Andrea Consiglia 12#: 16 artisti e canzoni da ascoltare

Andrea Consiglia 12#: 16 artisti e canzoni da ascoltare
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Manca poco a Natale ed ecco nuova musica. Formato più “compresso”, ma ci siamo

Siamo quasi a Natale. Nei mesi abbiamo visto che di cose interessanti, nel mondo della musica, ce ne sono. Dal metal al pop, dall’elettronica al rock passando per il cantautorato e per qualche intermezzo “folkloristico”. Ecco dunque, nella pausa della guerra tra panettone e pandoro, 16 nuove canzoni che vi consiglio con una certa curiosità. Buona musica!

Artista: Straight Razor
Brano consigliato: Suffering
Genere: Elettronica
Nazionalità: Stati Uniti d’America

Etichettarlo come “musica elettronica” è un po’ riduttivo. “Suffering” ha in sé una botta sonora non indifferente, con una linea vocale cadenzata, quasi monotona, che ipnotizza, ti porta dentro un vortice dal quale è difficile uscire. È, a conti fatti, il primo passo verso l’ascolto di “Casualty”, nuovo album di Straight Razor, progetto musicale di quel While Omar Doom che, forse, avete già visto nelle vesti attoriali in Bastardi Senza Gloria di Tarantino (sì, lui è uno dei soldati a caccia di nazisti). Una bella scoperta per chi è alla ricerca di musica interessante e del tutto al di fuori delle solite nenie natalizie del periodo.


Artista: Coexist
Brano consigliato: Distance
Genere: Metal
Nazionalità: Germania

Un gran bel sound robusto, uno break ben congegnato che permette a “Distance” di creare attimi più “ariosi” durante il continuo martellamento su un muro sonoro compatto e aggressivo. Metal moderno con tratti groove, nulla di nuovo sotto il sole, ma tutto maledettamente appagante. Se una cosa funziona, funziona e basta. E va benone così.


Artista: Jesus Chrysler Supercar
Brano consigliato: Two Sticks (Dynamite)
Genere: Hard Rock
Nazionalità: Stati Uniti d’America

Direttamente dall’Arizona, direttamente dagli anni ‘90, i Jesus Chrysler Supercar spuntano nuovamente con il loro hard rock che si fa ascoltare. Molto melodico e con un sound grintoso, la canzone in questione è un ottimo biglietto da visita per chi, per motivi anagrafici o geografici, all’epoca non potè scoprirli (come il sottoscritto).


Artista: Ari Fraser
Brano consigliato: The Long Way Home
Genere: Pop-Elettronica
Nazionalità: Stati Uniti d’America

Ritroviamo Ari Fraser a qualche mese di distanza dall’ultima volta, ma con una canzone dal sapore diverso. Alcune venature orientaleggianti, senza per questo rinunciare al groove dance. Un brano, questo “The Long Way Home”, anche più a fuoco rispetto al precedente “Dance With Me”.


Artista: Stregatto
Brano consigliato: Confini
Genere: Pop
Nazionalità: Italia

Un brano pop fatto “a modo”. Un buon arrangiamento, un testo scritto bene, fluido, scselte stilistiche non originalissime, ma che comunque funzionano e che hanno un certo gusto. Stregatto ha dalla sua anche una certa cura in fase di produzione, rendendo il suono generale di “Confini” bilanciato e gradevole. È un qualcosa, questo, che segnalo sempre quando c’è, perché non è così scontato avere “tutto in ordine”.


Artista: Visavis
Brano consigliato: We Don’t Care
Genere: Metal
Nazionalità: Francia

“We Don’t Care” fa parte dell’EP dei Visavis “The Art Of Collapse” ed è un buon apripista per conoscere questa band francese: un gran bel muro sonoro, buona capacità di arrangiamento dei brani e una produzione solida e con quel giusto piglio di “grezzo-ma-preciso” che dona al tutto quella botta che ti fa dire “Però, interessante…”. Non ultra tecnici, ma sanno posizionare al posto giusto dettagli, fraseggi e soluzioni semplici ed efficaci.


Artista: Don’t Believe In Ghosts
Brano consigliato: Brooklyn Baby
Genere: Pop-Rock
Nazionalità: Stati Uniti d’America

Sapete quando si dice “good vibes”?Ecco, “Brooklin Baby” dà proprio quell’effetto. Un po’ Train, i Don’t Believe In Ghosts confezionano un buon pop-rock mainstream orecchiabile, con degli innesti di violino che rendono il tutto un po’ più originale. È possibile ascoltare anche l’omonimo album completo della band.


Artista: Frank-Einstein
Brano consigliato: Dolphin Trainer
Genere: Pop Punk
Nazionalità: Germania / Lituania

Amici del pop-rock dei primi anni 2000, ecco qui qualcosa che fa per voi. Tra Germania e Lituania, un nome geniale e musica non originale, ma ben eseguita e ben pensata. Se non ci credete, ascoltate “Dolphin Trainer”. Tutto già sentito, ma tutto molto piacevole.


