Atterra sul panorama italiano “I tuoi denti” il brano spaziale firmato Zerella
Mercoledì 23 febbraio è uscito “i tuoi denti” di Zerella per Tippin’ Factory e distribuito da Believe Italia
“I tuoi denti” parla della ribellione del figlio di un impiegato ed è il canto di libertà e rivoluzione del giovane cantautore Zerella. La canzone, però, parla anche d’amore: quello fatto di inquietudini e di notti passate a guardare il soffitto.
Chi è Zerella?
Ciro Zerella, classe ’93, in arte Zerella, è un cantautore cresciuto con dischi, musicassette e videogiochi. Inizia a scrivere canzoni all’inizio degli anni ‘10 per scappare dalla monotonia del liceo e nel tempo, con il suo progetto cantautorale, apre concerti per Maria Antonietta, Edda, Giorgio Canali, Gio Evan, Marlene Kuntz (e molti altri).
L’esordio discografico arriva nell’aprile del 2018 quando esce “Sotto Casa Tua”, il primo disco pubblicato in formato fisico da Seahorse Recordings e distribuito da Audioglobe. Nel 2019 Zerella è tra i 130 nomi selezionati dalla commissione di 1M Next – il contest del Primo Maggio della RAI – e tra i 25 semifinalisti del Premio Fabrizio de Andrè a Sanremo. A settembre raggiunge la finale del Premio Ugo Calise e sempre nello stesso mese esce “Tutta Bianca”, brano prodotto da Davide Napoleone e Simone Sproccati che lo proiettano tra i nuovi nomi del panorama indie nazionale.
Nel 2020, nonostante l’anno complicato per tutto il settore, Zerella suona dal vivo a Napoli, Bologna e nella sua Avellino ed apre il concerto di Gio Evan al Caserta Music Festival di settembre. L’anno si chiude con la sua partecipazione ad Esordi, programma radiofonico condotto da Ema Stokholma e Gino Castaldo su Rai Radio 2. “Tutta Bianca” viene inoltre selezionata per il format “Musica e Parole” a cura del Premio Tenco.
A marzo del 2021 entra in “Novità Indie Italiano” su Amazon Music. Segue poi a Settembre l’uscita del brano “Se Dio Vuole” prodotto da Savious.
Il 23 febbraio del 2022 Zerella pubblica il suo nuovo singolo “I tuoi denti” in contemporanea con la sua partecipazione a Musicultura.
L’intervista
Benvenuto su The Soundcheck! Come stanno andando questi primi giorni di uscita del nuovo singolo? Il brano ha avuto il riscontro che speravi tra il pubblico?
È sicuramente la solita e bellissima altalena di emozioni; è sempre difficile tracciare un bilancio di riscontro dopo pochi giorni, ma la squadra con cui ho lavorato, dai musicisti all’etichetta, mi fa stare decisamente più sereno.
Hai affermato che il testo del brano ti sia stato suggerito da un alieno di un altro sistema stellare, dicci di più.
Ho preso spunto dal pre-ritornello in cui canto “e cercarti di notte al buio dentro ai rapimenti ufo”. La storia è legata a doppio filo con il videoclip uscito lo scorso 3 marzo e con il fumetto pre-quel del video. Ho spedito infatti una copia fisica di quest’ultimo ad amici artisti e addetti ai lavori e adesso è disponibile in digitale su Tapas (leggi qui per scoprire di più).
Qual è stata per te la parte più divertente nell’incidere questo brano?
Sicuramente la giornata dedicata ai fiati! Ho passato una giornata in studio divertentissima mentre Lello Pisacreta di Mood Records Studio registrava con Aurora Arenare, Antonio di Filippo e Aniello de Sena (per me da subito, le tre “A”). Sono musicisti completi che sanno spaziare dal jazz al folk fino al pop e che hanno suonato in “ensamble” rispettivamente trombone, sax e tromba. A fine sessione ho iniziata sentire gli assoli di ottoni anche dove non c’erano, ma ne è valsa la pena!
Hai avuto l’opportunità di suonare la tua musica aprendo i concerti di molti artisti come Gio Evan, Maria Antonietta, Edda, Giorgio Canali, Marlene Kuntz. Cosa ti hanno lasciato tutte queste esibizioni? Ne hai una in particolare a cui sei più legato?
Tendo sempre a differenziare i primi opening dagli ultimi. All’inizio della tua carriera, quando ti capita un’occasione del genere, rischi che l’ansia possa prevalere sull’emozione. Tra questi nomi si trova anche chi mi ha spinto ad iniziare a suonare musica. Oggi mi sento molto più vicino a questi colleghi, che ritengo più esperti. Il ricordo più bello è legato all’opening di un festival all’aperto nella mia città, dove hanno suonato i Marlene Kuntz, band che ai tempi del liceo ho letteralmente divorato coi miei ascolti. Cristiano Godano si è fermato a chiacchierare sul palco con me mentre la mia band faceva load-in ed ho scoperto che, oltre ad essere un autore raffinato, è anche una persona umana e garbata (chiese scusa per un ritardo nel soundcheck – che io non avevo nemmeno notato).
Qual è il traguardo a cui sei più affezionato tra gli obiettivi già raggiunti?
Non sono affezionato a nessun obiettivo raggiunto in particolare e di solito lavoro sempre più su quelli da perseguire piuttosto che “flexare” quelli già raggiunti. Sicuramente mi ha fatto molto piacere essere stato selezionato con una versione da casa di “Tutta Bianca” dalla rubrica online “Musica e Parole” del Premio Tenco durante il secondo lockdown.
E invece quali sono i tuoi prossimi obiettivi?
Lo scorso autunno sono entrato in due realtà nuove che stanno veramente lavorando bene con me: Believe Music Italia sul lato distribuzione e Tippin Factory sul lato etichetta. Cosa dire? Sto già pensando al prossimo singolo che farà parte di un discorso più ampio!
A cura di
Noemi Manzotti
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