F1 GP Singapore, il pagellone di giornata
Singapore si tinge di rosso. Dopo 14 vittorie consecutive si interrompe il dominio della Redbull e a farlo è la Ferrari di Carlos Sainz, autore di un weekend perfetto. Completano il podio Norris e Hamilton, che sfrutta l’errore nel finale di un George Russell molto veloce per tutta la gara. Ai piedi del podio l’altra rossa di Charles Leclerc che precede, sembra strano solo a dirsi, Max Verstappen. Solo ottavo invece Sergio Perez, in difficoltà ormai da tempo.
Sainz 10
Prima conquista la pole al sabato, poi completa il capolavoro in gara. Parte bene e guida la corsa gestendo perfettamente le gomme. Nel finale capisce di non avere il passo per andarsene e concede volutamente il DRS a Norris, permettendo così a quest’ultimo di difendersi da Russell, il pericolo principale con gomma più fresca. Una gara da vero e proprio “smooth operator”. E chissà che ora, a Maranello, non inizino a pensare ad un rinnovo di contratto che fino a poche settimane fa sembrava lontano…
Norris 9
Gran weekend per il Britannico che dimostra una volta in più il suo talento. Parte già da un’ottima quarta quarta piazza e chiude addirittura secondo. La McLaren è certamente cresciuta, ma la sensazione è che Norris riesca a sfruttarne tutto il potenziale il più delle volte. Condivide il podio con il suo amico ed ex compagno Sainz. Questa volta festeggia senza rompere nessun trofeo. Veloce e anche attento, bravo Lando!
Hamilton 8.5
Lewis disputa una gara solida e centra un altro podio, il quinto stagionale. Va sottolineato che in qualifica si becca un paio di decimi dal compagno di squadra e che, senza l’errore di quest’ultimo, probabilmente avrebbe chiuso quarto. Ma quando si presenta l’occasione lui c’è, e difficilmente se la lascia sfuggire. Il passo gara della Mercedes è ottimo e lui lo sfrutta. Si prende così il terzo posto nella classifica piloti, superando Alonso. Il primo fra quelli che non guidano una macchina di un altro livello. Il re soffre, ma non abdica.
Leclerc 8
Al sabato manca la pole di 79 millesimi e si ritrova a scattare terzo in griglia. La Ferrari sacrifica la sua gara facendolo cominciare con le soft per superare Russell in partenza e lui lo fa brillantemente. La fortuna quest’anno non è compagna del monegasco e la Safety Car lo fa retrocedere di due posizioni. Negli ultimi giri si spegne un po’, capisce che l’occasione per conquistare la prima vittoria è ormai persa. Poco da recriminare in gara, qualcosa in più per quanto riguarda le qualifiche. Si può consolare con una Ferrari che sembra finalmente aver fatto un passo nella direzione giusta. Testa alta Charles.
Verstappen 6
Weekend nero per lui e per il team. Un intoppo che non crea nessun problema in termini di classifiche, ma inaspettato e rumoroso. Nelle qualifiche viene addirittura eliminato in q2. La macchina ha poco grip e lui non riesce a metterci del suo come ha fatto in tutta la stagione. Il quinto posto finale, frutto di una circostanza favorevole con l’entrata in pista della Safety Car, gli vale la sufficienza. Difficile da capire cosa non abbia funzionato, certo è che Max si presenterà in Giappone piuttosto arrabbiato. E come si dice? Guai svegliare il cane che dorme…
Lawson 9
Chiamato in fretta per sostituire l’infortunato Ricciardo, il classe 2002 rischia ora di candidarsi per un sedile in F1 l’anno prossimo. Centra il q3 al sabato, estromettendo Max Verstappen. In gara sorprende ancora di più con un buon ritmo e soprattutto senza sbavature, su una pista complicata per un rookie. Il nono posto vale tanto per la scuderia, ma ancora di più per lui. Del neozelandese ne sentiremo parlare sicuramente e forse nemmeno fra molto tempo. Chapeau Liam!
Russell 6.5
Weekend da 9 rovinato al penultimo giro. Una qualifica ottima e un passo gara notevole, forse il migliore, non possono meritare l’insufficienza. Certamente Russell faticherà a digerire la delusione. Un piccolo errore in impostazione curva, mentre spingeva per superare Norris, spedisce la sua Mercedes nel muro. Niente podio e zero punti. Tanto rammarico per lui che vede così il compagno di squadra allontanarsi decisamente nella classifica piloti. Ritenta George!
Redbull 4.5
Per gli standard a cui ci ha abituato, la prestazione in terra asiatica sarebbe da 3. Da appassionato non posso però che essere grato alla scuderia austriaca per averci regalato un weekend emozionante, aperto e combattuto. In fabbrica staranno già valutando cosa è andato storto. Niente allarmismo, sono sempre loro, i dominatori assoluti, quelli che hanno ammazzato il campionato dopo 3 gare. Vero però che un passo falso di questo tipo era completamente inaspettato. In Giappone avremo qualche risposta in più. Difficile pensare che non torneranno subito a essere davanti a tutti.
Aston Martin 4
SIngapore doveva essere una delle piste perfette, una di quelle date da circoletto rosso sul calendario. Ma proprio nel weekend in cui la Redbull stecca, la scuderia britannica riesce a fare peggio. Stroll non corre a causa di un incidente violento nelle qualifiche, ma stava per essere eliminato in q1; Alonso non trova mai il giusto feeling con la vettura e chiude addirittura quindicesimo. La delusione è tanta, doppia se si considera la porta aperta lasciata da Verstappen e Perez. Bocciatura alla seconda.
Appuntamento già al prossimo weekend per il GP di Suzuka, gara di casa per Yuki Tsunoda. Interessante capire se Ferrari e Mercedes si dimostreranno di nuovo competitive e soprattutto la reazione di due protagoniste di questo mondiale come Redbull e Aston Martin. Siamo reduci da una gara divertente ed equilibrata, la speranza è quella di viverne un’altra: parola alla pista.
a cura di
Pietro Santini
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