Artista: K’in 232
Brano consigliato: La torre dei miracoli
Genere: Pop Rock
Nazionalità: Italia

Sembrano un po’ il Vasco Rossi epoca “Liberi liberi”. No, non sto bestemmiando, no, non sto paragonando i K’in 232 a Vasco Rossi. Sto dicendo che questa “La Torre dei miracoli” ha delle sonorità che possono richiamare quel tipo di rock (il che non è male). Bella atmosfera, testo ben scritto e che evità banalità evidenti, un buon assolo di chitarra, scritto ed eseguito con gusto (nessun particolare tecnicismo, ma molto funzionale per il brano nel complesso).


Artista: Loose Resort Club
Brano consigliato: Plastic Queen
Genere: Rock / Grunge
Nazionalità: Francia

Abbiamo appagato e incuriosito i fan del pop rock, ora facciamo incuriosire chi è cresciuto a pane e grunge. “Plastic Queen” è un omaggio onesto, sincero verso quella corrente musicale, lo si percepisce dai suoni utilizzati per la chitarra, dalla voce che molto risente della lezione dei Nirvana. Non c’è molto altro da aggiungere, solo premere “play” e ascoltare.


Artista: Mantra
Brano consigliato: Celestial: Fall
Genere: Progressive Rock/Metal
Nazionalità: Francia

“Celestial: Fall” è il primo capitolo di un progetto gargantuesco, se vogliamo anche molto ambizioso. I francesi Mantra infatti stanno pubblicando i vari EP in maniera programmata basandosi su solstizi ed equinozi durante l’anno. Non solo: ogni EP è dedicato a una stagione (autunno, inverno, primavera, estate). La divisione in atti, inoltre, rende tutto molto teatrale, tessendo con gran capacità compositiva un arazzo prog di grande fascino. “Celestial: Fall” è un viaggio a tratti mistico, incredibilmente ben progettato, strutturato e presentato. Forse una delle più grandi sorprese dell’anno, per quanto mi riguarda.


Artista: I Ya Toyah
Brano consigliato: Caves
Genere: Pop – Elettronica
Nazionalità: Stati Uniti d’America

Abbiamo trovato I Ya Toyah nello scorso episodio. Di solito non vi consiglio di nuovo uno stesso artista con così tanta velocità, ma lei è un ottimo esempio di pop elettronico moderno. Inoltre, ora è disponibile l’album completo “Drama”. Lei è una brava artista, sinonimo di qualità.


Artista: L’armonia Dello Scontro
Brano consigliato: Arterie
Genere: Rock
Nazionalità: Italia

Oscuro quanto basta per incuriosirvi e un arrangiamento ben architettato. Non ci sono voli pindarici, ma in “Arterie” tutto funziona e tutto è al posto giusto. Nato come progetto solista, L’Armonia dello Scontro si è trasformato in una vera e propria band che ora pian piano cerca di farsi notare. Se vi piace il rock italico (non quello all’acqua di rose, ma con una struttura dietro), “Arterie” può rivelarvi più di una sorpresa.


Artista: Sunburst Italy Project
Brano consigliato: What I Need – Ciò Che serve
Genere: Alt-Rock
Nazionalità: Italia

Di base a Bologna, questo progetto one-man-band ha qualcosa da dire. Qualcosa di Afterhours, qualcosa di Subsonica, qualcosa – perché no – di Massimo Volume. Il brano che vi consiglio (del 2023) non è esente da qualche difetto di produzione, ma tante idee sono messe sul piatto in maniera piuttosto funzionale.


Artista: Eneme
Brano consigliato: Thrilling Sickness
Genere: Metalcore
Nazionalità: Germania

Bel “wall of sound”, i tedeschi Eneme si destreggiano bene sui canoni del genere. Nulla di tremendamente nuovo nella loro musica, ma tutto impacchettato per bene. In più, i testi sono interessanti, basati su storie di abuso di alcool, depressione e la lotta contro la frustrazione di sentirsi inadeguati con sé stessi e con gli altri.


Artista: Mississipi Supercult
Brano consigliato: Fire Dancer
Genere: Rock
Nazionalità: Italia

Le tante influenze della band si sentono, si percepiscono, ma “Fire Dancer” vive anche di una certa personalità. I ragazzi ci sanno fare e impacchettano un brano rock fatto come si deve, con sonorità d’oltreoceano senza però cadere nel lurido tranello di diventare una annacquata macchietta. Tra l’altro oggi è uscito il nuovo singolo “Down the loose”, più energico. Ottimi biglietti da visita.

a cura di
Andrea Mariano

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Andrea Mariano

Andrea nasce in un non meglio precisato giorno di febbraio, in una non meglio precisata seconda metà degli Anni ’80. È stata l’unica volta che è arrivato con estremo anticipo a un appuntamento. Sin da piccolo ha avuto il pallino per la scrittura e la musica. Pallino che nel corso degli anni è diventato un pallone aerostatico di dimensioni ragguardevoli. Da qualche tempo ha creato e cura (almeno, cerca) Perle ai Porci, un podcast dove parla a vanvera di dischi e artisti da riscoprire. La musica non è tuttavia il suo unico interesse: si definisce nerd voyeur, nel senso che è appassionato di tecnologia e videogiochi, rimane aggiornato su tutto, ma le ultime console che ha avuto sono il Super Nintendo nel 1995 e il GameBoy pocket nel 1996. Ogni tanto si ricorda di essere serio. Ma tranquilli, capita di rado. Note particolari: crede di vivere ancora negli Anni ’90.

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