I Ministri – Parco della Musica Padova – 10 luglio 2021

I Ministri – Parco della Musica Padova – 10 luglio 2021
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Chi l’avrebbe detto che la frase “noi fuori dai concerti con le sedie” avrebbe un giorno assunto un significato così importante? Non bisogna essere fan della prima ora dei Ministri per sapere che è fisicamente impossibile rimanere fermi e composti ad uno dei loro concerti; per questo il primo impatto di un loro palco con le sedie è abbastanza traumatico.

Ci è voluto un po’ di tempo, e forse anche di coraggio, per alzarsi in piedi e saltare anche se sul posto, senza quel pogo che spesso ci ha fatto tornare a casa con qualche livido addosso. E se per noi, seduti sulle sedie, è stato strano, lo è stato sicuramente anche per i Ministri stessi, così abituati da sempre ad essere un tutt’uno col pubblico (basti pensare agli epici stage diving di Divi). Per fortuna questo distacco fisico è stato in qualche momento interrotto da Divi e Fede che, strumenti in mano, si sono fatti una sana corsa dalla prima all’ultima fila, come a riportare un po’ di normalità in una situazione che di normale non ha e non deve avere proprio nulla.

Da brividi

Per me, soprattutto quattro momenti: il primo, chiaramente, la prima nota suonata perché diciamocelo, non era così scontato vivere dei concerti questa estate. Il secondo, cantare a squarciagola “La Piazza” considerato che quest’anno cade il ventesimo anniversario dei terrificanti fatti del G8 a Genova. Il terzo, l’omaggio a Battiato con “Alexander Platz“, cover già suonata live dai Ministri ma che adesso emoziona ancora di più. Il quarto momento, ma forse a ben pensarci potrei continuare la lista, la versione semi acustica di “Il Bel Canto” che da sempre in live diventa un momento di grande intimità tra Ministri e pubblico.

Un’ora e mezza di concerto che fila via un po’ troppo velocemente ed è strana, ma forse azzeccata, la chiusura che non vede come da tradizione “Abituarsi Alla Fine” che avrebbe probabilmente fatto volare qualche sedia ma la molto più calma e malinconica “Una Palude” e forse perché non è un segreto che le nostre vite in questi mesi siano state un po’ una palude senza concerti e senza i Ministri.

Avevamo noi bisogno dei Ministri come i Ministri di noi e quindi possiamo sopportarle queste sedie ancora per un po’ ma senza farci l’abitudine. Ricominceremo a pogare sotto palco e sarà bellissimo.

Scaletta:
1. Tempi Bui
2. Peggio Di Niente
3. Comunque
4. Gli Alberi
5. La Piazza
6. Bagnini
7. Il Sole
8. Sabotaggi
9. Mentre Fa Giorno
10. Noi Fuori
11. Se Si Prendono Te
12. Tienimi Che Ci Perdiamo
13. Alexander Platz
14. Il Bel Canto
15. Inferno
16. Cronaca Nera
17. Spingere
18. Una Palude

a cura di
Anna Bechis
foto di
Enrico Dal Boni

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Enrico Dal Boni

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