The Vaccines – Magazzini Generali, Milano – 28 gennaio 2024
Tornano in Italia dopo 5 anni dalla loro ultima apparizione i The Vaccines. La band è in tour in Europa per presentare il nuovo album “Pick-Up Full Of Pink Carnations”
I Magazzini Generali sono uno spazio recuperato nella zona sud milanese adibiti originalmente nei primi anni del 2000 alla funzione appunto di magazzini; da tempo sono stati converti con successo ospitando diversi eventi musicali risultando in uno spazio decisamente caratteristico, soprattutto per le due balconate laterali che si affacciano sul palco.
La serata non è partita al massimo: una fitta coltre di nebbia (ah, la vecchia e gloriosa Padania, ndr) e la mancata esperienza nelle districate strade milanesi hanno portato ad arrivare a concerto già iniziato, ma appena entrati ecco subito il mondo The Vaccines in tutto il suo piccolo grande splendore.
Il mondo semi-tranquillo dei The Vaccines
A primo impatto sembrava di essere entrati in Ritorno al Futuro, in particolare nella scena in cui Martin Mc Fly si esbisce in “Johnny B. Goode” sul palco. Lo sbalzo di atmosfera dal triste freddo milanese al calore di un live club può avere effetti indesiderati e allucinogeni probabilmente.
Spesso adotto la strategia di non ascoltare i nuovi brani o darne un ascolto superficiale prima di andare a un concerto di un determinato artista per valutare l’impatto dal vivo dei nuovi dischi. Così ho fatto con i The Vaccines e l’impressione è stata davvero buona, nonostante quello che dice il mio buon collega Edoardo Siliquini nella sua recensione del nuovo album.
Spesso si fa fatica a replicare il livello delle hit per cui si è stati lanciati al grande pubblico, ma nonostante non ci sarà la stessa ricezione del pubblico, anche per il periodo in cui ci troviamo con altri generi in voga, ho risentito il giusto piglio dei precedenti dischi.
“Sometimes, I Swear”, “Discount De Kooning (Last One Standing” e “Love To Walk Away” sono quelle che emergono maggiormente nell’album. Per non parlare poi del resto dei masterpiece esibiti come “Handsome”, “I Can’t Quit” “I Always Knew”, “If You Wanna” e “All My Friends Are Falling in Love”.
Il concerto è stato in qualche modo un highlights di tutti i dischi, non sempre è così, molti portano anche dei filler che la gente considera poco. Durante questo concerto non si finiva di scatenarsi per il pezzo appena suonato che partiva subito il successivo.
Piccola parentesi
Il cantante Justin Young è forse la cosa più “storta” che io abbia mai visto sul palco, ma allo stesso tempo è riuscito a essere estremamente coinvolgente e in qualche modo ad arruffianarsi il pubblico. Insomma presenza scenica nulla, ma decisamente funzionale.
Conclusioni
Seppur l’esperienza sia stata breve, dalla durata di 1 ora e 15 minuti, complice l’after party che la band ha tenuto allo Spazio Diaz in seconda serata, per la durata del concerto la triste nebbia milanese è stata spazzata via dalle note colorate dei The Vaccines.
La band è una delle formazioni rappresentative del cosiddetto indie rock britannico di cui magari a livello mainstream non se ne sente davvero il bisogno, ma quei “pochi” affectionados si tengono decisamente stretta questa scuola musicale fintanto esisterà.
La scaletta del concerto
- Love to Walk Away
- Wreckin’ Bar (Ra Ra Ra)
- Your Love Is My Favourite Band
- Post Break-Up Sex
- Wetsuit
- I Can’t Quit
- Discount de Kooning (Last One Standing)
- Primitive Man
- Headphones Baby
- Jump Off the Top
- No Hope
- Handsome
- Heartbreak Kid
- Teenage Icon
- I Always Knew
- If You Wanna
- All in White
- Sometimes, I Swear
- Lunar Eclipse
- All My Friends Are Falling in Love
a cura di
Luca Montanari
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