Melanie Martinez – Unipol Arena, Bologna – 18 ottobre 2024
Melanie Martinez incanta l’Unipol Arena con un’esplosione di arte visiva e musicale
Melanie Martinez ha portato il suo mondo surreale e magico sul palco dell’Unipol Arena di Bologna, lasciando senza fiato i fan con uno spettacolo che ha unito musica, coreografie visionarie e una scenografia da sogno. La prima tappa italiana del suo tour si è trasformata in un viaggio sensoriale, attraverso le tre fasi della sua carriera: “Cry Baby,” “K-12” e l’ultimo lavoro “Portals.” Ognuna di queste ha trovato una dimensione scenica e narrativa unica, che ha saputo trascendere i confini di un normale concerto pop.
Un mondo onirico in scena
Il set iniziale dedicato a “Cry Baby” ha aperto lo show in un’atmosfera nostalgica e grottesca, dove il palco si è riempito di giocattoli inquietanti e colori pastello, mentre Melanie intonava successi come “Dollhouse” e “Pity Party.” La transizione al mondo di “K-12” ha visto l’arena trasformarsi in una scuola distopica, con Melanie e i suoi ballerini che hanno esplorato temi di oppressione e ribellione attraverso brani come “Wheels on the Bus” e “The Principal.”
Infine, il set di “Portals” ha introdotto un’atmosfera ancora più cupa e onirica, dominata da scenografie fantastiche e al contempo sinistre. Brani come “DEATH” e “VOID” sono stati accompagnati da una coreografia ipnotica, mentre il palco si riempiva di simboli di rinascita e metamorfosi. Ogni cambio di scenografia, dai colori pastello del primo set ai toni più cupi e cosmici dell’ultimo, ha reso lo show un’esperienza visiva mozzafiato.
Coreografie ipnotiche e ballerini impeccabili
Uno degli elementi più sorprendenti della serata sono state le coreografie, curate in ogni minimo dettaglio. I ballerini, veri e propri co-protagonisti dello show, hanno interpretato ogni canzone con movimenti fluidi e teatrali, contribuendo a rafforzare il significato visivo e narrativo di ogni brano.
La loro presenza sul palco ha aggiunto uno strato di profondità emotiva alla narrazione complessiva dello show, rendendolo un’esperienza multisensoriale.
La presenza scenica di Melanie
Melanie Martinez ha dominato il palco con la sua solita energia magnetica, passando abilmente tra il personaggio di “Cry Baby” e le tematiche più mature e oscure di “Portals.” La sua voce, capace di alternare dolcezza infantile a tonalità più oscure e intense, ha accompagnato il pubblico attraverso una gamma di emozioni, dall’introspezione malinconica alla liberazione catartica.
La sua capacità di bilanciare momenti teatrali con performance vocali impeccabili ha mantenuto l’attenzione del pubblico alta per tutta la durata del concerto.
Conclusione
Il concerto di Melanie Martinez all’Unipol Arena è stato molto più di una semplice esibizione musicale. È stato un’opera d’arte completa, in cui la musica si è fusa perfettamente con coreografie elaborate e scenografie da incubo fiabesco. Melanie ha dimostrato ancora una volta la sua capacità di reinventarsi artisticamente, creando un’esperienza che ha saputo colpire tutti i sensi e coinvolgere completamente il pubblico.
a cura e foto di
Mirko Fava
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