Gli Alcest fanno emozionare Milano.
A Milano un sabato sera dalle tonalità oscure, con tre band completamente diverse tra loro per genere che vede headliner i francesi Alcest, di ritorno in Italia dopo due anni dalla loro apparizione al Live Club di Trezzo D’Adda.
Gi opener
Ad aprire la serata, prestissimo, alle 18.35, tocca ai Doodseskader.
I Doodseskader (che significa “death squad” ossia “squadrone della morte“) sono un duo proveniente da Gent, in Belgio e formatosi nel 2020.
E’ il nuovo marchio di terrore sonoro nato dalle menti di Tim De Gieter (Amenra, Every Stranger Looks Like You) e Sigfried Burroughs (Kapitan Korsakov, The K) che propone un experimental sludge/post-Metal, a volte un po’ incomprensibile ma che comunque riesce a far muovere e ballare i primi avventori nel locale.
Dopo di loro è il turno dei Svalbard, band post-hardcore britannica originaria di Bristol, Inghilterra.
Formata nel 2011 dai co-cantanti e chitarristi Serena Cherry e Liam Phelan con il batterista Mark Lilley, la formazione della band comprende il bassista Matt Francis dal 2020.
Un mix tra hardcore, black metal, post metal che personalmente non mi convince tantissimo ( è ben fatto si, ma nulla di nuovo) ma che sembra attirare piacevolmente l’attenzione di gran parte del pubblico.
Una mezzoretta di live per gli Svalbard e poi è il momento di un lungo cambio palco.
Gli headliner
Lungo, ma giustificato.
Si toglie il telone bianco su cui son stati proiettati visual per le prime due band, e si popola lo stage con tante piante e due volatili di plastica giganti sullo sfondo.
Alle 20.40, con 5 minuti di anticipo, in un Alcatraz ormai zeppo di persone, inizia lo spettacolo…entrano in scena gli Alcest.
Immersi in un paesaggio lunare, il loro concerto è davvero spettacolare.. la voce di Neige fa sognare e venire i brividi e basterebbe già solo quella, anche al buio, senza scenografia per far si che sia tutto comunque bellissimo.
Les Chants de l’Aurore Tour 2024 è l”occasione per presentare dal vivo il nuovo album degli Alcest, “Les Chants de l’Aurore”, uscito il 21 giugno 2024 su etichetta Nuclear Blast.
Questo è il settimo album di una carriera cominciata ufficialmente nel 2005, dopo il debutto con un demo autoprodotto quattro anni prima.
Nati nel 1999 in un piccolo paese dell’Occitania, gli Alcest prendono forma attorno al frontman Stéphane Paut ( in arte Neige), all’epoca già attivo in diverse formazioni della scena locale.
Inizialmente nata come un trio, gli Alcest ora sono una band di quattro elementi, Neige alla voce e chitarra è il fulcro del progetto, accompagnato stabilmente dal batterista Winterhalter e al momento da due turnisti per basso e seconda chitarra e back vocals durante i live.
Oltre alla formazione, anche il sound degli Alcest è un po’ cambiato nel corso degli anni…
Nati nel black metal, si sono spostati verso atmosfere shoegaze e progressive, attraversando continui esperimenti sonori che li hanno visti alternare momenti più atmosferici ad altri più aggressivi, per esplorare sonorità post-black metal.
I loro concerti sono un viaggio verso mondi onirici e fiabeschi, qualcosa di davvero magico e toccante che vorresti non finisse mai.
E quando Neige intona le mie canzoni preferite come Souvenirs d’un autre monde e Autre temps viene davvero la pelle d’oca.
Purtroppo però dopo un’ora e un quarto il concerto volge al termine, con i continui ringraziamenti di Neige verso il pubblico italiano.
Ma grazie a te Neige, grazie a voi Alcest, per esistere.
Ecco la setlist degli Alcest
- Komorebi
- L’Envol
- Améthyste
- Protection
- Sapphire
- Écailles de lune – Part 2
- Flamme jumelle
- Le miroir
- Souvenirs d’un autre monde
- Oiseaux de proie
Encore: - Autre temps
- L’Adieu
Le foto degli Alcest
Le foto degli Svalbard
Le foto dei Doodseskader
a cura e foto di
Emanuela Giurano
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