Finalmente i Negrita ritornano nella loro dimensione più naturale, un giro di concerti in elettrico dopo anni e anni di unplugged. Credo sia una gioia per tutti i fans di vecchia data non vedere lo sgabello sul palco, prima dell’inizio del concerto

Per festeggiare questo ritorno all’elettrico la storica band toscana formata dagli inossidabili Pau, Drigo e Mac si avvale del supporto di Giacomo Rossetti al basso, Guglielmo Ridolfo Galliano alle tastiere e Cristiano Della Pellegrina alla batteria. Tutti insieme a fare rock sui palchi dei club d’Italia. La dimensione dalla quale i Negrita sono partiti più di vent’anni fa.
Una sorta di ritorno alle origini che consente ai Negrita di ripescare brani che non erano mai stati suonati se non nei primissimi anni di attività. Come ad esempio Io sono brano degli esordi legato al loro primo ep della band e che viene eseguito subito dopo la staffilata rock dei tre brani che aprono il concerto: Siamo ancora qua, Bambole, Il libro in una mano la bomba nell’altra.

Tutto il resto del concerto è un continuo alternarsi tra passato e presente a coprire un arco temporale che sfiora i trent’anni. Travolgente il finale del concerto affidato ai pezzi più famosi e trascinanti del gruppo: Cambio, Mama Mae, Gioia Infinita, Hey Negrita.
Una sferzata di energia davvero attesa da tempo da tutti. Ora a distanza di sei anni dalla pubblicazione e di Desert Jacth Club ci si aspetta al più presto il nuovo album di inediti. Nel frattempo ancora una serie di appuntamenti di questo tour in diverse città tra le quali, Senigallia, Milano, Mantova, Torino, Ferrara, Trento, Padova e Cesena,
a cura e foto di
Moris Dallini
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