“Star Wars: Visions”, uno sguardo orientale alla saga

“Star Wars: Visions”, uno sguardo orientale alla saga
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Un nuovo sguardo all’universo di Star Wars in chiave orientale, un esperimento inaspettatamente ben riuscito

Star Wars: Visions è una serie antologica di cortometraggi d’animazione basata sull’universo di Star Wars, nata dalla collaborazione tra Lucasfilm e sette diversi studi di animazione giapponesi.

Abbiamo di fronte il tentativo di dare una prospettiva innovativa e fuori dagli schemi cinematografici occidentali della saga, con l’obiettivo di infondere in ogni episodio il carattere tipico degli anime giapponesi sotto diverse forme stilistiche e narrative uniche per ogni studio.

Ciò che viene percepito è l’ambizione di esplorare nuovi orizzonti per un franchise estremamente affermato come quello di Star Wars. Si tenta quindi un approccio differente e di offrire ai colossi giapponesi dell’animazione la possibilità di esprimere il proprio punto di vista sulla saga. Una sorta di What if, nel quale vediamo Star Wars nascere come prodotto cinematografico orientale.

La struttura

La serie è composta da nove cortometraggi della lunghezza di circa 15-20 minuti, con storie indipendenti ambientate nell’universo di Guerre Stellari. Ogni episodio esplora diversi periodi della cronologia dell’universo stellare, dal periodo dell’Alta Repubblica alla trilogia originale.

Sono sette gli studi di animazione giapponesi che si sono occupati della produzione di ogni episodio: Kamikaze Douga, Studio Colorido, Geno Studio, Trigger, Kinema Citrus, Science Saru e Production I.G. Ognuno di questi ha seguito la produzione di un singolo episodio con l’obiettivo quindi, di infondere il proprio stile e fornire una serie fresca e ricca di originalità, spaziando dal tradizionale anime giapponese, al fumetto, al genere mecha o al noir.

La componente narrativa indipendente riesce a conferire ad ogni episodio unicità e coinvolgimento, rendendo il tutto non affatto scontato, ma che penalizza chi preferisce una serie con un’unica storia che si snoda nel corso degli episodi. Una scelta che è riuscita, ciò nonostante, ad ottenere un discreto successo anche tra i fan più accaniti.

Ogni storia presenta i propri personaggi e ambientazioni uniche, permettendo allo spettatore di esplorare aspetti differenti della galassia di Star Wars. I cortometraggi mostrano una varietà di tematiche, spaziando dalla famiglia e la tradizione alla morte e il sacrificio.

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Uno sguardo agli episodi

Il primo episodio, “The Duel”, (prodotto da Kamikaze Douga) riesce da subito a catturare l’attenzione con uno stile di animazione in bianco e nero e un samurai come protagonista. In questo cortometraggio si percepisce e si “respira” l’ispirazione e l’omaggio ai classici film sui samurai giapponesi.

La trama vede un guerriero Ronin che tenta di proteggere il proprio villaggio per poi scoprire di avere un segreto che lo collega all’Ordine Jedi. La componente più interessante dell’episodio è sicuramente lo scontro con le spade laser nel quale il Ronin è coinvolto.

Nell’episodio “The Twin”, dello studio Trigger, si presenta una storia di due gemelli che finiscono per intraprendere strade differenti con una visione eccezionale di una battaglia che lascia senza fiato. “The Ninth Jedi”, prodotto da Production I.G., segue la vicenda di un gruppo di Jedi che tentano di salvare la galassia dal lato oscuro della forza.

In particolare, questo episodio ha ricevuto diversi elogi per la sua animazione fluida e il plot twist, il tutto ben farcito di duelli con spade laser.

Sebbene diversi cortometraggi risultino aver lasciato il segno, con una visione tutta d’un fiato, alcuni faticano ad aggiungere enfasi e novità.

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Una collaborazione spaziale

L’attenzione ai dettagli e all’immaginazione di ogni episodio è stato uno dei punti di forza della serie. Gli studi di animazione hanno avuto il permesso di creare personaggi, luoghi e oggetti unici che riflettessero il loro stile di animazione, e questo ha consentito ad ogni cortometraggio di assumere una nuova vita all’interno dell’universo di Star Wars.

La serie ha dimostrato anche come la collaborazione internazionale possa portare a far nascere nuove idee e visioni anche per un franchise consolidato e popolare come Star Wars. La fusione tra l’industria del cinema e quella dell’animazione apre le porte a diversi spunti innovativi ed interessanti.

Rimane da sottolineare come l’industria dell’animazione giapponese possieda una notorietà e una reputazione internazionale per la qualità creativa e tecnica e Star Wars: Visions non è che il perfetto connubio tra talento occidentale e orientale.

In conclusione, Star Wars: Visions è di fatto una serie di cortometraggi di animazione che è riuscita a fare centro. La dimostrazione è che ci sono ancora tante storie da raccontare nella galassia lontana lontana, e che approfondire le collaborazioni internazionali non può che portare a risultati estremamente innovativi e inaspettatamente interessanti.

A cura di
Lorenzo De Bonis

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