AC/DC – RCF Arena, Reggio Emilia – 25 maggio 2024
I fan degli AC/DC hanno “invaso” Reggio Emilia e sono stati ripagati con uno show letteralmente esplosivo
Reggio Emilia è stata presa d’assalto dagli oltre 100.000 fan degli AC/DC che si sono riversati all’RCF Arena di Campovolo per l’unica data italiana del “Pwr Up Tour“. Prima, però, molti di loro hanno potuto fare tappa alle ex Officine Reggiane, dove per l’occasione è stato allestito un villaggio a tema con street food e merchandising ufficiale. Un punto di ritrovo, così come è stato il viale che conduce all’ingresso dei settori dell’arena, colmo di bar e punti ristoro.
The Pretty Reckless
Ad aprire le danze, alle 19.05, ci hanno pensato i The Pretty Reckless. Taylor Momsen e compagni, in splendida forma, hanno dato la giusta carica ai presenti, facendo quasi dimenticare per un attimo di essere lì per un’altra band. Almeno fino a quando Taylor non ce l’ha ricordato: “ciao Italia, che bello essere qui! Siete pronti per i fucking AC/DC?”.
Una scaletta di 9 canzoni per un’esibizione di quasi un’ora. Forse poco per una band di questo calibro ma, giustamente, non era il loro show. Ce li godremo al loro prossimo tour da headliner.
La scaletta
- Death by Rock and Roll
- Since You’re Gone
- Follow Me Down
- Loud Love (Soundgarden cover)
- Witches Burn
- Make Me Wanna Die
- Going to Hell
- Heaven Knows
- Take Me Down
AC/DC
Finalmente, alle 20.45 in punto, ecco la quiete prima della tempesta. Quell’attimo di silenzio, della durata di un sospiro, da parte di chi sa che lo show sta per iniziare. Sui maxi schermi un’auto sfreccia a tutta velocità in direzione Reggio Emilia, lasciando dietro di sé una scia infuocata, come quella che lascerà il concerto nella memoria dei presenti.
L’esplosione di energia parte subito con “If You Want Blood (You’ve Got It)“, seguita a ruota da “Back in Black“, che incendia il pubblico. L’età di Angus Young e Brian Johnson è visibile sui loro volti, ma non nel loro animo e nella loro energia.
Le canzoni scorrono senza sosta fino ad uno dei momenti più attesi: l’entrata in scena dell’immancabile campana che con i suoi sei rintocchi annuncia “Hells Bells“. Il concerto continua poi alternando brani storici a quelli dell’ultimo album, “Power Up“, senza calare d’intensità.
Alla fine di “Let There Be Rock” succede quello per cui che è valso il prezzo del biglietto: l’interminabile assolo dell’intramontabile Angus Young. Le note della sua chitarra scorrono rapide e lui ci delizia con le sue caratteristiche mosse sul palco. Sembra quasi essere impossessato dalla musica.
Se pensate dopo questo fosse finito vi sbagliate di grosso. La band torna sul palco per un finale esplosivo, nel vero senso della parola. Ecco “T.N.T“. e “For Those About to Rock (We Salute You)“, conclusa con lo sparo della batteria di cannoni presente in scena e fuochi d’artificio.
La scaletta
- If You Want Blood (You’ve Got It)
- Back in Black
- Demon Fire
- Shot Down in Flames
- Thunderstruck
- Have a Drink on Me
- Hells Bells
- Shot in the Dark
- Stiff Upper Lip
- Shoot to Thrill
- Sin City
- Rock ‘n’ Roll Train
- Dirty Deeds Done Dirt Cheap
- High Voltage
- Riff Raff
- You Shook Me All Night Long
- Highway to Hell
- Whole Lotta Rosie
- Let There Be Rock
Encore
- T.N.T.
- For Those About to Rock (We Salute You)
a cura di
Staff
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