Fuori oggi “Piombo” di Disarmo
Da oggi, su tutti i digital store il singolo “Piombo” del cantautore Disarmo
Il nuovo singolo “Piombo” di Disarmo, arriva in un momento molto particolare, un momento in cui il cantautore calca il palco del più famoso Talent del mondo, X Factor 2020.
Il brano risponde alla volontà del cantautore di mettersi a nudo descrivendo ciò che si prova nell’attimo esatto in cui i desideri e le aspettative costruite insieme ad un’altra persona cadono con lei in un abisso irraggiungibile.
La desolazione del distacco e il senso di vuoto che si prova pensando al futuro che appare all’improvviso così diverso divengono temi portanti, raccontati attraverso un brano emotivo che ci trasporta letteralmente in una stanza vuota da riempire, una pagina bianca che ha bisogno di essere scritta, un contenitore vuoto in attesa del suo contenuto: un’esperienza di mancanza e sensazioni estremamente forti e malinconiche.
Claudio Luisi, Disarmo, si diploma all’età di 13 anni al Conservatorio di Genova appassionandosi poi alla musica rock, mantenendo il proprio amore ereditato dalla famiglia per la musica gospel.
Dopo Sanremo Giovani con “Contro i Giganti” nel 2011 e “Non ti lascio” del 2012 che viene inserito nella programmazione di MTV Music, salirà sul palco del Modena Park aggiudicandosi l’esibizione prima di Vasco Rossi.
Lo abbiamo incontrato e gli abbiamo fatto qualche domanda.
Raccontaci del tuo nuovo singolo Piombo.
Piombo è sicuramente il pezzo più intenso che ho fatto fino ad ora. Scritto dopo aver ricevuto una telefonata di quelle che avresti preferito un gancio sotto il mento e in uno di quei momenti in cui forse mi sarei buttato sul divano con la tv accesa senza nemmeno guardarla mi sono invece messo a suonare ed è nata “piombo”, nel cuore della notte. In questo pezzo abbraccio le sonorità neo-soul su cui stavo sperimentando nell’ultimo anno.
Come nasce la tua esigenza di scostarti dall’idea di band per intraprendere la tua carriera da solista?
Ho iniziato a suonare con le prime band quando su Mtv si vedevano gli Oasis, RHCP ecc… sono sempre stato legato al concetto di gruppo ed è stato tutto molto divertente ma a un certo punto è diventato impossibile esprimere la mia identità artistica senza sacrificare quella degli altri, non è per niente scontato riuscirci e io/noi non ci siamo riusciti, tuttavia sono molto più soddisfatto del percorso che sto facendo da solista.
Ci racconti come si è evoluto il tuo rapporto lavorativo con Fonoprint?
Mi sento parte di un team fantastico che mi lascia molta libertà senza farmi alcun tipo di pressione, sono di grande supporto al mio percorso; in un certo senso stiamo crescendo insieme e spero che ci toglieremo presto delle belle soddisfazioni.
Cosa dobbiamo aspettarci da Disarmo d’ora in poi?
Una forzata convivenza social fintanto che non farò un buon album e tanti live, li mollerò un pò il colpo 🙂
Quali sono i tre album che consiglieresti ai nostri lettori?
James Blake (2011)
The Miseducation Of Lauryn Hill (1998)
WOW (Verdena 2011)
a cura di
Sara Alice Ceccarelli
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