My two cents – Tonali e i soldi arabi

My two cents – Tonali e i soldi arabi
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Il mondo del calcio è totalmente fuori controllo e le operazioni degli ultimi giorni ne sono la prova, l’Arabia Saudita sta attaccando un mondo, quello del pallone, che è sempre stato europacentrico a suon di milioni di euro a giocatori e società. In queste ultime ore il Chelsea delle spese folli di gennaio sembra il supermercato del fondo PIF ( proprietrario del Newcastle e delle 4 maggiori squadre della Saudi Professional League) che, nelle ultime ore, ha messo gli occhi in Italia e sul Milan in particolare nella figura di Tonali

Sono passati solo 15 giorno dall’addio shock di Maldini, con i tifosi che si stavano ancora leccando le ferite, che nella giornata di ieri, 21 giugno 2023, è scoppiata una nuova bomba in casa Milan, dal primo pomeriggio sino a tarda sere son rimbalzate voci sempre più insistenti di un addio clamoroso, Sandro Tonali avrebbe detto si al Newcastle.

Una notizia per certi versi eclatante e che potrebbe essere strettamente collegata all’addio del dirigente che tanto ha creduto nel ragazzo di Brescia e nelle sue capacità anche dopo una prima annata milanese ai limiti del disastro.

Non essendo io giornalista sportivo non mi soffermerò su cifre o altri tecnicismi puri ma solo su quello che penso di questa situazione e di cosa potrà essere in quanto io tifoso del Milan da quando ho ricordo e quindi da più di 35 anni.

Bandiere fino ai soldi

Ho vissuto l’addio al calcio di Van Basten, si ero piccolo e me lo ricordo poco, ma nella mia mente è ancora fresco il ricordo di Kakà che dal balcone della sua casa milanese dichiarava: “I soldi non sono tutto” per poi, sei mesi più tardi, salutare tutti e andare al Real Madrid, era il 2009 e per noi tifosi è stato un colpo al cuore, acuito dal triplete dell’Inter nell’anno successivo.

Andando indietro di due anni ancor più doloroso è stato l’addio a Shevchenko, l’uomo che ci ha dato la finale di Champions del 2003 con quel rigore che ha fatto crollare l’Old Trafford, l’uomo dei 173 gol in 7 anni, in questo caso nell’anno successivo abbiamo vinto la nostra ultima Champions, riscattando la tragica finale di Istanbul del 2005.

Altri addii dolorosi ci sono stati nel 2012, in questo caso non per voglia del giocatore come nei due casi precedenti, ma per quello che è stato il primo atto per l’addio di Berlusconi dal Club che tanto gli ha dato sia in termini sportivi che in visibilità, era il 14 luglio quando veniva annunciata la doppia cessione di Thiago Silva e Ibrahimovic al PSG dopo la sconfitta dello scudetto ricordato per il non gol di Muntari contro la Juve.

Questo 22 giugno 2023 potrebbe segnare l’addio di quello che era stato designato come la futura bandiera, Tonali, quel giocatore arrivato al Milan con un peso enorme sulle spalle e gli occhi di tutti, un primo anno pessimo che però l’ha fatto maturare, volendo fortemente il Milan, abbassandosi lo stipendio per rimanere nella squadra del cuore giurando amore eterno per i colori rossoneri… fino alla proposta d’ingaggio del Newcastle.

Petrolio, soldi e sportwashing

Ma cosa c’è dietro questa probabile vendita? Sicuramente qualcosa si è rotto, dall’addio di Maldini i calciatori più rappresentativi del Milan si sono esposti in favore deld’ex dirigente milanista, salvo poi dichiarare la volonta di rimanere a giocare a San Siro, tutti tranne Tonali che dopo la prima reazione non ha detto più nulla, i suoi social sono silenti dal 6 giugno, e per un calciatore è un segnale.

