“Liquida Photofestival”: uno sguardo divergente

“Liquida Photofestival”: uno sguardo divergente
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Come possiamo guarire dalle nostre ferite?

La seconda edizione di Liquida Photofestival risponde a questa domanda trovando nell’arte una cura. Uno strumento di catarsi che porta chi la crea e chi la fruisce ad una nuova consapevolezza di sé. Il concept di quest’anno, Better days will come, sottolinea l’intenzione di portare avanti il processo di guarigione non solo personale, ma anche collettivo.

La manifestazione ospitata nelle giornate tra il 4 e il 7 maggio dalla Cavallerizza Reale di Torino e incentivata da Paratissima, è nata per comunicare un nuovo approccio della società all’immagine stessa. La fotografia assume un’altra forma in un presente in cui ognuno di noi è produttore e consumatore di immagini tramite le quali scambiare pensieri e comunicare con gli altri. Il linguaggio della camera diventa quindi universalmente noto. Stiamo entrando nell’era della “fotografia liquida” che scorre attraverso il quotidiano assimilabile più ad un concetto astratto che ad un oggetto fisico.

Liquida Photofestival Exhibition
Liquida Photofestival un trampolino di lancio per artisti emergenti

Ricercando nuovi talenti, il festival vuole diventare un punto di riferimento per la fotografia contemporanea e per la riflessione su di essa. I lavori ospitati sono selezionati tramite due open call Liquida Grant e Liquida Exhibition che vedranno poi le opere giudicate da una giuria di professionisti i quali attribuiscono delle menzioni speciali ad alcuni partecipanti. Premi motrici di possibilità come esporre al Festival Castelnuovo Fotografia; quest’anno l’artista che avrà quest’occasione sarà Gabriele Stabile. Le sezioni dell’open call appaiono variegate permettendo di spaziare nei temi e nell’estetica, grazie ai contatti con partner del calibro di ArtPhilein casa editrice svizzera, Collater.al e Iconic Magazine.

Un programma intenso quello di Liquida Photofestival che ospita presentazioni editoriali, letture portfolio gratuite, workshop, visite guidate con gli artisti e la curatrice Laura Tota. Quest’ultima fautrice e curatrice di un ulteriore progetto speciale A Man’s World, mostra collettiva tutta al femminile che è stata ospitata al all’Ex Galoppatoio.

Emilia © Ernesto Sumarkho
Fonte @ilfotografo
Una collettiva dal potere tutto femminile

Il titolo A man’s world ispirato ad una celebre canzone di James Brown riflette le dinamiche di potere tra uomo e donna, interpretando il tema della guarigione in una chiave di riflessione sociologica e psicologica. I lavori di Veronica Barbato, Chiara Cunzolo, Chiara Ernandes, Rosa Lacavalla e Martina Zanin sono in grado di restituire un sguardo tagliente e deciso alle Donne. Le loro opere trattano temi forti come le dinamiche relazionali tra i due sessi, la fragilità della vita o ancora la tossicodipendenza.

Una particolare menzione è necessaria per il progetto Tua Sorella di Veronica Barbato una toccante storia d’amore tra sorelle. Sentimento che resiste negli anni intrecciandosi con la tossicodipendenza della sorella dell’artista e continuando anche dopo la morte di quest’ultima. Questo lavoro rappresenta un saluto dolce e triste allo stesso tempo ad una persona così importante da accompagnare l’artista durante tutto il corso della sua vita, costituendo una costante ispirazione artistica e un indistruttibile legame umano.

Tua sorella di Veronica Barbato @ilfotografo

Strutturata in più parti, comprensive di un collage fotografico, una lettera, un’installazione e un video che assemblati raggiungono un impatto emotivo incredibile. Unendo i colori sgargianti di una visione alterata dalla droga all’innocente sguardo di un bambino che filma momenti di vita quotidiana, fino allo schiaffo di un lettera struggente e intesa, che abbinata al letto perforato dalle siringhe fa breccia direttamente nel cuore dello spettatore.

Liquida Photofestival rappresenta una direzione nuova delle fotografia contemporanea in grado di approcciarsi al mondo con freschezza e novità, necessaria per ampliare il discorso su questo genere artistico che ha ancora molto da offrire e da scoprire su sé stesso. Ora, giunti a conclusione di queste emozionati giornate di festival, non ci resta che dare uno sguardo ai lavori dei nuovi talenti selezionati quest’anno!

a cura di
Francesca Calzà

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Francesca Calzà

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