Jack Savoretti “Europiana”: una cartolina di riflessioni

Jack Savoretti “Europiana”: una cartolina di riflessioni
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A fine giugno è uscito il nuovo album del cantautore anglo-italiano Jack Savoretti “Europiana”. Dopo il suo precedente album “Singing to Strangers” uscito nel 2019 e l’importante collaborazione nello stesso anno con MIKA nel brano “Ready to call this love”, Jack Savoretti torna con una raccolta di nuovi brani che vuole ricordare l’Italia: “Europiana” è un insieme di canzoni uscite tra maggio e giugno di cui alcune con il video musicale.

La sua voce è stata definita dal Daily Telegraph “ruvida, profonda e nostalgica” definizione che descrive perfettamente anche l’aria generale di “Europiana”.

Le canzoni dell’album più interessanti

“Europiana” sembra avere come canzone portante “Secret Life”, di cui è presente anche il videoclip. Nel video Jack è seduto dentro un carrello della spesa che gira tra gli scaffali del supermercato.

Questa parte di filmato è facilmente interpretabile come una metafora sulla vita: incontri molte persone sconosciute che ti salutano, come possono guardati storto ma si è tutti accomunati da una cosa, cioè il fatto di trovarsi lì.

Nonostante questo le persone spesso ti impongono ad essere ciò che non sei, a vivere una vita falsa o che non si sente propria, come lo stesso Jack Savoretti dice nelle parole della canzone.

Il video continua e passa da un micro-sistema quale il supermercato ad uno macro, la città. Verso la fine del video si cambia un po’ con l’inserimento di luci stroboscopiche che mostrano la confusione e la tristezza nel rendersi conto che nessuno si fida mai abbastanza degli altri da aprire sè stesso per primo.

“Secret Life” quindi non è il solito brano smielato che parla d’amore, non solo. Descrive qualcosa di più profondo e comune nella storia umana. Il ritmo poi, rende la canzone molto orecchiabile.

“Dancing in the livingroom” è invece molto bella dato che ricorda, per ritmi e sonorità, lo stile degli ABBA. È quindi leggermente diversa dal resto dell’album perché con sguardo leggermente retrò, a conti fatti una canzone molto piacevole.

Qualche pecca

“Who’s hurting who” è un altro dei brani di cui è presente il video, uscito a maggio. Racconta il senso di vuoto di una persona che si rende conto di vivere una relazione composta da due persone le quali personalità non si incontrano nonostante l’amore l’uno per l’altro.

Il videoclip prende due direzioni diverse: il senso di vuoto che prova lui rappresentato da alcune scene contrapposto al senso di pace e liberazione che dà un giro in macchina per la costa di Portofino. Alla fine si scopre che il giro in macchina era con la donna che ama e lui le stava confessando quello che dice nella canzone.

Il videoclip è meno interessante rispetto al primo e più comune per scelta di concept. Nonostante questo le note della canzone sono sempre orecchiabili e ballabili.

Anche la canzone “Too Much History” ha una pecca: il testo è ripetitivo, breve e il video mostra sempre la zona marittima di Portofino, con un’apparente slegatura dalle liriche della canzone.

In conclusione

“Europiana” è un insieme di malinconia, riflessione ma anche dolcezza per nulla eccessiva. La voce di Jack Savoretti si sposa molto bene con i temi affrontati in ciascuna delle canzoni e il richiamo frequente all’Italia giustifica il titolo “Europiana”. È bello sentire un cantautore utilizzare ancora, in maniera molto consistente, gli strumenti musicali per eccellenza quali pianoforte, viole e violini… Di questi tempi non è comune, la maggior parte della musica è prodotta interamente al computer.

“Europiana” è stato, quindi, un piacevole ascolto.

a cura di
Sara Sattin

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Sara Sattin

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