So cosa ho fatto per arrivare al Milan, non farei mai l’errore di andarmene, voglio diventare una bandiera del Milan

Se dovessi guardare tutta la faccenda con un occhio cinico direi che la vendita è la cosa giusta, porta in cassa tanti soldi, più di quanti ne ha portati Kakà (vendita più alta nell’era Berlusconi), il giocatore triplica il suo stipendio e va a giocare in un’oasi, per il momento, felice in quanto il fondo PIF proprietario del Newcastle vuole spendere e spandere per vincere la Premier e, perchè no, la Champions.

Newcastle upon Tyne, UK – August 29th 2021: The Sir Bobby Robson statue at Newcastle United Football Club stadium in Newcastle upon Tyne, UK.

Ma chi è il fondo PIF? In parole spicce è il Fondo per gli investimenti pubblici dell’Arabia Saudita, un fondo sovrano che dall’inizio degli anni ’70 ha prelevato la maggior parte dei risparmi del Paese dalla vendita di petrolio. Il suo valore è stimato intorno ai 430 miliardi di dollari (circa 370 miliardi di euro). Da sottolineare come la maggior parte dei Paesi emergenti con grandi esportazioni di combustibili fossili abbia un fondo sovrano.

Oltre ad essere divenuto proprietario del Newcastle avrebbe anche una partecipazioni nelle quote del Chelsea e la proprietà delle 4 principali squadre della Saudi Profession League ed è notizia di questi giorni che si sono intensificati gli scambi proprio tra il Chelsea e queste 4 squadre e tra i team arabi e il Newcastle.

Un volto nuovo per vecchi scandali

Tutte queste azioni sembrano un chiaro segnale di una pratica usata sempre più ai giorni nostri dall’evocativo nome di Sportwashing che non è nient’altro che l’utilizzo dello sport come metodo per ripulire la propria immagine, nei paesi arabi abbiamo i primi esempi di questa tecnica col mondiale appena svoltosi in Qatar e l’Arabia sta cercando di fare altrettanto mettendo in atto un piano a 360 gradi.

Prima è stata la F1 col Gran Premio approdato a Jeddah due anni fa, poi il Golf ed ora il Calcio anche in un ottica di un futuro mondiale tra le dune arabe nel 2030.

Ma torniamo per un attimo indietro a quanto successo tra ieri e oggi, quale miglior modo di fare sportwashing se non creando una squadra “imbattibile” nel campionato più ambito d’europa? Qui si inserisce la proposta Monstre al Milan per l’acquisto di quella che sarebbe stata la sua bandiera e il tentativo sull’altra sponda del naviglio per Barella, al momento respinta al mittente, ma il mercato è ancora lungo.

Tutto questo preambolo per dire che noi tifosi, che non abbiamo ancora rialzato la testa per la cacciata di Maldini subiremmo un colpo fortissimo con la vendita di Tonali, ma finchè non verrà confermata possiamo ancora sperare. In caso contrario dobbiamo essere fiduciosi per il mercato che si concluderà a fine agosto sperando che gli acquisti facciano dimenticare, anche solo in parte le perdite appena subite.

Molte volte si dice: i calciatori vanno, il Milan resta; in questo caso sarebbe meglio restasse il giocatore come simbolo di un popolo, ma di fronte ai soldi è sempre difficile dire di no, anche se si è tifosi fin da bambini.

Attendiamo la conclusione di questa storia cantanto nelle nostre menti:

Ale Ale Ale Milan Ale
Forza Lotta Vincerai
Non ti Lasceremo Mai

Crediti foto: https://depositphotos.com/

a cura di
Andrea Munaretto

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Andrea Munaretto

Nato nell'84 e fin da quando avevo 4 anni la macchina fotografica è diventata un'estensione della mia mano destra. Appassionato di Viaggi, Musica e Fotografia; dopo aver visitato mezzo mondo adesso faccio foto a concerti ed eventi musicali (perché se cantassi non mi ascolterebbe nessuno) e recensisco le pellicole cinematografiche esprimendo il mio pensiero come il famoso filtro blu di Schopenhauer

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