolse la prima partita in assoluto di questo nuovo campionato e sin da subito l’interesse fu altissimo, vuoi per la fruibilità dei contenuti in maniera totalmente gratuita (le partite sono visibili sia sul loro canale Youtube che sul loro canale Twitch) vuoi per un concetto totalmente nuovo, molto più vicino ai videogiochi e a quella fascia di pubblico giovane che spopola sui social.

A distanza di due anni la Kings League sbarca in Italia nella maniera più spettacolare possibile: la Kings World Cup, un mondiale per nazioni (creato principalmente per la promozione del campionato nel bel paese) che si è svolto quasi completamente nella casa del campionato italiano: il Vismara (Puma House of Football, il luogo dove si allena il Milan) in provincia di Milano.

Dopo una fase ad eliminazione a Milano ci si è spostati a Torino, all’Allianz Stadium (casa della Juventus) per la finale che, il 12 gennaio, ha porato tanti giovani sugli spalti (invogliati anche per il basso costo dei biglietti) per godersi uno spettacolo tanto vicino, ma tanto distante da quello che pensiamo come calcio tradizionale, ma bando alle ciance e buttiamoci nel racconto di giornata.

I piedi all’Allianz Stadium

Ammetto che quando ho deciso di seguire questo evento pensavo che, in un paese dove il calcio è uno dei motori trainanti, mi sarei trovato allo stadio con gli altri fotografi, i calciatori e poca altra gente invece, arrivato all’apertura dei cancelli, mi sono ritrovato moltissima gente in attera ai tornelli per entrare nello stadio.

Il motivo è presto spiegato: in Italia molti degli streamer associati a squadre che parteciperanno alla Kings League Italia sono tra i più seguiti con fan base milionarie e al loro ingresso nello stadio sono accolti da boati che manco Kakà ai tempi d’oro.

Andiamo però con ordine, i cancelli si sono aperti alle 15.30, ma prima delle 18 non comincerà lo spettacolo in campo, prima di questo ho l’occasione di passare un po’ di tempo in zona mista e incontrare alcuni di quei campioni che hanno fatto grande l’Italia calcistica, ma anche europea (Casillas, Marchisio, Bonucci e il fondatore Piquè) che tra un’intervista e una foto hanno dispensato sorrisi ai presenti.

È ora di andare in campo, con gli altri fotografi mi sposto a fondo campo, calpestando l’erba che tanti campioni assaporano ogni settimana, gli spalti sono pieni e nonostante tutto mettono un poco di soggezione, per fortuna che non gioco, sarebbe uno spettacolo tragicomico e poi il mio crociato non me lo permetterebbe.

L’orologio segna le 18, le luci si spengono, il pubblico alza i decibel mentre lo speaker annuncia l’inizio dello show, sul palco allestito tra le tribune appare con un piumino nero Mahmood.

Tra leggende e Streamer

20 minuti di concerto, per scaldare tutti i presenti, non solo con la musica, ma anche con dei veri e propri lanciafiamme; uno spettacolo esaltante che dispiace finisca così presto, ma l’attenzione di tutti è concentrata sulla partita che da li a poco inizierà.

Le squadre entrano in campo accompagnate dal cantante e accolte dalla coppa nel centro del cerchio di centrocampo da un lato il Basile, dall’altro la Colombia, non ci sono i campioni che siamo abituati a conoscere, ma calciatori scelti da un roster dove la stella è il capocannoniere brasiliano che non è andato oltre le leghe dilettantistiche brasiliane.

Prima del resoconto della partita vediamo come funzionano i match della Kings League: due tempi da 20 minuti, si inizia con un uno contro uno per arrivare al 7 contro 7 dopo sei minuti di gioco; gli ultimi due minuti di ogni tempo hanno regole speciali dovute dal lancio del dado che sceglie quanti giocatori saranno in campo e dalle carte che danno una regola speciale.

Oltre a questo esiste il rigore presidenziale che, una volta chiamato dal presidente della squadra tramite apposito pulsante, può essere tirato a fine azione o dal presidente stesso o da una guest star (solitamente un ex calciatore), senza dimenticarsi delle carte che vengono preventivamente pescate a inizio partita che possono essere usate nel secondo tempo con vari power-up (come un giocatore in meno per la squadra avversaria, lo shootout, un rigore e così via).

Torniamo alla partita, il pallone non si trova a centro campo, ma dentro un cannone posizionato sugli spalti e l’ospite che lancerà la palla è Jake Paul, fresco vincitore di incontro contro Tyson e personalità influente nel mondo dei social assieme a suo fratello Logan e quindi idolo indiscusso tra la folla di ragazzi presenti.

