È uscito “Astrarium”, il primo album del progetto elettronico Ace of Hertz

È uscito “Astrarium”, il primo album del progetto elettronico Ace of Hertz
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“Astrarium” è il primo album di Ace of Hertz, in uscita oggi 3 maggio 2024

“Astrarium” è il primo album di Ace of Hertz, il progetto di musica elettronica di Riccardo Coppola. Il suo esordio discografico è il risultato di un anno di sperimentazioni con sintetizzatori digitali e analogici,anni e anni di amore per lo sci-fi e ricerche nel NASA digital sound archive.

“Astrarium” è una piccola collezione di otto brani che cercano di ricreare la sensazione dell’esplorazione dello spazio attraverso strati su strati di suoni elettronici, sequencer e una tonnelata di glitch.

Di seguito il track by track (in inglese):

The introduction One (A Start) uses the sonification of the spectrometer of ta neutron star as an insistent and percussive bassline, on which a layer of quindars (beeps from Apollo missions) and countdowns is deployed. The track is then fused into Nova Atlantis, a layered piano ballad in constant crescendo until another deconstructed 8-bit bridge.

The Message acts as the introduction and first part of the main single of the album, Arecibo. The two-piece suite is inspired by the history of the Arecibo message, an interstellar radio message carrying basic information about humanity and Earth sent in 1974. The Message is an experimentation with wavefolding and destruction of a digital synth sound followed by an obsessive sonar-like sound and an echoed (and distorted) lead synth. Arecibo elaborates on the theme by providing a glitchy response to the first part, embedding contrast with an asymmetric and percussive bridge section.

Vela, written entirely using software wavetable synthesizers, strives to capture this obsessive rhythm of the Vela pulsar, the fastest-spinning object in the known universe. The track creates a solid uptempo drum’n’bass structure, in an ethereal but somehow danceable beat. The progression is eventually interrupted by a very melancholic yet dreamy opening lead by a synthetic piano.

A Good Picture is a small experimentation created by randomly triggering twelve different digital synthesizers and ten glitch sound samples at every beat of the verses.

Tyr, named after the god of the daylight-sky in the Norse mythology since it was composed in Goteborg, acts as the (almost) techno powerhorse of the album. An obsessive landscape of strange basses, storm sounds and distant choirs. And a lot of claps.

The album is closed by Godspeed (A Reprise), a very small suite that recollects the themes from Arecibo, Vela and A Good Picture on a very lo-fi piano sound, and ends the album with a deliberate and concrete 8-bit feeling.

astrarium ace of hertz
Tracklist
  1. One (A start)
  2. Nova Atlantis
  3. The Message
  4. Arecibo
  5. Vela
  6. A Good Picture
  7. Tyr
  8. Godspeed (A Reprise)
Credits
  • Scritto e prodotto tra Torino e altri posti sparsi per il mondo tra gennaio 2023 e marzo 2024
  • Tutte le musiche sono composte da Riccardo Coppola
  • Vocal samples ricavate dagli archivi della NASA
  • Mixing and engineering by Stefano Caiazzo
  • Visual concept by Matteo Bonaccorso
  • Fotografia by Giovanni Dioretico
Biografia

Ace of Hertz è il progetto elettronico concettualizzato da Riccardo Coppola dopo una fascinazione per lo sci-fi, la computer music, ambient e synthwave che dura da decenni, il tutto unito da un’ossessione per la cosiddetta “overly dramatic soundtrack”. Suoni strani per quieti ascoltatori di elettronica, ispirata da luoghi speciali.

Il nome del progetto, ispirato da un singolo di Ladyron, dice molto – ma non tutto – su Ace of Hertz e i suoi principali ispiratori: il synthpop carico degli anni 2000 anzitutto, i fraseggi elettronici nelle suite prog, i terrificanti suoni di sintetizzatori dello stile dei Depeche Mode, musica 8-bit minimalista da cameretta o i deliri a caso di Aphex Twin

a cura di
Staff

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Andrea Mariano

Andrea nasce in un non meglio precisato giorno di febbraio, in una non meglio precisata seconda metà degli Anni ’80. È stata l’unica volta che è arrivato con estremo anticipo a un appuntamento. Sin da piccolo ha avuto il pallino per la scrittura e la musica. Pallino che nel corso degli anni è diventato un pallone aerostatico di dimensioni ragguardevoli. Da qualche tempo ha creato e cura (almeno, cerca) Perle ai Porci, un podcast dove parla a vanvera di dischi e artisti da riscoprire. La musica non è tuttavia il suo unico interesse: si definisce nerd voyeur, nel senso che è appassionato di tecnologia e videogiochi, rimane aggiornato su tutto, ma le ultime console che ha avuto sono il Super Nintendo nel 1995 e il GameBoy pocket nel 1996. Ogni tanto si ricorda di essere serio. Ma tranquilli, capita di rado. Note particolari: crede di vivere ancora negli Anni ’90.

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