Cristina Donà torna in concerto per presentare il nuovo album “deSidera”

Cristina Donà torna in concerto per presentare il nuovo album “deSidera”
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L’artista è attesa sabato 11 febbraio al Teatro del Parco di Mestre nell’ambito della rassegna ‘Identità Plurale’. Seconda tappa al Teatro Mentore di Santa Sofia (FC) domenica 12 febbraio

Due eventi che la vedranno sul palco i brani dell’ultimo album “deSidera”, pubblicato a dicembre 2021. Finalista inoltre alle Targhe Tenco 2022 nelle categorie “Miglior Album” e “Miglior Canzone” con il brano “Desiderio”.

Ultimo attesissimo album di Cristina Donà, “deSidera” è stato presentato nelle principali trasmissioni televisive e radiofoniche di qualità. Ha ottenuto ampi consensi e riscontri da parte delle principali testate nazionali e di settore con interviste e recensioni entusiaste, segnando il ritorno di una tra le cantautrici più stimate del panorama musicale italiano.

Pubblicato a sette anni dal precedente lavoro di inediti, “deSidera” è stato accompagnato dall’uscita dei brani e videoclip “Desiderio” e “Colpa”, seguiti dall’ultimo estratto “Distratti”.

Già in tour negli scorsi mesi sui palcoscenici dei principali teatri e festival nazionali, è con Saverio Lanza, produttore e co-autore degli ultimi album, che Cristina torna sul palco. Nuove sono le occasioni per apprezzare, ancora una volta, la capacità evocativa delle sue nuove canzoni e del suo repertorio.

“deSidera” – Il disco

L’album, che vede la luce dopo una fortunata campagna crowdfunding, gravita intorno al tema del “desiderio”, che cuce i brani con un sottile filo rosso. Il desiderio come motore indispensabile delle nostre vite, ma anche fonte di un incolmabile vuoto, di un’insoddisfazione perenne che porta con sé le sue conseguenze. Il titolo stesso indica liberamente l’etimologia della parola desiderio, letteralmente “mancanza di stelle”.

“deSidera” si presenta come un album aspro e multiforme, dai tratti marcati, dalle pennellate forti, stratificato, frutto di un lavoro meditato e accorto. Le parti musicali sono scritte, ancora una volta, a quattro mani col musicista e produttore Saverio Lanza, che ha curato anche gli arrangiamenti del disco. Ne scaturisce una produzione atipica e, per la prima volta nei lavori di Cristina, compaiono echi di “elettronica preistorica”, così definibili per la loro natura primitiva, scarna e minimale.

Dieci canzoni che nascono da un’autoanalisi attraverso la quale si tenta di indagare l’attuale condizione umana come riflesso di una somma di scelte e comportamenti individuali. Un punto di vista che scopre verità dai lineamenti duri e crudi, scava in profondità e scuote, ma prova anche ad immaginare orizzonti possibili. Si scoprono fragilità e debolezze della nostra umanità al cospetto di ciò che siamo oggi e del pianeta che ci ospita. Ed è proprio davanti ad una realtà apparentemente incontrovertibile che nasce la necessità di una presa di coscienza personale e collettiva.

I brani che compongono l’album, raccontano di un tentativo che invita alla riflessione e a una nuova consapevolezza, per ripartire ad occhi ben aperti.

Biografia

Il lungo e felice percorso artistico che fa di Cristina Donà una delle voci più originali della scena musicale italiana, inizia nei primi anni novanta. Cristina, che ha contribuito a definire una nuova stagione del rock di matrice mediterranea, è una delle poche artiste italiane capaci di “rivaleggiare” con le grandi colleghe che all’estero hanno reinventato il modello di interprete e autrice. Sempre in grado di rinnovarsi, la Donà è divenuta prima punto di riferimento, poi figura ispiratrice per le nuove generazioni di musicisti italiani.

