Conosciamo insieme traccia dopo traccia “Deficienza Artificiale” de LE CANZONI GIUSTE
Anticipato dai singoli “Mega feat” (feat. Djomi) e “Metaversus”, Deficienza Artificiale è il nuovo audace album de Le Canzoni Giuste, pubblicato lo scorso 10 maggio.
Con suoni eclettici e testi provocatori, l’album affronta temi della società contemporanea, con particolare attenzione all’impatto degli algoritmi delle piattaforme di streaming. Deficienza Artificiale si compone di dieci tracce nell’edizione digitale e tredici nella versione fisica, inclusi tre skit. Noi abbiamo ascoltato il disco e se c’è qualcosa che abbiamo capito è che ci invita a riflettere sulle dinamiche sociali e tecnologiche, mantenendo un equilibrio tra ironia e critica.
Abbiamo così pensato di farvelo conoscere, magari incuriosendovi, raccontandovelo traccia dopo traccia.
Odissea nello Strazio (Skit)
Una skit comica che utilizza i personaggi di “Rick e Morty” con una sezione orchestrale. Rick convince il riluttante Morty ad ascoltare il nuovo album de Le Canzoni Giuste, portando a situazioni surreali e comiche.
Open to Meraviglia
Una satira sulla campagna turistica italiana, critica le rappresentazioni idealizzate e fa giochi di parole e sarcasmo sull’italiano medio. La canzone offre un punto di vista cinico sulla società.
Dalai L’ama
Una canzone che celebra l’amore autentico e consensuale, immaginando il Dalai Lama come un supereroe. Con ritmi incalzanti e melodie coinvolgenti, promuove rispetto reciproco e consapevolezza nelle relazioni.
Only Phunk
Una critica all’uso eccessivo dei social media e delle piattaforme come OnlyFans. La canzone combina punk/rock con riflessioni sulla ricerca di connessioni autentiche e l’equilibrio tra virtuale e reale.
Vaffanguru
Un inno alla ribellione e alla celebrazione dell’autenticità individuale. Con chitarre graffianti e ritmi frenetici, la canzone esorta gli ascoltatori a sfidare le norme sociali e a vivere fuori dagli schemi.
Quello che gli uomini non dicono
Una controparte maschile della celebre “Quello che le donne non dicono”. Invita a riflettere sulla parità di genere e critica gli stereotipi di mascolinità, sottolineando l’importanza di abbracciare insicurezze e debolezze.
L.O.T.A. (Skit)
Una skit che utilizza un poema ispirato a Il Signore degli Anelli, riflettendo ironicamente sul controllo degli algoritmi nella vita quotidiana.
Flexa Poco
Una critica alla cultura trap italiana e alla promozione di un’immagine distorta della criminalità. Invita i trapper a confrontarsi con la realtà dei ghetti americani e riflette sull’assurdità delle loro pretese.
Dissing
Un brano strumentale che utilizza frammenti di dissing tra personaggi celebri italiani. Offre un’esperienza sonora unica e provocatoria, combinando musica e dinamiche mediatiche.
Mega Feat
Un brano funky con influenze da Daft Punk, Michael Jackson e David Bowie. Presenta le voci digitali di ChatGPT4 e FakeYou, con un feat di Djomi, vincitore di Castrocaro. Celebra creatività e collaborazione tra artisti.
Metaversus
Esplora il concetto del metaverso, mettendo in scena uno scontro tra Mark Zuckerberg, Elon Musk e Gerri Scotti. Riflette sui lati positivi e negativi del mondo virtuale.
Deficienza Artificiale
La title track critica la dipendenza dagli algoritmi e la perdita di creatività, esortando a usare le IA come supporto e non come sostituti dell’impegno personale.
Possa l’Algoritmo Illuminare le Nostre Vie (Skit)
Una skit solenne e spirituale con l’intervento di Rick e Morty. Riflette sull’importanza della creatività e dell’autenticità nella musica, chiudendo con un tocco ironico e misterioso.
a cura di
Redazione
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