Bel concept con un ma

A bordo campo la telecronaca viene fatta dai numerosi streamer che, seduti nelle loro postazioni, effettuano la diretta dal loro canale Twitch.

Il campo non ha la dimensione regolare, ma è parametrato sul calcio a 7 e questo fa sembrare lo Juventus Stadium ancora più grosso, sarà la soggezione del campo e la reale inesperienza dei giocatori, ma i primi 20 minuti non si sbloccano, fino al momento del dado che, dopo aver sancito gli ultimi due minuti con un 4 contro 4, porta ad un gol per parte, un bel tiro da fuori brasiliano e uno stupendo pallonetto colombiano.

L’idea dopo questo primo tempo, ammetto di non aver visto mai una partita completa online, è di un bel gioco, ma con degli aggiustamenti da fare, però mi riservo di dare un giudizio definitivo quando ci sarà il campionato italiano.

Come spettacolo dell’intervallo va in scena una partita da 15 minuti tra due squadre col giusto mix di Vecchie glorie, le Legend, e alcuni degli streamer più famosi, in campo possiamo trovare Buffon, Pirlo, Del Piero e Casillas tra le Legend e come punte di diamante tra gli Streamer Blur e Grenbaud.

La breve partita è divertente e scorre veloce, un giusto assaggio di quello che succederà tra qualche mese alla Kings League Arena al Vismara, per molti è stato sicuramente bello rivedere in campo alcuni dei campioni che ci hanno portato il mondiale e il boato al loro ingresso hanno fatto capire quanto siano ancora amati dal pubblico.

Brasile campione

Finito l’intervallo è il turno del secondo tempo della finale, dopo un rigore presidenziale colombiano che riporta in vantaggio la squadra vestita di blu, il brasile carbura sempre più e inizia a dimostrare lo strapotere del cannoniere Kelvin Oliveira che sale in cattedra portando il Brasile alla vittoria nonostante il sapiente utilizzo delle carte colombiane, ma non c’è storia.

Il secondo tempo è decisamente più divertente e mette in mostra tutte le particolarità della serie e fa capire anche a chi come me mastica videogiochi, ma meno le live su Twitch il perché di questo fenomeno che sta lentamente diventando mondiale.

una volta finita la partita, sul palco appaiono Luke Paul e Gerard Piquè assieme al presidente della regione Piemonte Alberto Cirio per premiare i vincitori, dapprima il portiere Barata come miglior portiere, successivamente Oliveira come MVP e miglior marcatore del torneo, infine, la squadra brasiliana al completo per un successo che sancisce l’inizio di una nuova era del calcio.

Siamo giunti alla fine della partita, sugli spalti tanta gioia e divertimento, un momento antitetico rispetto a quello che succede ormai sugli spalti della Serie A e più in generale nei campi di calcio dei massimi campionati europei e sudamericani, segno questo che la Kings League ha colpito nel segno.

Successo o fuoco di paglia?

Alla fine di questa intensa e fredda giornata (vi consiglio di vedere il mio video sul nostro canale TikTok) è ora ti tirare le somme su questo primo assaggio italiano di Kings League, se una rondine non fa primavera possiamo dire che qui siamo vicini ad uno stormo che migra portando il caldo.

L’idea di fondo è quella di portare quella generazione che si è disaffezionata allo stadio a guardare il calcio con un occhio diverso, più improntato all’entertainment e al divertimento, partite che ricordano da vicino i videogiochi che troviamo sulle console che portano una ventata di fresco ed interesse in un mondo, quello del pallone, che risultava troppo fermo e vecchio.

Il coinvolgimento di streamer e youtuber ha rotto quella barriera invisibile che si era creata tra campo e spalti dando la possibilità a tutti di provare a diventare un campione della Kings League e con un sistema di scelta molto americano garantirà un equilibrio tra le squadre che ormai dimenticato nel calcio tradizionale.

Un’esperienza assolutamente promossa e invito tutti a guardarsi una live su Youtube o su Twitch per rimanere piacevolmente stupiti per un campionato che si promette di affiancare e, magari in futuro, di superare il calcio come oggi lo conosciamo e non faccio fatica a pensarlo.

Alla Prossima

A cura e foto di
Andrea Munaretto

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di Andrea Munaretto

Nato nell'84 e fin da quando avevo 4 anni la macchina fotografica è diventata un'estensione della mia mano destra. Appassionato di Viaggi, Musica e Fotografia; dopo aver visitato mezzo mondo adesso faccio foto a concerti ed eventi musicali (perché se cantassi non mi ascolterebbe nessuno) e recensisco le pellicole cinematografiche esprimendo il mio pensiero come il famoso filtro blu di Schopenhauer

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