Grazie alle prime performance che la fanno conoscere per la sua voce unica, viene segnalata da Davide Sapienza (al tempo giornalista musicale ora noto scrittore) a Manuel Agnelli degli Afterhours. Nasce così la collaborazione che porterà all’album di debutto “Tregua” (1997), da lui prodotto coinvolgendo musicisti di spicco della nuova scena musicale italiana di allora. I primi  riconoscimenti non tardano: il pubblico la accoglie come un’ appassionante novità. La comunità musicale riconosce il suo esordio sorprendente, la critica le assegna la Targa Tenco per il miglior album di debutto.

 Il festival “Max Generaion”

Al concerto che la vede vincitrice del festival “Max Generation” conosce Robert Wyatt, che vota “Tregua” tra i suoi cinque album preferiti. Finito il primo tour nazionale, Cristina completa il materiale che andrà a comporre l’album “Nido” (1999). Troviamo collaborazioni importanti (Mauro PaganiMorgan, Marco Parente e ancora la produzione di Agnelli) suggellate dal “grande uomo magico” Robert Wyatt. Quest’ultimo interviene in una delle canzoni più amate dal pubblico di Cristina: “Goccia”.

 Il debutto in libreria

All’ inizio del nuovo millennio arriva il debutto in libreria con “Appena sotto le nuvole” (Mondadori) raccolta di pensieri, versi, lettere mai spedite, disegni, istantanee riprese da un auto in corsa o nel silenzio profondo di una stanza. La Targa SIAE del Club Tenco (miglior artista emergente), chiude degnamente l’anno duemila. Nel 2001 viene invitata al Meltdown Festival, alla Royal Festival Hall di Londra: per la prima volta un artista italiano sale sul palco della manifestazione ed è proprio qui che Davey Ray Moor (fondatore dei Cousteau) la vede in azione e le propone una collaborazione.

Nel gennaio 2002 Cristina si esibisce all’Eurosonic Festival di Groningen (Olanda): capisce che il momento è giusto per la sua prima produzione internazionale, e mentre rifinisce i nuovi brani, spontaneamente pensa proprio a Davey Ray Moor per realizzare la versione inglese di ciò che stava componendo. Dalla loro collaborazione un anno dopo arriva “Dove Sei Tu” (2003), registrato tra Italia ed Inghilterra. L’album entra in classifica grazie a tre singoli tra cui “Triathlon”, remixato da Max Casacci dei Subsonica, che va in alta rotazione su MTV.

 Il successo con l’eponimo

Dopo un nuovo intenso periodo in tour con la band, il settembre 2004 vede uscire anche in Italia l’eponimo “Cristina Donà” (2004), album in inglese pubblicato in tutto il mondo da Rykodisc International. Billboard Europe parla di “produzione finalmente originale uscita dall’Italia”

Il prestigioso Sunday Times inserisce una canzone (accompagnata da una bellissima recensione) nel cd allegato al giornale, Mojo riconosce l’unicità di canzoni e testi. A fine 2004 arrivano il  Premio Chatwincome artista nel mondo e la Targa Siae.

Dagli anni passati ad esibirsi dal vivo su prestigiosi palchi, sperimentando anche nuovi arrangiamenti dei brani e diverse formazioni live, nascono i presupposti per l’album che segna il transito al futuro: “La quinta stagione”(2007).

L’album è prodotto da Peter Walsh che riesce a ben sintetizzare i diversi stili musicali della Donà.  Il lavoro viene premiato come miglior album italiano del 2007 da Musica&Dischi, con un referendum tra oltre cento giornalisti.

Nel marzo 2008 esce “Piccola faccia“, che comprende alcuni dei brani più amati del repertorio di Cristina, con l’aggiunta di due affascinanti cover (“I’m in you” di Peter Frampton e “Sign your name” di Terence Trent D’Arby) riletti in chiave acustica (con l’aiuto del talentuoso chitarrista Francesco Garolfi). Una veste più essenziale, una forma espressiva che la cantautrice milanese e i suoi fan, da sempre, amano molto.

