“Powerful”, la novella di “Powerless”
Prima di farci assaporare il secondo libro della trilogia di Powerless, la New Compton Editore sgancia Powerful, la novella ambientata durante gli eventi del primo romanzo
Il primo ottobre è iniziato con una corsa in libreria per potermi accaparrare subito Powerful, volendo con trepidazione conoscere meglio la storia della migliore amica di Paedyn: Adena.
Le due si sono imbattute l’una nell’altra per puro caso e hanno stretto da subito un legame di amicizia inscindibile. Sin dal loro primo incontro il compito di Paedyn è stato assicurare protezione e viveri per lei e Adena, mentre quest’ultima avrebbe assicurato ad entrambe indumenti caldi per sopravvivere nei freddi angoli dei Bassifondi. Se l’arma migliore di Paedyn è il suo pugnale d’argento, quella di Adena è l’ago da cucito.
Ogni giorno le due amiche si ritrovano nel Fortino, il loro piccolo posto che chiamano casa. Ma tutto cambia quando Paedyn viene selezionata per partecipare al Torneo di Epurazione. Infatti Adena è costretta a prendersi cura di sé partendo da zero. Il borseggio non è mai stato il suo forte, ma proprio una rapina andata male sancisce l’incontro con l’altro protagonista della novella: Makoto.
Grumpy x sunshine
Adena è una ragazza solare, semplice e di una gentilezza indefinibile. Sempre sorridente, maschera le sue parole con quel velo di ironia che si insinua tra esse quando vuole provare a fare la tipa tosta. Lei si definisce “Una che ama, non che combatte”. Perennemente ricolma d’amore verso il prossimo, anche quando tutto va storto, Adena riesce ad essere la luce che illumina l’ombra che si insinua nella vita.
Mak è un ragazzo che vive nei bassifondi di Loot Alley. Per vivere lavora come fabbro e, come le armi che forgia, anche lui è vigoroso, forte e dalla lingua altrettanto tagliente. Il ragazzo ha un passato oscuro, misterioso, difatti nasconde un segreto mortale sul suo potere. Non è un Eletto come tutti gli altri.
I due protagonisti non fanno in tempo a conoscersi che già dal primo incontro stringono un patto votato a rivedere i loro cari per un’ultima volta prima dell’inizio del Torneo. Makoto, però, ha ulteriori piani in mente, che decide di non condividere con la sua nuova alleata.
La storia d’amore tra Mak e Adena è pura, sincera e veritiera. Un po’ fanciullesca se devo trovare l’aggettivo giusto per descriverla. Ma è proprio questo il bello. La semplicità d’altronde sta nei piccoli gesti di natura quotidiana, che tra i protagonisti non mancano.
Mak e Adena riescono a comunicare in modo genuino e diretto. L’impercettibilità e la delicatezza con cui si sfiorano fanno affezionare il lettore ai due. La loro storia, seppur breve e dolorosa, riesce ad appassionare proprio grazie ai piccoli e sottili dettagli nel loro vivere ordinario.
Il Mak scontroso e imbronciato che conosciamo sin dal principio di Powerful, lentamente rivela la sua tenerezza e le sue debolezze. I sorrisi di Mak, che vengono riservati solo ad Adena, il proprio “pezzetto di perfezione”, ricordano esattamente la spensieratezza che dovrebbe esserci in un amore autentico. Un po’ come il sentimento e che si vive e si cerca quando si è dei giovani impetuosi e inesperti.
Sono sicuro che perfino le stelle ti invidiano. Perché un giorno, un giorno molto lontano, tu sarai lassù accanto a loro e la tua luce le annienterà tutte, dalla prima all’ultima.
Ma non tutto ciò che luccica è oro. Se l’amore non viene costruito sulle fondamenta della fiducia reciproca, si incrina. Sono proprio le intenzioni e il segreto che Makoto ha tenuto nascosti ad Adena a spezzare il filo rosso tra i due proprio sul più bello.
Impressioni iniziali e esperienza complessiva
Gli eventi narrati in Powerful si svolgono in parallelo a quelli di Powerless, la storia principale. I primi capitoli mi suscitano da subito un’emozione a me estranea: la confusione. Nonostante lo stile narrativo di Powerful sia in linea con quello di Powerless, la narrazione dei fatti accaduti avviene in modo veloce. Ho come l’impressione che gli eventi della storia siano trattati con trascuratezza. Le poche descrizioni dei momenti narrati e la frettolosità con cui avvengono le interazioni tra i personaggi mi lasciano un po’ perplessa.
Un ulteriore aspetto che all’inizio mi ha fatto storcere il naso sono i dialoghi. Proprio perché gli eventi si svolgono davvero in modo repentino, anche i contenuti dei dialoghi tra i personaggi -all’inizio -risultano superficiali. Sembra accadere tutto troppo in fretta.
Dopo le prime cinquanta pagine provo a rimettere ordine in me, riflettendo sul fatto che dopotutto sto leggendo una novella, quindi uno stile narrativo semplice e veloce è quasi d’obbligo. Perciò, anche se con dell’amaro in bocca decido di andare avanti e, con cautela, inizio ad abituarmi ad uno scorrere narrativo più fluido rispetto a quello a cui sono abituata. Familiarizzare con i personaggi mi insegna a stare al passo con l’andatura della storia. Addirittura inizio ad affezionarmi e ad appassionarmi – come speravo che fosse – e sento di ricominciare a muovere i passi per le fredde strade di Loot Alley.
La sorpresa “nascosta” in Powerful
A detta dei nostri amici lettori inglesi, i quali hanno già avuto il privilegio di leggere Reckless, Makoto assumerà un ruolo importante nel secondo libro della saga. Non vediamo l’ora di scoprire quale sarà e in che modo si intreccerà al filone principale.
Ma c’è un ulteriore motivo per cui lettori e lettrici italiani sono corsi il libreria a comprare Powerful. Alla fine del libro, infatti, sono presenti in anteprima il prologo e i primi due capitoli di Reckless. Uno dal punto di vista di Paedyn e l’altro dal punto di vista di Kai.
La domanda che opprime tutti da fin troppo tempo è una sola: Kai troverà il coraggio per svolgere il suo ruolo di Esecutore?
Non ci resta che attendere il 29 ottobre per scoprirlo!
a cura di
Alice Scarpantonio
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