Miles Kane – Covo Club, Bologna – 13 Aprile 2024
Il one man band show di Miles Kane arriva a Bologna per la terza data italiana
Miles Kane torna ad esibirsi sui palchi italiani dopo l’uscita di “One Man Band”, il suo quinto album solista, titolo che ha preannunciato infatti la formula con cui l’artista si è presentato sul palco del caldissimo Covo Club di Bologna.
Dopo l’opening act di Ten Tonnes, all’anagrafe Ethan James Barnett e fratellino del ben noto George Ezra, che ha dimostrato che il talento è una dote di famiglia scaldando il locale già semi pieno, Kane entra sul palco da solo, come anticipato nelle altre date del tour europeo, accompagnato esclusivamente da chitarre e amplificatori.
Che l’artista britannico avesse una passione per l’Italia era risaputo, non a caso il primo singolo pubblicato per anticipare l’album è “Baggio”, dedicato al divin codino, e l’entrata in scena della serata ne è una conferma. Se l’ingresso della data milanese è stato sulle note di “Prisencolinensinainciusol” di Celentano, l’inizio del live bolognese è stato fomentato dal “Tachipirina” di Calcutta.
Cuore a mille, pubblico in visibilio, comincia lo show.
Bologna, let me fuckin’ feel it!
Il live si apre con uno dei brani dell’ultimo album, “Troubled Son”, a cui seguono “Better Than That” e “The Wonder”, fino ad arrivare a “Rearrange”, che dopo un ottimo riscaldamento marca l’inizio di danze sfrenate, ritornelli cantati a gran voce, energia palpabile.
Kane è visibilmente divertito ed entusiasta del clamore e interagisce spesso con il pubblico, un mix poliedrico di età e personalità diverse che dimostra quanto certi artisti riescano a creare un effetto transgenerazionale, in una dimensione di intimità e vicinanza che solo in locali piccoli come il Covo si può davvero creare. Svela fin da subito di essere un performer e chitarrista impeccabile, dalla voce brillante e dalle movenze scenografiche, quasi ingombranti, ma comunque disinvolte.
Dopo un intermezzo acustico davvero ben riuscito, non poteva mancare un brano del repertorio dei Last Shadow Puppets. Conosciuto per essere l’altra metà della mela della band insieme ad Alex Turner degli Arctic Monkeys, il pubblico non ha potuto che scatenarsi ulteriormente sulle note del loro brano “Standing Next To Me”. L’emblema della coolness britannica.
Breve, ma intenso
Lo spettacolo prosegue in un climax dei brani più conosciuti della sua carriera tra cui “Come Closer” e infine “Don’t Forget Who You Are”, finale precoce di un live di poco meno di un’ora, durata già preannunciata dalle date precedenti, ma il pubblico sembra essere preparato e disposto ad accettarlo godendosi le ultime danze e i saluti dell’artista che si è lasciato andare ad abbracci con i suoi fan.
C’è da ammettere che la mancanza della potenza della band dal vivo si è sentita, infatti l’intermezzo acustico si è dimostrato essere quello più completo e impattante a livello emotivo, ma la presenza scenica, l’energia contagiosa e l’estro dell’artista hanno colmato quel vuoto e lasciato il pubblico di Bologna assolutamente soddisfatto.
a cura di
Chiara Serri
foto di
Emmanuele Olivi
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