“Il ragazzo del risciò”, la parabola del desiderio raccontata da Lao She
Cammello Xiangzi o il ragazzo del risciò è l’opera più conosciuta dello scrittore cinese moderno Lao She. Considerato uno dei capolavori della narrativa cinese del Novecento, Il ragazzo del risciò venne tradotto in italiano nel 2019 da Alessandra C. Lavagnino per la prima volta in versione integrale dal cinese
Nell’introduzione del racconto, Alessandra C. Lavagnino definisce Xiangzi come “il primo eroe proletario” della letteratura cinese moderna. La scelta di Lao She di aderire al nuovo stile espressivo, nato da Lu Xun nel 1917 semplificando la lettura dei romanzi cinesi attraverso l’uso di una lingua più colloquiale, si riflette nelle tematiche e nei personaggi di Il ragazzo del risciò sempre più vicini alla realtà.
Nonostante il fulcro dell’opera sia incentrato unicamente sul protagonista, è importante sottolineare il contesto storico, appena accennato, in cui il romanzo è ambientato. La storia si snoda nella Pechino degli anni Trenta. Il conflitto tra i nazionalisti del Guomindang guidati da Chiang Kai-Shek e i comunisti di Mao Zedong sembra attenuarsi, e decidono di unire le forze per combattere l’imminente minaccia di un’invasione giapponese.
L’animo tradizionalista e conservatore di una città che ha ospitato la casata imperiale fino a qualche anno prima, si scontra con la modernità imposta dall’occidente creando ferite indelebili nella società cinese. Il protagonista diventa sineddoche della nuova configurazione sociale della metropoli cosmopolita, impegnata a perseguire la ricchezza e l’esasperato individualismo.
“Gli occhi di Xiangzi luccicavano quando sedeva in solitudine contando con le dita i modi con cui risparmiare per acquistare il risciò. Le sue labbra borbottavano senza sosta, come se fosse preda di qualche forma di pazzia”.
Il riscatto tanto agognato di un ragazzo di campagna
Xiangzi è un giovane che ogni giorno lavora sodo conducendo risciò per il proprietario di un negozio di noleggio di risciò: Liu Siye. Il sogno di Xiangzi è quello di aprire un negozio di noleggio di risciò tutto suo, ma alcuni soldati gli rubano il mezzo da poco comprato. Tra disperazione e rabbia, arrivando persino a sottrarre un cammello all’esercito per ripicca, torna ad essere al servizio di Liu Siye ma ad aspettarlo c’è la giovane Hu Niu, figlia di Liu Siye e segretamente innamorata di Xiangzi.
Dopo essere stato ammaliato e condotto all’ebbrezza da Hu Niu, Xiangzi preso dai sensi di colpa decide di lavorare come tiratore di risciò dal signor Cao. Per la paura di perdere per sempre il ragazzo, la giovane si dichiara falsamente incinta, costringendo Xiangzi a sposarla. Indeciso se scappare con i soldi ricavati fino a quel momento o rimanere con Hu Niu, la confisca illegale da parte dell’ispettore Sun di tutti i suoi averi lo induce a unirsi civilmente con la ragazza.
Contrario al matrimonio dei due, Liu Siye vende, ad insaputa della figlia, il negozio di risciò mettendo in crisi finanziaria la coppia. Nel frattempo, Xiangzi si invaghisce ricambiato della bella vicina di casa costretta a prostituirsi dal padre. Le scenate di gelosia di Hu Niu aggravano la sua salute a tal punto da indurle un parto turbolento dove sia lei che il bambino moriranno, questa volta la ragazza era veramente incinta. Preso dai sensi di colpa, Xiangzi spende i suoi nuovi risparmi per pagare il funerale alla donna, ma senza lasciar nulla di promesso alla giovane vicina, che per la disperazione si suicida. Xiangzi si ritrova con il cuore a pezzi e sperpera la sua ricchezza senza realizzare il suo sogno.
La metafora del Cammello
In apparenza, il tema centrale di Il ragazzo del risciò è la bancarotta vista come causa ed epilogo di un desiderio smodato per il denaro. Eppure, Xiangzi non desidera semplicemente essere ricco, lui vorrebbe coronare il suo sogno aprendo un personale negozio di risciò che, a sua volta, gli avrebbe permesso di omologarsi nella società capitalistica in cui vive. Il dramma di Xiangzi consiste nel cercare in tutti i modi di adeguarsi alla società senza avere le competenze economiche e morali per farlo.
Lo stesso scrittore prova compassione per il protagonista arrivando a sdoppiarlo. Da un lato c’è Xiangzi, un giovane sereno che possiede un risciò e gode di una certa indipendenza economica (liquidato quasi subito dall’autore), mentre dall’altro lato c’è il Cammello Xiangzi, un giovane diventato cammello, obbligato a vivere una vita di stenti.
Il Cammello Xiangzi funge da personificazione dell’uomo spinto alla azione solo da motivazioni economiche. Lui scambia il duro lavoro fisico per il soddisfacimento di un bisogno materiale rimanendo però privo di autodeterminazione. La natura servile di Xiangzi e quella dell’animale a due gobbe sono molto simili. Come tutti i cammelli, anche Xiangzi è tenace, resistente agli sforzi e parsimonioso ma mai pronto a raggiungere lo scopo da lui prescelto.
La totale sottomissione dell’uomo al denaro
Prima della morte di Hu Niu, Xiangzi è un incredibile risparmiatore, accumula somme di denaro senza mai rimetterlo in circolazione per acquistare l’oggetto dei suoi incredibili sforzi. La sua natura così inadatta a gestire la ricchezza da lui stesso prodotta porta il protagonista a fallire nell’unico investimento della sua vita: comprare un risciò. L’incapacità del giovane di comprendere come funziona l’investimento per produrre altro denaro, motore di tutta la società capitalistica in cui Xiangzi vive la sua quotidianità, causa il suo fallimento economico ed esistenziale.
Pur sapendo svolgere le elementari operazioni matematiche, Xiangzi si rifiuta di apprendere la logica dello scambio che lo avrebbe portato al successo. La paura di separarsi dai suoi averi porta il giovane a rinunciare alla propria libertà personale sposando una donna che non ama pur di ottenere la sua ricca dote. Attraverso la sua incredibile ironia pungente, Lao She mostra al suo lettore quanto l’attaccamento al denaro sia dannoso se alle spalle non si hanno valori morali ed etici in grado di calibrarlo.
Il destino crudele si scaglia contro Xiangzi che alla perdita della moglie e figlio sperpera tutti i suoi averi decidendo di arrendersi. Comincia a spendere i suoi sudati soldi in fumo e liquori talvolta regalando banconote ai suoi pari. Il segreto è trovare un equilibrio tra il desiderio di possesso e la propria moralità senza oscurare le proprie ambizioni e senza perdere il proprio Io.
“Bello, ambizioso, sognatore di bei sogni, egoista, tenace, grande Xiangzi. Non sa quanti funerali abbia seguito, non si sa come e quando sia riuscito a farsi seppellire, quel degenerato, egoista, sfortunato figlio di un ventre viziato, il ventre della società, un fantasma preso nel vicolo cielo dell’individualismo “.
a cura di
Elisa Manzini
Seguici anche su Instagram!