Far East Film Festival 25 – I vincitori del cinema asiatico da scoprire!

Far East Film Festival 25 – I vincitori del cinema asiatico da scoprire!
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Lo scorso Aprile si è tenuto a Udine il Far East Film Festival, la kermesse sul cinema asiatico più importante d’Italia e tra le più rinomate in Europa. Il FEFF celebra quest’anno la sua venticinquesima edizione, una tappa storica che segna il raggiungimento di un traguardo importante: un dialogo ininterrotto con il panorama cinematografico asiatico, iniziato dal 1999, e che mantiene ancora oggi la stessa vivacità di un tempo.

Il Gelso d’Oro alla carriera

Una delle protagoniste indiscusse di questa venticinquesima edizione è sicuramente l’attrice e cantante Baishō Chieko la quale, dopo un momento di grande emozione dove ha intonato le note una canzone, deliziando tutto il pubblico in sala, ha ricevuto con grande calore ed emozione il Gelso d’Oro alla carriera. 

«Quando ho saputo che ero stata invitata al Far East Film Festival di Udine e che avrei ricevuto un premio per tutto il lavoro che ho svolto nel mondo del cinema mi sono detta: “Davvero? Che bella sorpresa!”. Sono proprio felice che i miei ruoli da attrice vengano apprezzati anche all’estero: i film sono qualcosa di meraviglioso. Ringrazio di cuore tutto lo staff del FEFF e, ovviamente, prometto che continuerò a recitare con passione e dedizione…».

Baishō Chieko per il Far East Film Festival

I suoi lavori

Baishō Chieko è una celebre attrice giapponese, conosciuta soprattutto per il ruolo di Sakura nella iconica serie cinematografica Tora-san: serie cult del panorama cinematografico giapponese che conta dal 1965 al 19995 decine e decine di film iconici del regista Yamada Yoji.

Quest’anno ritorna al FEFF proprio accompagnandoci durante la proiezione di alcuni dei suoi film più noti, tra cui in anteprima italiana il suo ultimo lavoro distribuito da pochissimo nelle sale italiane: Plan 75 della regista Hayakawa Chie, una distopia del presente dove troviamo un Giappone che deve affrontare il grande problema dell’invecchiamento della popolazione.

Ricordiamo però che Baishō Chieko oltre ad essere un’attrice e una cantante di talento, ha anche prestato la voce come doppiatrice per alcuni dei personaggi più importanti dell’animazione giapponese, tra cui Sophie, protagonista di Il castello errante di Howl, uno dei capolavori del pluripremiato regista Hayao Miyazaki

I vincitori del FEFF

I film proiettati quest’anno sono stati numerosi, con una line-up che vanta di 70 titoli distribuiti nell’arco di 9 giornate di Festival e che provengono da ben 14 paesi dell’Asia. Tra i film in concorso al festival però solo tre sono riusciti a scalare la vetta delle classifiche, ottenendo così i premi più prestigiosi. 

A ricevere il terzo posto della Audience Awards è Yudo, pellicola giapponese diretta da Suzuki Masayuki e con la sceneggiatura di Koyama Kundo, noto per aver scritto la sceneggiatura di Departures, film vincitore dell’Oscar per il Miglior film straniero nel 2009. Yudo è un titolo che ha affascinato il pubblico fareastiano per la sua particolare ambientazione: i sentō, ovvero i tipici bagni pubblici giapponesi. Una pellicola che sicuramente strizza l’occhio verso la nostalgia di un Giappone idealmente perduto, un viaggio che ci riporta in maniera evocativa nel passato dove la cultura del sentō ne è il veicolo principale. 

Yudo - immagine

Il secondo posto va invece alla Corea del Sud che, grazie all’irresistibile Rebound del regista Chang Hang-jun, è riuscita ad accaparrarsi il secondo premio di quest’anno. Un film che è stato presentato per la prima volta al Festival cinematografico di Busan e proiettato in anteprima italiana proprio al Far East Film Festival. Tratto da una storia vera avvenuta nel 2012, Rebound è un ottimo esempio di come anche il mondo dello sport – in questo caso particolare la pallacanestro – venga magistralmente rappresentato anche nelle opere cinematografiche. Una storia dove la passione, l’intraprendenza e il costante impegno dei suoi personaggi sono riusciti a catturare l’affetto del pubblico, portando così l’opera a raggiungere questo grande traguardo.

Rebound - immagine
Il vincitore indiscusso

Il cinema asiatico sta diventando sempre più presente anche in Europa, con una serie di distribuzioni nelle nostre sale e un numero in aumento di spettatori che se ne appassionano. Ma tra i grandi big del cinema dell’Asia, tra cui il Giappone e la Corea del Sud, quest’anno per la prima volta è un film direttamente dalla Malesia ad essere riuscita a scalare la vetta della classifica e raggiungere così il desiderato primo posto. Per la regia prima di Jin Ong, Abang Adik è il titolo indiscusso di questo FEFF; oltre ad aver vinto il primo premio, il Golden Mulberry, del pubblico ha ricevuto anche il Black Dragon Award stabilito dalla critica, nonché il Gelso Bianco come Miglior opera prima.

Abing Adik - immagine
Un racconto drammatico

Seppure si tratti del primo film per il talentuoso regista esordiente Ong, la storia riesce a narrare con grande bellezza visiva la struggente storia di fratellanza tra due giovani ragazzi malesiani che si trovano incastrati in un destino drammatico, costretti a vivere ai margini della società.

Accompagnato da una regia ispirata e una fotografia che ci regala inquadrature e immagini di grande impatto, il dramma raccontato vede protagonisti Abang e Adik, due ragazzi privi di documenti, totalmente esclusi e resi invisibili dalla società, che vivono nel costante limite tra la legalità e l’illegalità, dove il trambusto della capitale malesiana Kuala Lampur ne fa da sfondo.

Jin Ong è riuscito a consegnarci un film profondamente intimo capace di raggiunge le corde del nostro animo, grazie anche alla magistrale interpretazione dei due attori principali che con la loro forte capacità espressiva sono riusciti a convogliare attraverso soprattutto i piccoli gesti (Abang è un ragazzo sordomuto) una storia di grande profondità umana.

Una pellicola che ha toccato nel profondo il cuore del pubblico in sala ed è riuscita a ottenere meritatamente i traguardi più importanti di questa ricca ed emozionante edizione del Far East Film Festival!

a cura di
Morena Kercuku

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