Il 2009 e 2010 sono anni in cui Cristina intreccia la sua vita artistica con l’esperienza della maternità. E’ l’inizio della collaborazione con Saverio Lanza, polistrumentista e produttore, con il quale condivide la composizione della parte musicale di tutti i suoi nuovi brani. Cristina vuole seguire una nuova rotta e con l’aiuto di Lanza, che ne firma anche la produzione artistica , approda ad un album musicalmente ricco e sfaccettato. Stiamo parlando di “Torno a casa a piedi” (EMI music 2011). Ne segue un tour importante, l’album è premiato da un amore sempre crescente del pubblico ed entra al n. 4 delle classifiche di download digitale e nei Top 10 degli album più venduti, anche grazie al notevole airplay ricevuto dal singolo Miracoli.

 Francesco De Gregori in un duetto

Il 7 luglio 2011 al Traffic Free Festival di Torino, Cristina ha l’onore di ospitare nella sua session il grande Francesco De Gregori che duetterà con lei sul singolo “Miracoli”. A sua volta De Gregori la ospiterà durante il suo concerto cantando insieme a lei svariati brani del suo repertorio. Tra queste il capolavoro “La donna cannone”, che De Gregori prima di allora non aveva mai cantato in duetto.

Nel settembre 2012 il MEI Supersound di Faenza le conferisce il premio come miglior artista live.

Nell’estate 2013 condivide il palco con l’attrice teatrale e cinematografica Isabella Ragonese per “Italia Numbers”, reading-concerto ideato dalla stessa Isabella con testi di Stefano Massini e Paolo Cognetti.

Cristina riemerge nell’autunno 2014 pubblicando, nel giorno del suo compleanno (23 settembre) , “Così Vicini”. Il nuovo album è composto da dieci canzoni inedite scritte insieme a Saverio Lanza che, come per il suo predecessore “Torno a casa a piedi” ne firma anche la produzione artistica.

“Cercare, avvicinarsi per poi accorgersi che c’è ancora tanto da scoprire, il bisogno di silenzio, di un colloquio a due. La necessità di un’intimità che abbiamo dimenticato. Eccoci. Se avrete il tempo vi racconterò di me con la gioia di chi si svela dopo un lungo tacere. Sono magie che possono manifestarsi solo quando si è Così Vicini”.

Cristina decide di presentare al pubblico il suo nuovo album con una duplice lettura live. Prima raccontandone la genesi attraverso una serie di concerti storytelling dal titolo “Special Acoustic Tour” in duo con Saverio Lanza, successivamente interpretandolo con la band al completo nello “Special Electric Tour”.

Nell’aprile 2015 il gruppo cantautorale siciliano Dimartino pubblica il terzo album di studio “Un paese ci vuole”. Ne vede la partecipazione straordinaria di Cristina ne “I calendari”, piccolo gioiello in chiusura del disco.

Il 29 settembre dello stesso anno, una giuria composta da oltre duecento giornalisti tra i più rappresentativi in ambito musicale, conferisce a Cristina Donà e Saverio Lanza la prestigiosa Targa Tenco come miglior canzone a  “Il senso delle cose”. La Targa viene ritirata il 22 ottobre da Cristina e Saverio durante una delle serate dedicate al Premio Tenco al Teatro Ariston di Sanremo.

I successi del 2016

Il 23 gennaio Dori Ghezzi consegna a Cristina Donà il Premio De Andrè per la reinterpretazione dell’opera del cantautore genovese. Per “..aver scelto di portare sul palco, con la sensibilità che da sempre la contraddistingue, Fabrizio De Andrè e le sue anime salve, le vie del campo e il suo inverno”.

Il 3 marzo – sul palco del Teatro Asioli di Correggio, debutta  “Amore che vieni amore che vai: Fabrizio De Andrè – Le donne e altre storie”. Si tratta di un nuovo progetto-omaggio collettivo in cui Cristina si fa interprete e voce delle donne narrate. Ad accompagnarla, oltre a Saverio Lanza una “piccola orchestra” d’eccezione, formata da alcuni dei più importanti musicisti jazz italiani : Rita Marcotulli al pianoforte, Enzo Pietropaoli al basso, Javier Girotto al sax, Fabrizio Bosso alla tromba e Cristiano Calcagnile alla batteria e percussioni.

