Gazebo Penguins – Locomotiv Club, Bologna – 27 settembre 2024
Tra i maggiori protagonisti dell’inizio di stagione al Locomotiv Club di Bologna, ci sono i Gazebo Penguins. Il quartetto chiude il tour estivo e dà il via a quello autunnale proprio nella propria regione
Prima di parlare dell’esibizione dei Gazebo Penguins, la band d’apertura, i Liquami, merita necessariamente la dedica di un’ampia introduzione. Il loro live non è paragonabile a quello di un tradizionale “gruppo spalla”, né in termini di durata (hanno suonato per un’oretta circa), né in termini di partecipazione del pubblico. I pezzi del disco eponimo d’esordio, soprattutto dal vivo, trasmettono un’originalità che non ha paragoni all’interno dei confini musicali nazionali. Allo stesso tempo, però, hanno la capacità di ricondurre in maniera velata e sofisticata ai vari progetti artistici dei singoli membri.
Fatta questa premessa, possiamo addentrarci in quello che è stato definito da molti nei giorni precedenti come “l’ennesimo concerto dei Gazebo Penguins a Bologna”. Sia il numero di biglietti venduti sia le facce delle persone all’interno del locale, hanno demolito qualsiasi pregiudizio sulla serata che si è rivelata comunque un momento emotivamente unico. La commozione sottopalco non è vissuta esclusivamente da orde di fan sfegatati, ma da normali e pacati ascoltatori in grado di apprezzare sempre e comunque una performance sincera e di qualità.
Nella scaletta, snocciolata in maniera serrata e senza troppi tempi morti, non si è data eccessiva priorità all’ultimo disco “Quanto”. La band ha voluto rendere giustizia (nei limiti del possibile) a buona parte della propria carriera presentando i brani più popolari degli ultimi quattro album. Da “Nubifragio” si è arrivati a concludere con l’evergreen “Senza di te”, passando da capolavori da cantare obbligatoriamente a squarciagola come “Nebbia” o “Casa dei miei”.
Effettivamente, omaggiare circa vent’anni di carriera e la chiusura di un tour in modo così trasversale è stata una scelta più che azzeccata. I Gazebo Penguins hanno messo in mostra, non solo una storia discografica, ma anche il dinamismo tematico e sonoro che li ha resi uno dei gruppi più amati in Italia anche “all’ennesimo concerto”. Un coro eterogeneo, formato dai loro veterani estimatori e di bambini/ragazzi che per motivi anagrafici hanno recuperato con gli anni gli esordi musicali dei pinguini, ha ricambiato la genuinità e l’energia di un intero percorso.
a cura di
Lucia Tamburello
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