Ana Mena – WiZink Center, Madrid – 9 settembre 2023

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Uno WiZink Center sold out accoglie Ana Mena con un boato da stadio. Letteralmente.

Sono le 21:00 e sul maxischermo alle spalle del palco inizia il conto alla rovescia che ha caratterizzato tutte le date del Bellodrama tour, tra glitter e luci colorate.

I glitter, dress code della serata, li avevo anche io.

Hola, Madrid!

Questa è la seconda data del tour a cui assisto. La prima, per me, è stata a Barcellona in aprile, al Razzmatazz. Anche in questo caso due ore di concerto per un pubblico che era già carico da almeno un mese: Ana Mena infatti si prende cura dei propri fan, giorno per giorno, raccontando le prove, aneddoti e scaldando i motori con piccole chicche quotidiane sulla preparazione dello show.

Alla transenna, nel nostro settore sottopalco, ci consegnano i fogli da alzare con il pezzo “Un Clásico”: “ERES EL BELLO DRAMA QUE NECESITAMOS” che arriverà a fine concerto, carico di emozione.

Poco dopo l’inizio abbiamo parlato con un ragazzo proveniente dalla provincia di Barcellona che si è fatto cinque ore di macchina con il fratello per essere allo WiZink. Ne abbiamo approfittato per chiedere qualcosa sulla popolarità di Ana Mena in Spagna, dato che il luogo del concerto è un palazzetto che può contenere oltre diciassette mila persone e che era appunto sold out.

Ci ha spiegato che la sua popolarità è legata soprattutto al rapporto stretto e famigliare che instaura con i fan e con chi la segue. È molto amata proprio per come coltiva e “abbraccia” il proprio pubblico. Una fanbase molto solida quasi come gli Swiefties, la fanbase si Taylor Swift.

Ed effettivamente, il pubblico di Ana la ama sul serio.

Gli ospiti

Durante il pomeriggio, il buon Rocco Hunt carica una storia proprio dal centro di Madrid ed ecco svelato l’ospite certo. Effettivamente, essendo italiani, capire che Rocco sarebbe stato presente ci ha fatto un gran piacere.

Ma… Ma non era l’unica sorpresa per noi.

Poco dopo Rocco Hunt arriva Omar Montes che canta con lei “Solo” e a metà scaletta la raggiunge anche Abraham Mateo per “Quiero Decirte“, la mia preferita.

Poi, vorrei aggiungere una nota di colore: le canzoni che ha cantato anche in italiano sono state le più difficili per noi da cantare, sempre confusi tra lo spagnolo e la nostra lingua, ne sono usciti dei minestroni imbarazzanti.

Ma anche questo ricordo farà parte del ricordo della serata che farà sempre parte di me, di noi.

“Y hay una parte de ti que forma parte mí
Sería eterno y fantástico“