FILMMAKER Festival 2023 – Le ultime novità

FILMMAKER Festival 2023 – Le ultime novità
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Martedì 21 novembre alle 19.30 alla Cineteca Milano Arlecchino Ulrich Seidl torna a FILMMAKER con Sparta, in prima italiana fuori concorso. In contemporanea, Bruno Bigoni e il Gruppo Maelstrom presentano La misura del coraggio, in prima mondiale fuori concorso alle 19.30 all’Arcobaleno Film Center. Sempre martedì 21 prende anche il via FILMMAKER EXPANDED, la sezione dedicata alla realtà virtuale e immersiva, dalle 15.00 nello Spazio Realtà Virtuale di Anteo Palazzo del Cinema.

Dal 17 al 27 novembre 2023 ha luogo a Milano il FILMMAKER Festival (#FilmmakerFest2023, #FMK23), realizzato con il contributo di Ministero della Cultura – Direzione generale cinema, Comune di Milano e con il patrocinio di Regione Lombardia. FILMMAKER è realizzato in collaborazione con AN-ICON – Università degli Studi di Milano, Forum austriaco di cultura di Milano, Associazione Nicola Curzio, RaiCinema, Start Milano, Civica scuola di Cinema L. Visconti, Naba, Accademia di belle arti di Brera, Nuovo Armenia, ITSOS Albe Steiner, Institut Français, Bookcity, Cineteca di Milano, Fuori orario, Careof, MMT, Filmtv. FILMMAKER è anche socio fondatore del Milano Film Network e di AFIC, Associazione festival italiani di cinema.

Quest’anno tra le novità più attese ci sono le prime visioni fuori concorso di Sparta di Ulrich Seidl e di La misura del coraggio di Bruno Bigoni e del gruppo Maelstrom, entrambe previste per martedì 21 novembre. Sempre lo stesso giorno ha inizio anche la sezione del Festival FILMMAKER EXPANDED.

Sparta

Tra gli ospiti più attesi dell’edizione 2023 c’è Ulrich Seidl, che torna a FILMMAKER per presentare in anteprima italiana il suo ultimo film, Sparta, martedì 21 novembre alle 19.30 alla Cineteca Arlecchino. Il regista austriaco, a cui il festival ha dedicato la prima personale italiana e un successivo focus, costruisce qui una sorta di controcampo dark di Rimini (2022) così da formare idealmente un inquietante racconto famigliare collettivo. Sparta sposta l’attenzione dal cantante Richie Bravo, protagonista del primo film, al fratello Ewald, un ingegnere che ha lasciato la casa natale in Austria per trasferirsi in Romania. Se Richie è un’anima perduta nel cinismo dei suoi fallimenti, Ewald è segnato da un’infanzia di violenze, soffocato da un passato rimosso, come quello del suo paese.

Si può essere vittime e al tempo stesso persecutori? La risposta in qualche modo è implicita, ma il percorso è complesso, sfuggente, pieno di rischi e di ambiguità che fanno di questo film il più ambizioso nella ricerca del regista, e il più controverso nel racconto dei paradossi umani.

La misura del coraggio

Sempre martedì 21 alle 19.30 all’Arcobaleno Film Center l’appuntamento è con Bruno Bigoni e il Gruppo Maelstrom, un collettivo di giovani filmmaker attivi a Milano, che presenteranno in prima mondiale fuori concorso il docufilm La misura del coraggio.

Il film segue tre ragazze che vogliono raccontare la Resistenza in Val di Susa da un punto di vista femminile, mentre un’altra troupe le filma al lavoro. Il gioco di specchi finale offre una ricerca di uno sguardo femminile sulla Storia e sul cinema.

Agli scritti di Ada Prospero Gobetti, partigiana in quei luoghi, si intrecciano le voci di altre donne che abitano la valle e che, nel loro quotidiano, mettono in campo nuove forme di resistenza, dalle lotte contro i cantieri della Tav all’aiuto ai migranti che attraversano la frontiera con la Francia.

FILMMAKER EXPANDED

Martedì 21 si aprono anche le porte anche della terza sede del festival, Anteo Palazzo del Cinema, che fino al 23 novembre ospiterà FILMMAKER EXPANDED, la sezione sulla realtà virtuale e immersiva realizzata insieme ad AN-ICON, gruppo di ricerca dell’Università degli Studi di Milano.

L’iniziativa prevede il concorso Gradi di Libertà, dedicato alle opere italiane, e un programma internazionale con una sezione monografica sulla pluripremiata autrice sudcoreana Gina Kim.

Per la prima volta a Milano verrà mostrata l’intera trilogia – Bloodless (2017), Tearless (2019), Comfortless (2023) – di opere in realtà virtuale sulle cosiddette “US military comfort women”, le “donne di conforto” coreane destinate ai militari statunitensi che venivano reclutate in tutta la Corea del Sud per soddisfare sessualmente i membri delle forze armate.

Un percorso feroce e intimo che mira a decostruire una duplice forma di potere e sopruso (degli uomini sulle donne e di un popolo su un altro), catapultando l’user direttamente al centro dell’azione, senza l’ausilio di informazioni o sintesi narrative pregresse.

Il Premio Gradi di Libertà per la migliore opera italiana in VR, del valore di 2000 €, e il Premio Rai Cinema Channel, del valore di 3.000 €, consistente in un contratto di acquisto dei diritti web dell’opera per tre anni da parte di Rai Cinema, verranno assegnati nella serata conclusiva del festival da una giuria ufficiale, domenica 26 novembre alle 21.30 all’Arcobaleno Film Center.

A cura di
Staff

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Claudia Camarda

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