Eleazaro Rossi e la sua ora (e mezza) di religione all’Hall di Padova

Eleazaro Rossi e la sua ora (e mezza) di religione all’Hall di Padova
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Eleazaro Rossi torna all’Hall di Padova con il nuovo spettacolo “L’ora di religione” registrando il tutto esaurito.

Eleazaro Rossi è tornato all’Hall di Padova mercoledì 8 marzo, ad esattamente un anno di distanza dalla sua precedente esibizione, e di nuovo registra un clamoroso e meritatissimo sold-out.

Lo spettacolo inizia alle 21.30, decidiamo di partire con largo anticipo per trovare parcheggio e scopriamo che tutti hanno pensato la stessa cosa.

Macchine posteggiate un po’ ovunque ci accolgono davanti all’Hall. Entriamo e già mezza sala è piena, ci sistemiamo come sempre in ultima fila ed, in breve tempo, il locale si riempie ed alcune sedie vengono aggiunte.

Alle 21.30 in punto, le luci si spengono e la voce di Eleazaro risuona forte nella sala. Ora, di solito, aprirei le virgolette e riporterei la frase d’apertura ma credo potrei essere denunciata dalla “polizia dell’internet” e quindi citerò solamente un breve passaggio:

“Questa sera, qui a Hall Padova, verrà rappresentato lo spettacolo “L’ora di Religione”. Alcune persone hanno reso possibile questo evento e quindi vorremmo ringraziare: For Laughs’Sake, il Ministero per i Beni Artistici e Culturali ma soprattutto grazie al nostro Führer Adolf Hitler.”

Direi che si inizia col botto.

Ad aprire le danze ci pensa Altea Bonatesta, co-autrice dei pezzi di Eleazaro alle Iene che, in 5 minuti netti (li ho cronometrati), ci ha accompagnato in alcune delle sue relazioni ricordandoci che i casi umani sono in tutto il mondo.

L’ora (e mezza) di religione

Come già detto, ho visto per la prima volta dal vivo Eleazaro il 9 Marzo 2022, esattamente un anno fa. E dire che era stato una rivelazione è riduttivo. Non potevo assolutamente mancare a questo nuovo spettacolo che, già dal titolo, prometteva blasfemia a pioggia.

Finalmente le aspettative non sono state deluse e l’ora è mezza di spettacolo è stata una montagna russa di argomenti e battute, assolutamente non ripetibili in questo articolo. Per far capire la portata della serata, basti sapere che un ragazzo in prima fila ha riso non stop per tutto il tempo facendo ridere di riflesso il pubblico (io ero in trentesima fila e lo sentivo distintamente) e lo stesso Eleazaro, che spesso si è fermato a commentare/prendere il giro il ridanciano spettatore.

Eleazaro saltella in modo del tutto imprevedibile e “fuori controllo”: dai sacrifici al Sole delle popolazioni  precolombiane, passando per l’esperienza alle Iene, Dio e la creazione dei cactus, l’educazione dei bambini e toccando molti altri argomenti non spoilerabili.

L’Hall diventa una zona sicura in cui possiamo ridere delle cose peggiori senza sentirci minimamente in colpa ricordandoci che bisogna poter ridere di tutto. 

Eleazaro si riconferma il comico più blasfemo, cattivo, “splendido ed irriverente” (parole della stessa Belen Rodriguez) e allo stesso tempo liberatorio, che possiamo immaginarci.

La sua è una stand-up che può essere tranquillamente associata a quella di grandi nomi come Bill Hicks, George Carlin e Ricky Gervais.

L’unica Ora di religione che andrebbe resa obbligatoria, è quella di Eleazaro Rossi.

Altea Bonatesta
Eleazaro Rossi

a cura di
Anna Bechis
foto di
Enrico Dal Boni

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