Marta Tenaglia + Whitemary – Romaeuropa Festival – 22 settembre 2023
Palco tutto al femminile il 22 settembre per l’ultima serata di LineUp! del Romaeuropa Festival, la rassegna che per tre giorni ha trasformato La Pelanda dell’Ex-Mattatoio di Roma in un club. A chiusura si sono alternate le esibizioni esplosive della milanese Marta Tenaglia e l’abruzzese di adozione romana Whitemary.
LineUp! un’atmosfera accogliente
La serata del 22 settembre alla Pelanda dell’Ex Mattatoio di Roma è iniziata con dell’incredibile: il fortuito ritrovo di un parcheggio al primo colpo, a meno di 20 metri dall’ingresso della location, nel pieno di un classico venerdì sera quasi estivo, nel cuore del quartiere Testaccio, non a pagamento. Scusate se già solo questo ha il merito di essere recensito.
Con l’animo più che euforico si arriva quindi all’appuntamento con l’ultima serata di LineUp!, la tre giorni musicale all’interno del Roameuropa Festival 2023 che quest’anno ha dato spazio al pop italiano, vagando e aprendo i suoi confini dalla trap al soul, dall’elettronica alla techno, rendendo La Pelanda dell’Ex Mattatoio una tappa immancabile per gli amanti e i curiosi della musica emergente.
Per la serata di chiusura di LineUp! l’agenda è stata tutta al femminile: si è iniziato con il dialogo tra Ditonellapiaga e la filosofa Ilaria Gaspari in apertura, un primo spettacolo con le esibizioni della giovane cantautrice Miglio e dell’eclettica Rareș, per finire in bellezza con i live di Marta Tenaglia e Whitemary, il nome più atteso della serata.
Un po’ per ammazzare il tempo prima dell’ultima performance la dj-cantautrice Whitemary, ovvero Biancamaria Scoccia, attendeva i fan armata di rulli e stencil per personalizzare, o meglio whitemarizzare, indumenti e accessori bianchi. In tanti abbiamo accolto l’invito lanciato sui social e, abbattendo ogni distanza tra artista e spettatore, si è creato un momento in cui scambiarsi aneddoti e riflessioni sui panorami artistici delle varie città europee. Un’atmosfera piacevole tanto da far passare il tempo così veloce da non accorgersi della mezz’ora di ritardo per l’inizio dell’ultimo spettacolo.
Marta Tenaglia, tra zarri e tristoni
Chi è Marta Tenaglia: cantautrice milanese con a cuore il femminismo intersezionale, esordisce sul palco di LineUp! con un “Buonasera a tuttu”. Uscita la stessa sera con il nuovo singolo Redemption/Incendio è all’attivo con il suo primo il suo album Guarda dove vai (2022).
Con la sua voce sussurrata, tratto che distingue sia le sue canzoni che il suo modo di parlare, Marta Tenaglia è viscerale. Riesce a trasmettere emozioni profonde e a toccare in modo intimo il suo pubblico attraverso la semplicità dei testi. Dopo le prime canzoni dal suo vecchio album, arriva ad Oceano, un testo che oltre a far scherzare sulle proprie origini milanesi senza mare, rivela il bisogno di trovare un proprio spazio, soprattutto mentale. “Sono immobile ed esplodo, poi risplendo, e le mie onde sono lente ma immense, infrangono i confini delle mie paure e di me stessa”.
La dimensione introspettiva continua anche con i brani Bonsai e Mandorla, una canzone che ancora non esiste. Ma Marta Tenaglia non è solo per i “tristoni”, come dice lei. Il suo sogno è quello di far pogare la platea e per questo nei suoi album non mancano pezzi più “zarri” (qualcuno dal pubblico romano suggerisce “coatti”). È il momento di Allodole, per la prima volta suonata live, e delle cover di Neffa e la sua musa ispiratrice, Nathy Peluso.
Si è vicini alla fine della sua esibizione e, dato il caldo, si chiude con un brano adatto alle temperature: Ventilatore. La cantante racconta che il testo è stato scritto in una notte insonne molto calda – secondo lei a Milano se la passano peggio di Roma d’estate – nella quale aveva rifiutato un ventilatore. Pentita, ripensa alla sua abitudine di rifiutare l’aiuto, atteggiamento che la fa riflettere a come vive le sue emozioni. “Non mi serve, non mi serve, non mi serve un ventilatore. Non mi serve, non mi serve, non mi serve un nuovo amore”.
Saluta il pubblico e dice che ora è il momento di buttare giù tutto con Whitemary.
Whitemary, niente di regolare
L’artista entra sorridente con il suo stile fanciullesco. Tutti però sappiamo che è perfettamente in grado di dominare il palco con sicurezza tra i synth e vocalizzi, testimoni della sua tecnica affinata da anni di studi al conservatorio.
Con all’attivo due album, Alter Boy (2019) e Radio Whitemary (2022), l’artista si è già distinta come ospite allo Spring Attitude 2022. Con la serata del 22 settembre ha chiuso in bellezza sia la rassegna LineUp! che il suo tour estivo, ora si concentrerà sul nuovo album che speriamo arrivi presto.
Tra i suoi tratti distintivi ‘è sicuramente la scelta dell’italiano nella produzione di musica elettro-techno, lingua ritmica che riflette i suoi suoni. I testi di Whitemary sono stati definiti “mantra”, a volte ossessivi, che restano in testa e sono adatti per descrivere situazioni di tutti i giorni.
Dopo la canzone d’apertura Numeri e basta, si susseguono i brani più iconici come Niente di regolare e Credo che tra un po’ (mi metto a urlare ndr). La folla si scatena, ora più folta e che spinge sottopalco.
Partecipare a un concerto di Whitemary è un rito liberatorio, puoi ballare, urlare e saltare al ritmo di pezzi come Chi se ne frega o Disco Ibisco mentre ti fai trasportare dalla sua estetica pop-psichedelica. Bella la sua dedica al pubblico prima di Sembra che tutto, momento nel quale ha sottolineato l’importanza di impegnarsi per raggiungere i propri sogni, anche se poi “tutta questa aspettativa che palle!”, aggiunge per sdrammatizzare.
Il concerto finisce sui suoni di Provo e non riesco, che sia forse un riferimento all’impossibilità di lasciare l’atmosfera da festa che si è creata al Mattatoio?
Chissà, intanto restiamo in attesa di vedere i suoi prossimi lavori, certi che Whitemary sia ormai pronta ai palchi internazionali.
a cura di
Elisa Savelli
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