“Coincidenze d’amore” – la recensione in anteprima del nuovo film di Meg Ryan
“Coincidenze d’amore” è diretto da Meg Ryan, una delle attrici più amate del grande schermo. Una commedia romantica ambientata tra le sale d’attesa di un magico aeroporto, dove due ex amanti, dopo tanto tempo, avranno modo di ricongiungersi! Noi di The Soundcheck abbiamo visto il film in anteprima, e ve ne parliamo qui. Buona lettura!
In un aeroporto regionale del Midwest, due ex-amanti – Willa Davis (Meg Ryan) e Bill Davis (David Duchovny) – si rincontrano per caso il 29 febbraio. Entrambi cercano disperatamente una postazione per ricaricare il proprio smartphone, prima della partenza imminente. Willa, infatti, sta per imbarcarsi sul volo per Boston, mentre Bill su quello per Austin.
Sono passati ben 25 anni dal loro ultimo incontro, quando la loro storia d’amore volse al termine.
I due decidono di scambiarsi veloci chiacchiere di circostanza, giusto una manciata di minuti prima del decollo. Ma l’altoparlante annuncia che, a causa di una violenta bufera di neve, tutti i voli in partenza subiranno gravi ritardi e, dopo un primo imbarazzo e svariate frecciatine, gli ex amanti si fanno forza per trascorrere la notte insieme. Ciò fornirà a Willa e Bill il tempo necessario per riconciliarsi.
Tra un drink al bar, un tour in golf cart, passeggiate e pisolini sul pavimento, Willa e Bill ripercorrono il loro intenso vissuto amoroso, cercando, ora come allora, di imporre all’altro la propria concezione di vita. Non sono mai d’accordo su niente, con una sola eccezione… l’amore che hanno provato l’uno per l’altra non lo hanno mai dimenticato. E da lì la classica domanda: cosa accadrebbe se ripartissero dal punto in cui si erano lasciati?
La produzione
Meg Ryan ha annunciato per la prima volta il film con un post su Instagram, nel maggio 2022. La pellicola è basata sulla pièce teatrale di Steven Dietz del 2008 , “Shooting Star”: una commedia romantica ambientata in una stazione di servizio abbandonata nel nord del Wisconsin, durante una tempesta di neve.
“Shooting star” ci racconta di due ex-compagni di college, Elena Carson e Reed McAllister, che si ritrovano casualmente dopo molti anni in circostanze impreviste. Mentre la tempesta di neve blocca i loro piani, i due iniziano a rivelare dettagli sul loro passato e sulle loro vite attuali, portando alla luce vecchi ricordi e sentimenti sepolti.
La commedia esplora temi come il destino, l’amore, il perdono e la possibilità di un nuovo inizio. E tali sono anche quelli presenti nel nuovo film di Meg Ryan!
Meg Ryan da attrice a regista
La Ryan è un’attrice americana diventata famosa negli anni ’80 e ’90 per le sue interpretazioni in una serie di celebri commedie romantiche, tra cui Harry ti presento Sally (1989), Innamorati cronici (1993) e C’è posta per te (1998). La sua vivace personalità e il suo sorriso contagioso l’hanno resa una delle attrici più amate del suo tempo.
La donna ha fatto il suo debutto alla regia con Ithaca (2015), un adattamento cinematografico del romanzo The Human Comedy di William Saroyan, dove ha saputo dar prova delle sue capacità dietro la macchina da presa, oltre che della sua bravura attoriale.
Ultimamente la donna ha anche ricevuto una certa attenzione mediatica a causa del suo aspetto fisico, cambiato nel corso degli anni. Ciononostante, il suo talento e il suo carisma sullo schermo rimangono indiscutibili.
David Duchovny
David Duchovny è invece un attore, scrittore e regista statunitense, noto sopratutto per il suo ruolo di agente dell’FBI Fox Mulder nella serie televisiva di successo The X-Files (1993-2002; 2016-2018) e per quello di Hank Moody in Californication (2007-2014), che gli hanno ha valso due Golden Globe.