Seguono altri due eventi speciali: la partecipazione ad una serata omaggio a Robert Wyatt all’ Università di Kent (Canterbury) con la presenza dello stesso Robert, insieme al gruppo “Soupsongs” capitanato da Annie Whitehead, e ‘Sea Songs’, spettacolo che ha come filo conduttore “L’Acqua”, ideato assieme a Cristiano Calcagnile (che ne cura anche gli arrangiamenti) per il Festival Fabbrica Europa.

Qualche mese dopo arriva un altro importante riconoscimento. Il 15 luglio a Santa Margherita Ligure, Cristina ritira infatti il Premio Bindi alla Carriera, conferitole “…per la sua predilezione per la qualità e per i contenuti, per una cifra stilistica che si concentra sulla sostanza e sulla forza di parole e musica. Una cantautrice che più di molte altre può essere considerata l’emblema della canzone d’autore al femminile e sicuramente una delle voci più originali della scena musicale italiana”.

 Il traguardo artistico di Cristina Donà

Nel 2017 il lungo e luminoso percorso artistico di Cristina Donà taglia un traguardo importantissimo, quello dei vent’anni. Nel 1997 veniva infatti pubblicato il suo folgorante album di debutto “Tregua”. Per questo specialissimo “compleanno” Cristina confeziona un regalo prezioso. Si tratta di un tour dedicato, con una scaletta incentrata principalmente su “Tregua”. Cover insolite di grandi artisti con le quali Cristina ama da sempre cimentarsi, oltre che da brani simbolo della sua carriera. Sarà di nuovo Cristiano Calcagnile a curare gli arrangiamenti dei brani dal vivo.

La festa continua con  un altro importante appuntamento: il 15 settembre esce infatti una riedizione specialissima di “Tregua” che prende il titolo di “Tregua 1997-2017 Stelle Buone”. Cristina decide di rimettere in gioco il suo disco di debutto, affidandone i brani a dieci artisti della nuova generazione. L’invito è quello rileggere in totale libertà le sue canzoni, intonando alcune parti di testo con loro e misurandosi con nuove visioni, nuovi arrangiamenti e nuove personalità vocali.

Io & la TigreBirthhSara LoreniChiara VidonisSimona NoratoBlindurZoisIl Geometra MangoniLa Rappresentante di Lista e Sherpa sono i dieci giovani artisti, le “Stelle Buone” di questa speciale esperienza di condivisione e di “mutazione” discografica.

Nel luglio 2018, a Bologna, si realizza un desiderio cullato a lungo: un concerto a due con Ginevra Di Marco. Dopo anni di sincera amicizia, stima reciproca, progetti discografici e palchi condivisi con lo spettacolo itinerante “Stazioni Lunari” (ideato da Francesco Magnelli e dalla stessa Di Marco), le due artiste si presentano per la prima volta insieme. Il live condiviso le vede miscelarsi armoniosamente nei repertori di entrambe.

L’entusiasmo e la gioia della condivisione, portano Cristina e Ginevra a voler andare oltre, a voler “fermare” questa importante comunione artistica ed umana. Nasce così in maniera del tutto naturale e spontanea l’idea e di un intero tour insieme e il progetto di un disco.

L’album, intitolato “Ginevra Di Marco & Cristina Donà” e stato pubblicato il 3 giugno 2019. Ha come tema di fondo il “camminare” – passione in comune delle due artiste – e si compone di tre canzoni inedite (“Un passo alla volta”, “Camminare” e “Confine”) e di altri brani, scelti dai rispettivi repertori, per l’occasione totalmente riarrangiati e reinterpretati. Il disco è stato registrato, prodotto e duplicato sia in cd che in vinile grazie ad una fortunata e partecipatissima campagna  di crowdfunding.

Ad ottobre, sul palco del teatro Masini di Faenza, le due artiste vengono insignite del Premio Speciale MEI. Il premi è il suggello di una collaborazione e di un progetto capaci di esaltare e valorizzare l’ alleanza e la creatività femminile.

Con il 2020 arriva per Cristina, su suggerimento di Maurizio Busia di Fabbrica Europa (già promotore di SeaSongs), un altra stimolante ed entusiasmante sfida: la contaminazione con un universo espressivo fino ad allora inesplorato, quello della danza.

