Nubiyan Twist – Locomotiv Club, Bologna – 18 ottobre 2024
I Nubiyan Twist arrivano a Bologna per la seconda data italiana dopo Roma e che si concluderà il 19 ottobre a Milano. Il tour segue l’uscita dell’album “Find Your Flame” e la data di Bologna è nata in collaborazione col Bologna Jazz Festival
Malgrado le previsioni erano ingrate, prima del concerto mangiamo qualcosa nei tavoli all’aperto del Kinotto Bar, col faccione di Freak Antoni che ci osserva dall’alto manco fosse Padre Pio. È quell’ambiente di Bologna che ancora resiste malgrado la città sia cambiata tantissimo e sia diventato un lusso viverci e abitarci.
Il Locomotiv Club
Soprattutto la programmazione del Locomotiv, i cui manifesti campeggiano all’interno del Kinotto Bar, mi accendono di entusiasmo per la varietà dell’offerta. Mentre bestemmio perché a dicembre sono previsti gli storici Diaframma (e quella sera non riesco) vedo spuntare il faccione di Irivine Walsh atteso a fine ottobre per un dj set più altri eventi in programma come il ritorno degli Helmet e Jesus Lizards. Ma anche “robe moderne” e più jazzy come Lady Blackbird. Ma stasera il palco è tutto dei Nubiyan Twist.
All’ingresso, a cui si accede previo tesseramento, ci accoglie il dj set di RoBeMiste e ci azzecca come il friggione con tigelle e crescentine. Perché si passa dall’afrobeat al funky. D’altronde il loro motto è diffondere Worldbeats con un unico obiettivo: sconfiggere le forze del male. Alle 21:45 i Nubiyan Twist si presentano sul palco. Sono in sette rispetto ai nove della formazione ma partono subito col singolo “Lights Out” che in studio ha visto la collaborazione nientemeno che di Nile Rodgers (Chic, David Bowie, Daft Punk etc.).
Il concerto
Impossibile non farsi trascinare dal ritmo dei Nubiyan Twist, ma soprattutto i due “trascinatori” della band sono la cantante Aziza Jaye. Ultima entrata nella band, dimostra già di aver sposato la musicalità senza confini della formazione. La sua attitudine per i generi afrobeat, house e drum and bass, nonché i legami con la tradizione Motown e le radici giamaicane ne hanno sposato subito lo spirito. L’altro factotum della band è senz’altro il chitarrista Tom Excell. Oltre alla chitarra si è distinto come percussionista con “duelli” intensi insieme al batterista Finn Booth ( nel finale di Pray for me). Saltuariamente tirava fuori qualche synth infernale per dare un colore più elettronico alle canzoni (come nel brano Breeze).
Sicuramente la cantante Aziza ricorderà questa serata come quella del “bacino”. Infatti si è lanciata in una sorta di simpatico tutorial per aiutare il pubblico a ballare le loro canzoni muovendosi al ritmo giusto. E, vi assicuro, era quasi impossibile restare fermi durante le loro canzoni. In particolare il brano più afrobeat del lotto, quella “Carry Me” che nel disco Find Your Flame vede la partecipazione di Seun Kuti, figlio di Sela Kuti, il più grande pioniere del genere. E ancora gli sprazzi di r’n’b e hip-hop di So Mi stay. Notevole anche l’interpretazione del brano “Woman” in duetto con il sassofonista Nick Richards. Quest’ultimo, oltre a duettare splendidamente con Dennis Scully al sax tenore, meriterebbe forse più spazio all’interno della band.
Ma aldilà di tutto questa sera i Nubiyan Twist hanno dato vita a un concerto strepitoso dove si è creato un connubio fra contaminazioni di ritmo, virtuosismo, groove e canzoni che ispirano positività di stati d’animo. Lo stesso Tom Excell ha presentato il brano Pray For Me esortando il pubblico alla responsabilità di ognuno verso le nuove generazioni. Good vibes di cui tutti abbiamo bisogno.
a cura di
Beppe Ardito
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