Manfredi presenta “Hollywood”: l’amore non è un film

Manfredi presenta “Hollywood”: l’amore non è un film
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“È come un dessert, non devi aver fretta di gustarlo”

Riferimenti ai film d’amore “tutti uguali”, ma che tanto ci piacciono in “Hollywood” singolo che segna il ritorno di Manfredi dopo il successo di “20143 Milano Navigli”, “Cuffiette” e “Noi meno tu”. Il nuovo singolo, prodotto da Matteo Cantaluppi per Foolica, anticipa l’album d’esordio in uscita nei primi mesi del 2021.

Una presa di coscienza, un sorriso amaro a tutti gli amori che non ho saputo meritare”, ma anche una speranza perché “le cose belle arrivano quando meno ce lo aspettiamo” così Antonio Guadagno – Manfredi racconta Hollywood. Gli abbiamo fatto qualche domanda per voi.

Ciao Manfredi. Sono curiosa, perché questo nome?

Mi piacciono molto i nomi d’arte perché ti permettono di affezionarti alla persona anche se non ti piace la sua musica e viceversa. Non si tratta però di una maschera, Manfredi e Antonio sono la stessa cosa. Ho sempre trovato “Manfredi” un nome molto elegante e quando si è trattato di scegliere un nome d’arte mi è subito venuto in mente questo.

Volevo però un nome che avesse anche un bel significato. Andando a cercare ho scoperto che Manfredi significa, tra le altre cose, “amico dell’uomo”. Mi piace l’idea che un artista e la sua musica possano essere visti come degli amici che ti stanno accanto sia nei momenti belli che in quelli brutti.

Oltre Manfredi, appunto, c’è Antonio che in quest’anno strano è riuscito anche a laurearsi in Ingegneria, congratulazioni! La creatività e l’impegno di certo non ti mancano. Quali altre caratteristiche ti contraddistinguono?

Non mi reputo una persona dai grandi talenti, non sono uno di quelli a cui riesce tutto al primo colpo o che hanno una particolare propensione per una certa attività. Scrivere mi riusciva naturale, ma ci ho comunque dovuto lavorare molto prima di raggiungere i primi risultati e lo sto facendo tutt’ora.

Quello che posso dirti, però, è che sono uno che si fissa sulle cose. Se qualcosa mi appassiona davvero mi ci dedico al 100%. È capitato più volte di non uscire la sera per mesi perché magari ero concentrato sulla scrittura o su chissà che altro. Certo, questa cosa ha anche dei contro perché spesso arrivi a trascurare altre cose importanti della vita, però io sono fatto così, non posso farci molto.

La copertina di “Hollywood”
L’università, i primi amori, il passaggio dalla provincia alla città sono fonti di ispirazione per le tue canzoni autobiografiche in cui è facile ritrovarsi, dopotutto la musica serve anche ad unire, ad esorcizzare, a condividere “idee incastrate nei denti”. Cos’è per te la musica, cosa ti trasmette?

La musica è sempre stata per me il modo più diretto per comunicare. Faccio fatica a dire ad una persona che le voglio bene o che la amo, a chiedere scusa, faccio fatica a riconoscere di aver fatto un errore, a dirti che mi manchi o cose simili. Il mio problema è avere una persona davanti, dover aspettare una sua reazione.

Se però scrivo una canzone e te la invio, io quello che dovevo dirti te l’ho detto, anzi, non te l’ho nemmeno detto io ma è stata la canzone. Poi se hai qualcosa da dirmi, se hai capito cosa ti stavo dicendo, mi puoi chiamare, possiamo uscire, puoi scrivermi. Però è difficile che io vada da qualcuno per spiegargli a parole come mi sento, è più probabile che lo faccia fare ad una canzone al posto mio.

Di recente hai pubblicato “Hollywood”, canzone che hai definito una presa di coscienza, un sorriso amaro a tutti gli amori che non hai saputo meritare. Pensi che possa bastare smettere di guardare film romantici per vivere meglio le storie?

Decisamente no. Secondo me le commedie romantiche servono per darti un po’ di speranza quando pensi che non tornerai più ad amare, o peggio ancora, quando ti capita di pensare che non meriti l’amore di una persona. A me è successo, è stato brutto e ci ho messo tanto a capire che semplicemente non eravamo fatti l’uno per l’altra e che non era uno di noi due ad essere sbagliato.

I film ci ricordano che le cose belle arrivano quando meno ce lo aspettiamo e a prescindere da cos’è successo fino ad oggi.

Per te cos’è l’amore? È davvero “una bugia di Hollywood”?

Per me l’amore è il dessert che al ristorante vedi sul tavolo di quello che hai accanto quando tu sei ancora agli antipasti. Non vedi l’ora di averlo anche tu, però devi avere pazienza e soprattutto non devi avere fretta se no va a finire che non ti godi tutte le altre portate.

Cosa dobbiamo aspettarci dal tuo album?

Un album molto vero. Parlerò di me senza dover inventare nulla. Chi mi segue si accorgerà in tempo zero che sono canzoni in cui davvero mi metto a nudo. La cosa quasi mi spaventa. Non so se sia una buona idea dire tutte quelle cose, ma ormai l’ho fatto, quindi vediamo come va!

A cura di
Mariangela Cuscito

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Mariangela Cuscito

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