Roberto Vecchioni – Esedra di Palazzo Te, Mantova – 30 agosto 2024

Roberto Vecchioni – Esedra di Palazzo Te, Mantova – 30 agosto 2024
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Roberto Vecchioni incanta Mantova tra musica, poesia e riflessioni profonde all’Esedra di Palazzo Te

Ieri sera l’Esedra di Palazzo Te a Mantova si è trasformata in un luogo di pura magia, dove la musica e la poesia si sono intrecciate in uno spettacolo che è andato ben oltre il semplice concerto. Roberto Vecchioni, il “professore” della canzone italiana, ha regalato al pubblico una serata indimenticabile, fatta di canzoni, monologhi e immagini, in quello che si potrebbe definire una vera e propria lezione d’arte e di vita.

La serata si è aperta con un tributo alla bellezza del luogo, un’introduzione che ha subito catturato l’attenzione del pubblico. Vecchioni ha affidato al ricordo di Virgilio e le sue “Georgiche”, alla storia di Orfeo ed Euridice, il compito di rendere omaggio all’atmosfera unica di Palazzo Te, portando gli spettatori in un viaggio tra mito e realtà, tra passato e presente.

Ogni canzone è stata preceduta da un monologo, un racconto personale o una riflessione che ha aggiunto profondità al brano successivo.

Non sono mancate le riflessioni sull’attualità: prima di eseguire “Vincent“, il cantautore ha condiviso un pensiero sulla guerra, lasciando trasparire tutta l’emozione che lo ha visibilmente commosso al termine della canzone, seguita da un lungo applauso del pubblico.

Uno dei momenti più toccanti della serata è stato il racconto della storia di Ayse Denis Karacagil, partigiana curda morta in Siria, che Vecchioni ha introdotto prima di eseguire “Cappuccio Rosso“. Il brano è diventato un omaggio alla condizione delle donne iraniane, ucraine, delle donne e studentesse democratiche russe e israeliane, e ancora delle donne palestinesi, ricordando a tutti l’importanza della lotta per i diritti e la libertà.

Ma la serata non è stata solo un susseguirsi di momenti intensi e riflessivi. C’è stato spazio anche per la leggerezza, come con “Voglio una donna“, che ha strappato un sorriso al pubblico. Vecchioni ha poi toccato le corde della nostalgia con brani come “A.R.“, “La bellezza” e “A te“, risvegliando ricordi ed emozioni in tutti i presenti.

Il concerto si è concluso con la splendida “Sogna, ragazzo, sogna“, dedicata ai suoi studenti l’ultimo giorno di lavoro, e con “Chiamami ancora amore“, la canzone con cui Vecchioni ha trionfato al Festival di Sanremo nel 2011. Ma il pubblico, rapito da tanta poesia in musica, ha richiesto a gran voce il bis, che è stato concesso con “Luci a San Siro” e la sempre amata “Samarcanda“, chiudendo una serata che rimarrà impressa nella memoria di tutti i presenti.

Roberto Vecchioni ha dimostrato ancora una volta di essere non solo un grande cantautore, ma anche un maestro di vita, capace di toccare il cuore del pubblico con le sue parole e la sua musica.

a cura di
Staff

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Mirko Fava

Mirko Fava nasce a Parma il 23/04/1991. Ha un diploma da geometra che ha usato per poco tempo, prima di diventare impiegato. Ha cominciato ad appassionarsi di musica negli anni delle superiori ed è andato alsuo primo concerto nel 2007, portandosi dietro una delle prime digitali compatte di suo padre, ottenendo scarsissimi risultati. La passione per la fotografia è cominciata parallelamente a quella per i concerti, anche se a tutti gli effetti si è sviluppata definitivamente dopo qualche anno. La macchina fotografica lo accompagna anche in viaggio, alla costante esplorazione del mondo. Tutte passioni economiche, in pratica.

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