Dal fumetto alla console: alla conquista del mondo dei videogiochi

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Dal fumetto alla console, dalle pagine di carta allo schermo di un pc. Ecco come i manga hanno conquistato il mondo dei videogiochi.

Ci sono storie e personaggi che nascono nel mondo dei manga e poi trovano spazio anche nelle trame di un videogame. Ci sono vicende, scenari, ambienti che prendono vita tra le pagine di un fumetto giapponese e poi diventano saghe videoludiche di grande successo, conquistando milioni di fan in tutto il mondo.

È un intreccio tra due mondi creativi incredibilmente simili ma comunque diversi. È un intreccio che crea profitti straordinari e amplia sempre di più il pubblico. Proviamo a guardarlo più da vicino.

Dal fumetto al videogioco

Per capire meglio questa relazione, le sue radici e le sue prospettive future abbiamo chiesto agli esperti della redazione di Gaming Report, che hanno spiegato: “L’universo dei manga, con i suoi personaggi carismatici, narrazioni avvincenti e mondi fantastici, si presta perfettamente al medium videoludico.

Possiamo fare gli esempi di Dragon Ball di Akira Toriyama, One Piece di Eiichiro Oda e Naruto di Masashi Kishimoto ormai non più dei semplici cartoni animati, ma anche giochi di culto”.

L’esempio di Dragonball spiega bene i motivi di questo successo: lanciato dalla software house Bandai Namco nel 2002, la saga ha venduto oltre 15 milioni di copie nel mondo.

Altro esempio è quello di Naruto: Ultimate Ninja Storm, sviluppato da CyberConnect2, e protagonista di un franchise che ha venduto oltre 20 milioni di copie.

“Anche la filiera dei casinò online ha guardato e guarda tutt’ora con grande interessa al mondo dei manga – continuano da Gaming Report – Naruto, ad esempio, è diventato una slot grazie alla NatsumeAtari, oppure Dragon Ball è stato sfruttato dalla Aristocrat Gaming.

Infine un nome che non abbiamo ancora fatto: Sailoor Moon, il manga di Naoko Takeuchi diventato una slot grazie a Play’n Go”.

L’impatto di Pokémon: il fenomeno globale

Quello tra manga e videogiochi è insomma un modello di successo che continua a evolversi. Un esempio iconico è Pokémon, nato come videogioco nel 1996 da Satoshi Tajiri e trasformato in un impero transmediale con manga, anime e merchandising.

“Con oltre 480 milioni di copie vendute e un fatturato di oltre 100 miliardi di dollari, Pokémon dimostra come questi due mondi possano rafforzarsi a vicenda – concludono gli esperti di Gaming Report – Il successo di Pokémon Go, sviluppato da Niantic, ha attratto una nuova generazione di fan grazie alla realtà aumentata”.

Il segreto, in fondo, è presto svelato. Spostando da un manga a un videogioco personaggi e vicende si riesce a far vivere ai fan le avventure dei loro eroi preferiti in modo interattivo, con un coinvolgimento diverso che ovviamente un manga non riesce a fare.

Per le case di produzione, il manga garantisce una base di appassionati fidelizzati che rappresenta un vero asso nella manica da giocare su un mercato che nel 2023 ha raggiunto i 184 miliardi di dollari.

E se queste sono le premesse, il matrimonio non può che continuare.

a cura di
Staff

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di Sara Alice Ceccarelli

Giornalista iscritta all’ODG Emilia Romagna si laurea in Lettere e Comunicazione e successivamente in Giornalismo e Cultura editoriale presso l’Università di Parma. Nel 2017 consegue poi un Master in Organizzazione e Promozione Eventi Culturali presso l’Università di Bologna e consegue un attestato di Alta Formazione in Social Media Management presso l'Università di Parma. Ama il giallo e il viola, possibilmente assieme e vive in simbiosi con il coinquilino Aurelio (un micetto nero). La sua religione è Star Wars. Che la forza sia con voi.

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