“Piccole cose da nulla”, una denuncia delle Magdalene Laundry

“Piccole cose da nulla”, una denuncia delle Magdalene Laundry
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Piccole cose da nulla, edito da Einaudi, è un romanzo che pone il lettore davanti ad una delle pagine più controverse della storia irlandese

Piccole Cose da Nulla, è un lungo racconto scritto da Claire Keegan.

La vicenda si svolge in una cittadina irlandese nel periodo natalizio e segue le giornate di Bill Furlong, un padre di famiglia e gran lavoratore

Il romanzo si è imposto all’attenzione della critica e del pubblico internazionale per la sua capacità di fondere insieme invenzione e realtà, andando a toccare una pagina molto controversa della storia nazionale.

Bill Furlong e le piccole cose da nulla

Bill, è una persona dal cuore d’oro. Ogni mattina si sveglia e senza lamentarsi si reca al lavoro, sa che i suoi sforzi sono necessari per garantire un futuro alle sue 5 figlie. Ogni giorno, domenica esclusa, si reca al suo magazzino, prende il camion e va a rifornire di carbone e legna gli abitanti della zona. Gesti meccanici, compiuti quasi senza pensarci…perché è quello che va fatto.

Mentre seguiamo le vicende quotidiane di Bill siamo portati a riflettere sullo scorrere del tempo, sulle cose che sono state e su quelle che potrebbero essere.

Sempre uguale, pensò Furlong; non facevano che andare avanti meccanicamente, senza sosta, quello che bisognava fare dopo sempre a portata di mano. Come sarebbe stata la vita, si chiese, se avessero avuto il tempo per pensare e per riflettere sulle cose?

Le cose cambiano per l’uomo quando un giorno, durante una consegna al convento cittadino scopre una realtà che non aveva mai preso in considerazione. All’interno di quelle mura, nascoste agli occhi degli abitanti del villaggio, sotto la supervisione delle suore vivono delle ragazze in condizioni misere. 

Ma davvero nessuno sa nulla? Oppure le persone fingono di non vedere per non turbare la loro vita tranquilla?

Se vuoi andare avanti, nella vita, su certe cose devi far finta di niente, solo così puoi farcela.

Il dramma delle Magdalene Laundry

Piccole cose da nulla, anche se travestito da racconto natalizio è una denuncia verso le Magdalene Laundry, degli istituiti femminili che accoglievano le “fallen girl“. Ragazze come Sarah, che verrà aiutata da Bill Furlong. Rimasta incinta giovanissima verrà separata dal suo bambino e costretta a restare in quel luogo orribile fino alla sua fuga.

Le Magdalene Laundry, sono state introdotte in Inghilterra e in Irlanda nel 1800, ed erano gestite dalla Chiesa Cattolica.

Le ragazze, nella maggior parte dei casi, erano rinchiuse contro la loro volontà (magari dalle famiglie che non volevano vedere il loro nome infangato) e costrette a eseguire lavori durissimi per espiare i loro peccati.

Qualcuno diceva che le allieve, come le chiamavano, non erano al convento per studiare alcunché, ma erano ragazze di dubbia reputazione che, un giorno dopo l’altro, venivano rieducate, e per fare penitenza toglievano le macchie alla biancheria sudicia.

Nonostante ci sembri una cosa lontanissima da noi, fa riflettere che l’ultima Magdalene Laundry irlandese sia stata chiusa soltanto il 25 settembre del 1996.  Gli atti ufficiali riguardanti le lavanderie sono andti distrutti o sono inaccessibili e quindi non è possibile sapere con certezza il numero di ragazze che sono state “ospitate” nelle strutture, anche se si stima che siano state almeno 30 mila.

Magdale Laundry (Fonte Pinterest)

Non si sa nemmeno quanti neonati siano morti tra le mura di questi istituti:

All’inizio di quest’anno il Mother and Baby Homes Commision Report ha stabilito che in soli 18 degli istituti indagati sono morti novemila neonati. Nel 2014, la storica Catherine Corless ha reso pubblica una sconvolgente scoperta, ossia che nella casa d’accoglienza di Tuam, nella contea di Galway, tra il 1925 e il 1961 morirono 796 neonati.

Poche pagine dense di significato

Piccole cose da nulla è un romanzo che si potrebbe leggere in qualche ora, è un libro piccolo composto da un centinaio di pagine, che però mi ha richiesto più tempo del previsto. Il racconto infatti, ti pone di fronte a delle domande che, inevitabilmente, sarai portato a porti sulla tua vita. Cosa mi rende una brava persona? Sono disposta a lottare per i diritti e la libertà degli altri? Mi sarei comportata come Bill Furlong?

Si tratta di una storia piccola, breve ma estremamente potente in grado di far riflettere il lettore e presentagli una pagina della storia irlandese che, forse, non tutti conoscono.

a cura di
Laura Losi

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Laura Losi

Laura Losi è una piacentina classe 1989. Si è laureata in Giornalismo e Cultura Editoriale presso l’Università degli Studi di Parma con una tesi sulla Comunicazione Politica di Obama. Avrebbe potuto essere un medico, un avvocato e vivere una vita nel lusso più sfrenato, ma ha preferito seguire il suo animo bohemien che l’ha spinta a diventare un’artista. Ama la musica rock (anche se ascolta Gabbani), le cose da nerd (ha una cotta per Indiana Jones), e tutto ciò che riguarda il fantasy (ha un’ossessione per Dragon Trainer). Nel 2015 ha pubblicato il suo primo romanzo “Tra le Rose” e a breve vedrà la luce anche la sua seconda fatica, il cui titolo rimane ancora avvolto nel mistero (solo perché in realtà lei non lo ha ancora deciso).

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