Ha avuto successo anche sul grande schermo, recitando in film come Il segreto dei suoi occhi (1999), Zoolander (2001), Full Frontal (2002) e Le parole che non ti ho detto (2007). Oltre alla recitazione, l’attore ha pubblicato romanzi e saggi, ed è stato coinvolto in progetti di regia.
Nonostante i molti rumours a riguardo, non esistono prove o conferme ufficiali che suggeriscano che Meg Ryan e David Duchovny siano stati amanti. Entrambi sono attori di successo e hanno lavorato in diversi progetti cinematografici e televisivi nel corso delle loro carriere, ma non ci sono informazioni attendibili riguardo a una relazione romantica tra di loro.
Spesso le voci su presunte storie tra celebrità sono solo speculazioni dei media o dei tabloid e non hanno alcun fondamento. Pertanto, è importante prendere tali notizie con cautela e attendere conferme da fonti affidabili.
Il titolo originale e la sua traduzione in italiano
Coincidenze d’amore mi ha colpito per diversi motivi. In primis, il titolo che, in lingua originale, è What Happens Later e rispecchia decisamente meglio il senso profondo della pellicola.
“Cosa accade dopo” l’incontro di due amanti, in seguito a 25 anni di distacco? Si dice spesso che il futuro può sempre cambiare. Ed il destino ha regalato qui una nuova chance ai protagonisti.
Una seconda possibilità, per potersi raccontare e confrontare, chiarendosi su tutte le questioni che erano rimaste in sospeso tra di loro. Perciò, avendo acquisito un nuovo bagaglio di informazioni, cosa sarebbe più giusto fare? Si potrebbe metterlo accanto a quello dell’altra persona e salire sullo stesso aereo, verso una meta comune. Oppure tenersi quel bagaglio per sé e prendere rotte diverse.
La traduzione in italiano del film, invece, è il frutto di un divertente gioco di parole, che accosta un linguaggio tipicamente logistico-aeroportuale ad uno squisitamente romantico. Il senso originario della pellicola viene così posto su un altro piano: quello delle “coincidenze” tra un volo e l’altro, come quando capita di incontrare per caso una persona dopo tanto tempo. E quello dell’incontro fortuito con qualcuno che amavi o che amerai in futuro.
La parte “d’amore” ci lascia invece intendere che, forse, non si tratta di un caso, ma del Destino. A mio avviso entrambi i titoli sono azzeccati, anche se, forse, avrei diplomaticamente optato per Coincidenze d’amore, seguito dal sottotitolo: Cosa accadrà dopo. In modo da non storpiare il significato originario della pellicola, come troppo spesso è accaduto nel caso delle commedie romantiche.
Un’unica location: l’aeroporto
Nel post-crisi pandemica, si doveva in qualche modo far fronte a limitazioni del budget e delle riprese, per via dei tamponi e del distanziamento sociale. Si è quindi optato per una sola location (quella aeroportuale), sia per le questioni sopracitate, sia per scelte stilistiche di regia, inerenti al filone della commedia romantica. L’aeroporto, infatti, costituisce il luogo perfetto per due ex amanti che, rimasti bloccati dalla neve, sono costretti a fare i conti con il loro passato!
Esso può rappresentare un posto magico per molte persone, e nel film ci sono diversi elementi che contribuiscono a dar vita ad una sensazione… incantata. In primis l’aspetto scenografico, ottenuto mediante le immagini aeree riguardanti esso, ricoperto dalle ultime nevicate invernali. L’ambientazione dove si svolge la maggior parte della storia è un mix tra XNA (l’Aeroporto regionale dell’Arkansas nord occidentale) ed il Crystal Bridges Museum of American Art
Esistono diverse commedie romantiche che si svolgono in questo luogo o che presentano scene importanti ambientate lì, come Love Actually (2003), The Terminal (2004), Baggage Claim (2013) e, in parte, The Holiday” (2006).
