“Il conte di Montecristo”: la conferenza stampa della nuova fiction Rai, alla presenza del cast e del regista Bille August

“Il conte di Montecristo”: la conferenza stampa della nuova fiction Rai, alla presenza del cast e del regista Bille August
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Il Conte di Montecristo è pronto a tornare sullo schermo in una nuova e attesissima serie che promette di ridare vita al capolavoro immortale di Alexandre Dumas. Noi di The Soundcheck abbiamo avuto l’opportunità di assistere alla conferenza stampa ufficiale, ospitata dall’Ambasciata di Francia e dall’ambasciatore Martin Briens a Palazzo Farnese, e alla visione dei primi due episodi, che andranno in onda su Rai1 a partire dal 13 Gennaio in prima serata.

Alla guida del mastodontico progetto de Il Conte di Montecristo c’è Bille August che dirige un cast internazionale di eccezione come Sam Claflin, Ana Girardot, Michele Riondino, Lino Guanciale, Gabriella Pession e Nicolas Maupas. Una storia che non è solo di statica vendetta: in questa rivisitazione moderna c’è una riflessione profonda sul potere. Chi lo detiene ha la capacità di cambiare le regole del gioco, di riscrivere il destino e le vite di chi lo circonda. Un tema decisamente attuale, che rende il racconto di Dumas sorprendentemente vicino al presente.

Bille August, la serie è incentrata su temi importanti come la vendetta e le ripercussioni legate ad essa: è il fulcro dell’adattamento come lo è del romanzo?

“Per raccontare una storia efficace servono le persone giuste. Ho impiegato tanto impegno nella ricerca degli interpreti perfetti per permettermi di discostarmi da un approccio letterario ed essere il più infedele possibile. Mi spiego: il mio obiettivo era trovare una visione personale del racconto, allontanandomi dalla perfezione del testo originale per esplorare nuovi aspetti.

Volevo mostrare una versione de Il Conte di Montecristo incentrata sulle relazioni personali e sulle inevitabili conseguenze che queste connessioni creano: un intreccio di vendetta, amore, pazienza e tragedia che riflette sentimenti attualissimi. Ho voluto dare un’interpretazione alla scelta della vendetta come risoluzione citando l’ex presidente degli Stati Uniti Richard Nixon. Dopo lo scandalo Watergate disse: ‘Non è così importante quanto ti possono umiliare, ma quando cominci a cercare la vendetta dentro di te che ti consuma”

Sam Claflin, lei interpreta Edmond Dantes alias Conte di Montecristo. Quali sono state le sfide che ha condiviso con il personaggio?

“Dantes è un insegnamento continuo su come guardare la vita da una prospettiva diversa: ammiro la sua dedizione e concentrazione e la sua capacità di lottare per ciò che per lui è giusto. Ci sono stati tanti elementi di lui che ho amato, in particolare la perseveranza e l’estrema forza d’animo, ma non è stato semplice calarsi nei suoi panni completamente per le atrocità subite.”

Michele Riondino, lei invece è Jacopo, un contrabbandiere italiano salvato da Edmond, di cui diventa il braccio destro: che clima si è creato sul set?

“Proprio perché si è creato un clima magico devo ringraziare chi ha immaginato questo progetto, Rai e Palomar. Bille August è un regista meraviglioso ed è riuscito a creare un ambiente dove abbiamo avuto la possibilità di indossare costumi, quindi maschere. Nel caso di costumi storici, questo permette di creare una certa distanza col personaggio. Bille ha avuto la capacità di purificare e lasciare intatto l’ambiente in cui dovevamo agire e l’ha fatto in una modalità innovativa. Per me è stata un esperienza nuova e grandiosa, grazie anche alla possibilità di entrare in contatto con scuole e mondi diversi.”

Lino Guanciale veste i panni di Vampa, eccentrico brigante romano: qual è stato il suo approccio a questo personaggio che arriva ad avere due facce?

“Vampa è un brigante, un criminale. In un mondo in cui tutto va al contrario di come dovrebbe, però, la lealtà vera la dimostra proprio lui. Dantes si fida e affida a lui il ruolo del Conte Spada, un personaggio di finzione che lo accompagnerà nel suo piano di vendetta. Vampa propone una versione in forma di parodia di quello che il Conte di Montecristo pratica drammaticamente come strategia di vendetta. Tocca, secondo il mio punto di vista, corde brillanti ed è un ottimo personaggio su cui soffermarsi per vedere la tragicomicità della società.”

Nicolas Maupas interpreta Albert, figlio di Mercedes, il grande amore di Edmond, e del suo acerrimo nemico: ci racconta il suo personaggio?

“Albert è un personaggio estremamente interessante. È un ponte attraverso il quale il Conte entra nella società parigina; è vittima del contesto sociale dove i vertici del potere sono corrotti ma è affascinato dal carisma e dal potere dei nemici di una società sana. È infatuato, ma rimane comunque un personaggio positivo”.

Edmond Dantes e Mercedes
Gabriella Pession è Hermin Danglars, moglie di uno dei nemici di Dantes: come ha costruito il suo personaggio rispetto alla storia originale?

“Vorrei partire da come ho approcciato questo ruolo: abbiamo deciso insieme a Bille che per darle credibilità avremmo dovuto trascenderla, tradirla e cercare di reinterpretarla. Hermin e una donna di società, avida, ma non è e non può essere solo questo. Hermin porta dentro di sè il dramma di una donna che deve nascondere e negare la cosa più potente al mondo: la nascita di un figlio.

Il figlio, illegittimo, non deve nascere, quindi le viene strappato via e le viene comunicato che è morto.
La vendetta di Edmond risiede proprio in questo: instillerà il dubbio che sia vivo. Il personaggio di Hermin impazzisce, ed è la prima differenza dal romanzo. Qui lei perde il controllo perché ha perso troppi anni a sopprimere per non far uscire con violenza tutto il suo dolore.”

Il Conte di Montecristo è la serie evento più attesa di questo nuovo anno e andrà in onda a partire da lunedi 13 Gennaio 2025, in quattro serate in prima visione su Rai1.

a cura di
Michela Besacchi

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