Al cinema a partire da oggi, giovedì 20 febbraio con il suo”Follemente”, Paolo Genovese esplora l’universo chiassoso che abita la mente dell’essere umano quando è sul punto di prendere una decisione, anche la più semplice. Un lavoro di fino dei nostri io interiori, che cercano di far andare tutto nel verso giusto
Paolo Genovese (Perfetti sconosciuti) torna al cinema con Follemente, una commedia estremamente divertente che esplora le complessità dell’animo umano. Il film si concentra sulle diverse identità che convivono dentro di noi, impegnate a influenzare pensieri, emozioni e scelte quotidiane nel salotto di un rassicurante appartamento personalizzato.
Attraverso una narrazione coinvolgente, il regista invita lo spettatore a riflettere sul dialogo interiore che guida le nostre azioni, anche quelle più semplici. Il cast, capitanato da Pilar Fogliati ed Edoardo Leo, promette una storia in cui immergersi, ricca di sfumature.
La commedia di situazione di Genovese
Paolo Genovese porta le voci interiori sul grande schermo, in una commedia di situazione dove anche i pensieri più quotidiani diventano spunti per scene ironiche e coinvolgenti. Il film gioca con situazioni semplici – come aprire i cassetti della mente per recuperare una parola dimenticata, o discutere se sia giusto o sbagliato comprare preservativi al primo appuntamento -, che diventano momenti esilaranti che fanno ridere la sala dall’inizio alla fine.
La leggerezza e l’umorismo rendono la pellicola estremamente godibile, mentre le riflessioni più profonde emergono gradualmente in un crescendo raffinato.
Lara
Lara è emotivamente chiusa, circondata da barriere che ha costruito nel tempo per proteggersi. Ama profondamente la sua vita così com’è e forse teme che aprirsi significhi perdere il controllo.
Le sue voci interiori la sostengono in questa chiusura, credendo di proteggerla dal dolore o dal rischio di sbagliare. Inizialmente, sembrano avere la verità in pugno, come se sapessero con certezza cosa sia meglio per lei. Ma, nel corso della storia, emerge come ciò sia solo un riflesso delle sue esperienze passate, una protezione limitata e condizionata, incapace di cogliere il futuro e le possibilità reali.
Le voci della mente non sanno tutto: sono solo il risultato di ciò che Lara ha vissuto. Una rappresentazione filtrata della realtà che a volte può aiutarla, ma che spesso finisce per tenerla imprigionata.
Piero
Le voci nella testa di Piero riflettono invece il suo desiderio autentico di connessione ed il suo desiderio di mettersi in gioco senza riserve. Come padre, il suo amore per la figlia è totale, e questo lo porta a cercare anche nelle relazioni sentimentali qualcosa di vero, senza maschere.
Le sue voci interiori probabilmente gli dicono: “Non accontentarti di qualcosa di superficiale”, “Meriti qualcuno che sia davvero presente, senza giochi o filtri”, “Non avere paura di mostrarti per quello che sei, perché solo così potrai trovare chi ti capisce davvero”. Tuttavia, potrebbero esserci anche voci più insidiose che, nate dalle delusioni del passato, gli sussurrano: “E se ti stessi illudendo?”, “E se dall’altra parte non ci fosse la stessa verità che cerchi?”.
Piero, però, sembra essere il tipo di persona che sceglie di fidarsi della sua parte più luminosa. Nonostante le incertezze, è pronto a donarsi completamente, accettando il rischio che ogni relazione porta con sé.
Il mistero delle relazioni
Uno degli aspetti più interessanti di Follemente è il modo in cui viene affrontato il mistero nelle relazioni: un elemento essenziale e affascinante, ma che non deve trasformarsi in una maschera.
Troppo spesso, infatti, per paura della solitudine o per insicurezza, si finisce per nascondere parti importanti di sé nel tentativo di compiacere l’altro, soprattutto quando si tratta di una persona appena conosciuta. Questo aspetto del film mi ha fatto riflettere molto, perché è proprio nella verità che si costruisce qualcosa di autentico.
La parte finale della pellicola è particolarmente potente: qui le emozioni si confrontano, cercano un equilibrio e si accettano a vicenda. Ed è in quel momento che il film lancia il suo messaggio più bello.
Io sono così.
Tu sei così.
Ci riconosciamo, ci piacciamo per questo.
E allora proviamo.

Un esperimento narrativo che dà voce alla mente
Follemente è una pellicola che porta sul grande schermo un’idea originale e ambiziosa, attraverso una narrazione che intreccia realtà ed interiorità. Il film ci spiega che siamo noi la nostra mente e che siamo più determinanti di quello che pensiamo.
Le nostre voci interne dettate dall’esperienza possono provare a condizionare le nostre scelte quotidiane, credendo spesso di proteggerci, ma l’ultima parola spetta a noi: noi siamo ciò che scegliamo di fare.
Al cinema da oggi, giovedì 20 febbraio, Follemente si inserisce tra le opere più interessanti del cinema italiano contemporaneo, spingendo lo spettatore a riflettere su quanto sia complesso e affascinante il dialogo che avviene dentro di noi.
a cura di
Michela Besacchi
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