Rispetto ai citati esempi, Coincidenze d’amore non sembra reggere il confronto. Tuttavia, in quest’ultimo le emozioni ed il vissuto dei protagonisti si sviluppano completamente in questo luogo speciale, conferendo a quello che di fatto è un grande blocco di cemento una connotazione magica ed inimitabile!
L’aeroporto come luogo magico
Dai discorsi di questi due viaggiatori abituali, dunque, si evincono tutta una serie di tematiche legate all’aeroporto. Esso rappresenta il luogo prediletto per incontri di ogni tipo, in cui è presente una grande diversità culturale e dove si può respirare un’atmosfera cosmopolita. Proiettate verso destinazioni sconosciute, le persone si ripromettono grandi avventure al momento della partenza e si scambiano storie nel viaggio di ritorno. L’aeroporto diventa, dunque, il punto di inizio per esperienze indimenticabili e ricordi che dureranno per tutta la vita.
La sua magia risiede, quindi, nella sua capacità di creare emozioni intense. E in quell’entusiasmo e quell’eccitazione che suscita in noi questo luogo denso d’incontri tra persone estremamente diverse. Come Willa e Bill, che riescono a vivere tutto questo rimanendo per quasi 24 ore all’interno della sala d’attesa!
L’alchimia tra i protagonisti
Sempre per una questione di budget, gli unici personaggi che incontriamo sono i protagonisti.
La regista, infatti, insiste molto sui dialoghi dei due, all’interno dei quali possiamo avvertire frustrazione e una fragile umanità.
Capire se Willa e Bill si piacciano ancora dopo tanto tempo diventa così un compito complesso. Ci sono molti segnali, come il contatto visivo, i sorrisi frequenti, la comunicazione non verbale ed il vivace interesse per i dettagli personali. La loro distanza si riduce così via via, in un continuo respingersi per poi ritrovarsi.
Ciò che i protagonisti capiranno sul finire della vicenda corrisponde ad una grande verità: per comprendersi risulta di fondamentale importanza comunicare apertamente e sinceramente con l’altra persona. Confidarsi, sbloccando così le proprie paure ed eliminando gradualmente il rimorso per non aver mai capito il motivo della rottura.
I pro del film
Anche se è improbabile che entri a far parte del pantheon delle commedie romantiche, i due protagonisti e le loro verità umoristiche ammalieranno sicuramente i più.
Il film presenta diversi elementi interessanti, a partire dal tipo di amore mostrato, diverso da quello adolescenziale o della giovinezza. Un amore più maturo, in linea anche con un pubblico lievemente diverso dal solito.
La commedia è inoltre intrisa di elementi che, al giorno d’oggi, rappresentano il pane quotidiano dei discorsi tra giovani. Si parla infatti di New Age, di spiritualismo, di reincarnazione e di Destino. Tematiche in eterno contrasto con altre, quali il rispetto delle tradizioni, l’importanza di un avere un lavoro d’ufficio rispettabile e d’istituire una famiglia.
I contro del film
Ciò che potrebbe far perdere un po’ d’entusiasmo al pubblico, scoraggiandone la visione sul grande schermo, è tuttavia l’estrema lentezza di alcune scene. Per non parlare del fatto che l’espediente della cancellazione dei voli dei protagonisti sembri un po’ forzato.
Ciò induce a far capire fin da subito lo svolgimento della commedia. Ed un’unica location e soltanto due personaggi non bastano, se non si aggiunge un po’ di pepe alla storia! Il film necessitava sicuramente di alcuni flashback che avrebbero reso più interessante la narrazione, in sostituzione ai numerosi racconti espressi tramite discorsi e parole.
E voi cosa aspettate a capire se Meg Ryan abbia ha colpito nel segno?
Non vi resta che preparare bagagli e carte d’imbarco, e recarvi al cinema per scoprirlo!
a cura di
Tommy Ippolito
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