Filippo Poderini racconta il feat. con Giorgio Canali

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Filippo Poderini ci sta riservando un 2025 davvero interessante. Dopo la pubblicazione del singolo “Dopamina”, torna con due brani interessanti: “Sete” e “Perché Rimani”. Quest’ultimo vede anche il feat con Giorgio Canali e per l’occasione ci siamo fatti raccontare qualcosa di più.

Ciao Filippo Poderini, “Sete” e “Perché Rimani” parlano entrambe di dipendenza, presenza e assenza. Sono nate nello stesso momento o l’una ha portato all’altra?

Sono nate in momenti diversi per lo stesso motivo, Sete è a caldo, Perché rimani a freddo.

Giorgio Canali è una figura importante per l’indie italiano. Come si è sviluppata la vostra collaborazione e che tipo di confronto c’è stato tra voi durante il processo creativo?

Ci siamo conosciuti perché l’ho seguito in alcune tappe del tour con Rossofuoco vive vicino a casa mia, tra l’ altro, siamo entrambi in Umbria.

Mi ha dato supporto con un brano che io non sapevo se sviluppare o lasciar perdere, poi ha avuto carta bianca ed io mi sono occupato del sound designe della struttura.

L’influenza di Moderat in “Sete” è dichiarata. Quali altri artisti o dischi ti hanno ispirato per questo nuovo ciclo di uscite?

Burial, Monrroe, Molchat Doma, Fred Again, probabilmente qualcosa di Taxi B, ma pure Annalisa credo.

Quando hai scritto “Perché rimani”, pensavi a qualcuno in particolare o è più una frase che ti è tornata addosso tante volte?

No no è una richiesta diretta proprio. Che poi alla fine devi rivolgere a te, se l’ altro non si sposta per primo.

Ok, domanda secca: “Sete” è più una richiesta d’aiuto o un’accusa?

È un’ accusa, tra le due, di fatto è una constatazione il più obiettiva possibile.

Ti capita mai di ascoltare le tue stesse canzoni dopo che escono e pensare: “Questa roba mi fa ancora male”?

Beh si, anzi, bene, significa che ce l’ ho intrappolata davvero la dentro.

Ultima domanda: cosa dobbiamo aspettarci dalle prossime uscite?

Ci sarà un’ ultimo exploit a volumi alti, il 16 maggio, con Body Count, un brano Synthwave, con la collab di un grande sound designer toscano, SADI.

Dopo abbasserò un po’ i toni e i ritmi, un attimo di chill in after.

a cura di
Staff

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