L’occasione propizia si presenta nei primi mesi dell’anno grazie all’ incontro con il coreografo, danzatore e ricercatore Daniele Ninarello. Nasce così “Perpendicolare”, un affascinante e naturale innesto tra il mondo musicale di Cristina e la danza di Daniele. Al loro fianco, a plasmare e cucire il tutto con arrangiamenti inusuali e visioni sonore inedite, ancora una volta Saverio Lanza.

Lo spettacolo si basa sulla conversazione tra i rispettivi territori d’appartenenza e mescola brani già editi a nuovo materiale, appositamente creato. Un viaggio che il corpo compie attraverso le sue infinite possibilità di espressione: canzoni che risuonano nei corpi, movimenti che fioriscono dalle parole e dai suoni.

Il 12 febbraio 2021 – dalla piattaforma Produzioni dal Basso – Cristina parla per la prima volta al pubblico di “deSidera”, il suo nuovo album di inediti. Per la realizzazione sceglie di affidarsi ancora (dopo la fortunata avventura dedicata al disco con Ginevra Di Marco) al rivoluzionario mezzo del crowdfunding.

Oltre al disco (in formato digitale, cd e vinile), Cristina riserva un’ulteriore novità ai sostenitori della campagna: una web-app a lei dedicata. Quest’ultima battezzata “DonÀPP” pensata per rendere ancora più diretta la connessione con il proprio pubblico. Una vera e propria corsia preferenziale attraverso la quale poter ricevere contenuti inediti, in esclusiva o in anteprima realizzati ad hoc.

La scelta del crowfunding si rivela vincente: il pubblico risponde con grande partecipazione ed entusiasmo e l’obiettivo da raggiungere viene ampiamente superato in tempi record. La campagna termina l’11 aprile, con risultati strabilianti.

 Il debutto in televisione

Il 23 aprile, in esclusiva su Sky e Now, arriva “ANNA” attesa miniserie diretta da Niccolò Ammaniti, adattamento per la tv del suo romanzo omonimo edito da Einaudi nel 2015. Ed è “Settembre”, uno dei brani manifesto della Donà, tra i più suggestivi ed emblematici de “La Quinta Stagione”, che lo scrittore e regista sceglie come sigla di apertura di “Anna”.

Il testo è un racconto distopico di un mondo distrutto: una fiaba per adulti che narra l’incredibile viaggio che la giovanissima protagonista dovrà intraprendere fra le rovine della civiltà, in una Sicilia post apocalittica, in cerca di un futuro possibile per sé e per il fratellino, in un mondo senza più adulti.

Per l’occasione Cristina ne rilascia una nuova particolare versione (Theatre Version). Essa è resa disponibile su tutti gli store digitali per l’etichetta Fenix Music ed in esclusiva per i sostenitori della campagna crowdfunding in formato 45 giri blu. L’edizione è limitata con copertina disegnata dalla stessa Cristina, che contiene anche una rilettura Theatre Version di “Universo”).

I prossimi appuntamenti

Bisognerà invece attendere il 4 giugno per poter ascoltare “Desiderio” primo estratto da “deSidera”. La release è accompagnata da una video-opera diretta da Diego Gavioli).

Il 1 luglio è la prima data del tour che anticipa l’uscita del nuovo album, che arriva a sette anni di distanza dall’ultima pubblicazione discografica. Un album dai tratti marcati, dalle pennellate forti, stratificato e certamente identitario, frutto di un lavoro meditato e accorto. Lo spettacolo propone alcuni estratti da “deSidera”, presentati in anteprima, e brani di repertorio in una rinnovata veste.

Si alternano versioni minimali a echi di “elettronica preistorica”. Cristina sale di nuovo sul palco con Saverio Lanza produttore e coautore dei suoi ultimi album: un’esibizione in duo per un disco scritto a quattro mani.

Il 3 dicembre 2021 esce il nuovo disco “deSidera”.

 a cura di
Staff

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Rebecca Puliti

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