Luca Annoni e il singolo “Riflessi”

Luca Annoni e il singolo “Riflessi”
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Luca Annoni ci racconta il nuovo singolo, tra riflessioni, errori e i risvolti positivi che questi possono portare

Luca Annoni, cantautore brianzolo, ci presenta il nuovo singolo dopo l’uscita dell’album del 2020 “Per ogni linea di contorno”, un disco perfetto per momenti di viaggio, solitudine e speranza.

Con questo singolo, Luca, segna un momento di passaggio verso un sound più contemporaneo e deciso che segnano non solo una nuova esperienza artistica ma anche personale.

L’abbiamo incontrato e gli abbiamo fatto qualche domanda.

Ciao Luca! Benvenuto nel blog di The Soundcheck. Iniziamo dal tuo percorso musicale: come nasce e come si arriva a “Riflessi”?

Ciao ragazz*! Il mio percorso musicale è lungo e vario. Ho iniziato a percorrere questa strada quando ero ancora davvero un ragazzino, anzi un bambino proprio, e poi negli anni ho provato un po’ di tutto: ho studiato chitarra classica, canto, un pizzico di pianoforte, e mi sono diplomato in batteria. Dal 2017 invece mi sono interamente dedicato al mio progetto da cantautore, ed è stata una cosa molto naturale, un’esigenza interiore. Ho fatto uscire nel 2020 il mio primo disco “Per ogni linea di contorno”. E ora siamo qui, a “Riflessi”. Che segna un po’ un momento di passaggio dal disco alle canzoni future, ma anche proprio nella mia vita, in un certo senso.

Quali sono le tue maggiori ispirazioni?

Ah, ne ho davvero tantissime! Anche perché questa parola la vedo più nel senso di “che cosa ti ispira?” piuttosto che “a cosa ti sei ispirato?”: sono due cose molto diverse. E quindi mi ispirano un sacco di cose, così tante che sarei quasi banale a dirle: mi ispirano i grandi cantautori italiani, le cose contemporanee, il folk e il pop americano. Che poi in realtà sono tutte etichette che lasciano un po’ il tempo che trovano. Come definiamo Bon Iver? Oppure Novo Amor? Sono indefinibili e questa è la loro bellezza.

A livello di testi invece, l’unica mia ispirazione per il momento è la mia vita. Quello che mi succede, che vivo, che sento. Anche se poi l’auspicio è che le persone si identifichino nei testi e si rapportino con i testi nel modo in cui vogliono loro, ovviamente.

Immagina il featuring dei tuoi sogni, chi sarebbe l’artista e perché?

Guarda, esagero e te ne dico 3 italiani: Niccolò Fabi, Jovanotti e Willie Peyote. Ordine assolutamente casuale. E non c’è un vero e proprio motivo se non che per me sono dei giganti, che adoro, stimo e mi fanno impazzire. Mi rendo conto facciano cose molto diverse tra di loro, ma appunto i generi ormai non hanno più senso, per cui è anche bello unire le cose, far convivere.

Qual è il messaggio all’interno del brano “Riflessi”? 

Allora partiamo dal fatto che io non è che voglia lanciare messaggi: vorrei lanciare pensieri, riflessioni, domande. Poi ognuno ci fa quello che vuole. In questo senso, RIFLESSI racconta del momento in cui decidiamo attivamente di non rimanere incastrati dentro i nostri riflessi peggiori, che spesso sono quelli che attirano di più la nostra stessa attenzione. RIFLESSI è il tentativo di guardare anche la parte migliore di noi che lo specchio ci restituisce, decidere che possiamo costruire il nostro futuro – e la nostra persona – proprio su quella parte migliore. O almeno possiamo impegnarci al massimo per farlo. È una boccata d’aria che ci si concede, una speranza.

Puoi anticiparci qualcosa delle tue prossime uscite musicali? Grazie per averci raccontato di te.

Ci sono un po’ di cose che bollono in pentola: alcune in linea con ciò che è stato fatto finore, alcune molto diverse. In generale l’idea è quella di far uscire altri singoli nei prossimi mesi, per poi magari raccoglierli in un album. Che è una cosa che adesso sta andando molto e secondo me ha assolutamente senso, anche proprio per una questione di ordine. Un po’ di ordine da qualche parte è meglio che mi metto a farlo.

a cura di
Sara Alice Ceccarelli

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Sara Alice Ceccarelli

Giornalista iscritta all’ODG Emilia Romagna si laurea in Lettere e Comunicazione e successivamente in Giornalismo e Cultura editoriale presso l’Università di Parma. Nel 2017 consegue poi un Master in Organizzazione e Promozione Eventi Culturali presso l’Università di Bologna e consegue un attestato di Alta Formazione in Social Media Management presso l'Università di Parma. Ama il giallo e il viola, possibilmente assieme e vive in simbiosi con il coinquilino Aurelio (un micetto nero). La sua religione è Star Wars. Che la forza sia con voi.

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